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Pubblicato il 27/06/2014 alle 17:52:03 | |
Vasco Rossi – Stadio Olimpico di Roma – 26 giugno 2014
Vasco Rossi travolge oltre 60 mila fans nel suo secondo concerto allo Stadio Olimpico di Roma, nell’ambito del LiveKom 014. Un grande ritorno all'insegna dell’heavy metal. Perché “a furia di fare rock duro si diventa metallari”.
Vasco Rossi (nella foto esclusiva di Angelo D'Aloisio) travolge oltre 60 mila fans nel suo secondo concerto allo Stadio Olimpico di Roma, nell’ambito del LiveKom 014. Un grande ritorno all'insegna dell’heavy metal. Perché “a furia di fare rock duro si diventa metallari”. Il Blasco si presenta a questi nuovi appuntamenti dal vivo con un nuovo batterista, Will Hunt, spettacolare musicista preso in prestito dagli Evanescence. Il cantante si è poi presentato sul palco con capelli rasati quasi a zero, poi coperti dall'inseparabile berretto, presentando una scaletta di oltre 20 brani, con alcuni dei pezzi più amati del suo repertorio, da “Gli spari sopra”, che apre il concerto, a “Siamo solo noi”, da “C'è chi dice no” a “Liberi liberi”, da “Sally” a “Vita Spericolata”, senza trascurare brano del repertorio più recente come “Manifesto futurista” e l'ultima novità di “Dannate Nuvole” e proponendo alcuni ripescaggi sorprendenti dal passato, come “La strega” e “Sballi ravvicinati del terzo tipo”.
Lo stadio Olimpico ha tributato un caloroso omaggio al rocker di Zocca. E l’artista non ha mancato di ripagare il suo affetto con una performance superlativa. Oltre al nuovo batterista Hunt, nella band c’è stato un nuovo ingresso nella sezione ritmica, con l’innesto della chitarra di Vince Pastano. A completare l’organico i già noti Claudio Golinelli, detto il “Gallo”, al basso, Stef Burns alla chitarra, Alberto Rocchetti, “il lupo maremmano”, alle tastiere, Frank Nemola alla tromba, Andrea Innesto, “il Cucchia”, al sax e cori e, infine, “la Ferrari del Rock”, Clara Moroni, unica donna, ai cori. Suonano e giocano con il rocker su un palco imponente e supertecnologico (800 metri quadri, appesi ci sono 4 chilometri di americane), con una passerella a “V” che attraversa la platea, una scenografia con due “V” rovesciate, uno schermo centrale che serve a dare profondità, due megaschermi laterali, effetti luce e laser e sofisticate torri di amplificazione.
La prima parte - lo show dura due ore e mezza - si chiude con “Liberi liberi”, inserita da Vasco a grande richiesta dei fans. Il metal scompare con i bis e così ritorna il Vasco classico, con un deciso cambiamento di atmosfera a una scelta coraggiosa, che inevitabilmente chiude il concerto con “Albachiara”
Vasco canta, sostenuto più che in passato dal sound della sua band, e percorre il palco saltellando alla sua maniera, con un'interpretazione che si fa a tratti più teatrale e divertita. Scherza con i fan che lo osannano, cantano, ballano e che per i suoi 7 concerti hanno comprato oltre 400 mila biglietti.
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