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Pubblicato il 18/04/2009 alle 10:51:51
Quarto compleanno della Casa del Jazz con un triplo omaggio a Mingus
di Paolo Ansali
La Casa del Jazz festeggia domenica 19 aprile il suo quarto anno di attività con una giornata interamente dedicata alla musica di Charles Mingus, uno dei grandi del jazz, a trenta anni dalla sua scomparsa. Tre concerti nell’arco della giornata.

La Casa del Jazz festeggia domenica 19 aprile il suo quarto anno di attività con una giornata interamente dedicata alla musica di Charles Mingus, uno dei grandi del jazz,a trenta anni dalla sua scomparsa. Tre concerti nell’arco della giornata. Alle 12 nel parco con ingresso gratuito, Roberto Spadoni Sextet col progetto “Mingus, Cuernavaca”. Alle 16 sempre nel parco con ingresso gratuito, Attilio Zanchi Quintet con “Portrait of Mingus” e infine chiusura della giornata alle 21 nella sala concerti della Casa del Jazz con il concerto (ingresso 10 euro) Quintorigo play Mingus . Dalle ore 11 alle 16 nella sala concerti, a rotazione, saranno proiettati video rari di Charles Mingus, mentre negli intervalli dei concerti, in diffusione nell’impianto musiche di Mingus.


Apertura alle 12 nel parco con il concerto gratuito del Roberto Spadoni Sextet con il progetto “Mingus, Cuernavaca”. Ammalato di sclerosi laterale amiotropica, bloccato su una sedia a rotelle, imprigionato tra infinite difficoltà motorie e verbali, Charles Mingus fu invitato alla Casa Bianca per una memorabile giornata dedicata da Jimmy Carter al jazz. Tra le tante emozioni di quella giornata, ci fu un incontro con Gerry Mulligan che raccontò di una guaritrice messicana. Di fronte all’impotenza della medicina ufficiale, Charles e Sue Mingus si aggrapparono alla remota speranza di un miracolo a Cuernavaca. Il diario reale di quel soggiorno fu scandito da esaltazioni, delusioni, dolore, frustrazione, stanchezza, fino alla morte avvenuta il 5 gennaio 1979. Quel giorno, 56 balene si adagiarono sulle coste della California, lì dove Mingus era cresciuto 56 anni prima. Il diario immaginario fu invece stilato dallo scrittore francese Enzo Cormann: nel suo testo Mingus, Cuernavaca, pubblicato nel 1991, nelle ultime ore di vita il contrabbassista ripercorre tutta la sua esperienza umana e artistica con improvvisi scarti di rabbia e dolcezza. Nel 2001 La Fondazione Teatro Metastasio di Prato ha commissionato a Roberto
Spadoni una partitura strumentale intorno al testo di Cormann, affidato ad una voce recitante. Il progetto Mingus, Cuernavaca, ha girato l’Italia, mutando in parte fisionomia, si è ampliato ed è divenuto una narrazione autonoma senza la voce recitante. Una continua trasformazione che sarebbe piaciuta a Mingus, la cui vita e la cui arte sono percepibili quale altissima ispirazione per Cormann, Spadoni e i suoi musicisti.

Alle 16 sempre nel parco concerto gratuito di Attilio Zanchi Quintet “Portrait of Mingus”.La musica di Charlie Mingus è, e rimarrà, nei cuori e nelle orecchie di tutti gli amanti del Jazz ed è servita a ispirare diverse generazioni di musicisti. Mingus è stato, oltre che un magnifico contrabbassista, anche un prolifico compositore, arrangiatore, pianista e leader di diverse storiche formazioni. I suoi gruppi, che vanno dal trio fino alla big band, hanno attraversato ed influenzato diversi periodi stilistici a partire dagli anni 50 fino ad arrivare agli anni 70. Senza dubbio Mingus è stato, insieme a Duke Ellington, uno dei più importanti compositori del Novecento; nelle sue musiche si possono sentire le radici del Blues, gli echi del Gospel, lo Swing ed il Be Bop, il Soul Jazz fino ad arrivare al Free più furioso e alla musica d’avanguardia. E’ per questa ragione che la sua musica può essere quasi considerata come un ritratto enciclopedico della storia del Jazz e può essere suonata tutt’oggi senza apparire datata, ma fornendo anzi sempre spunti nuovi ed ispirazione. Nasce da queste considerazioni il nostro desiderio di riproporre i brani del repertorio di Mingus interpretandoli e rileggendoli influenzati dalle nostre singole esperienze di musicisti. Nel programma vengono anche eseguite composizioni originali di Zanchi e Cipelli ispirate alla poetica musicale di Mingus. Il gruppo nasce dal sodalizio musicale più che ventennale tra il contrabbassista Attilio Zanchi ed il pianista Roberto Cipelli, che suonano ed hanno suonato insieme in diversi gruppi fra i quali il Paolo Fresu Quintet, l’E.S.P. trio, Sheila Jordan, Tiziana Ghiglioni. Il sassofonista Gianni Azzali è una delle nuove belle realtà del Jazz Italiano, mentre il batterista Marco Castiglioni è in possesso di un ottimo swing e di una preparazione tecnica che gli può consentir di suonare questo difficile repertorio in modo fluido e dinamico. Il trombettista cubano Gendrickson Mena aggiunge una voce piena di calore e di fuoco al suono del quintetto.

Chiusura della giornata alle 21 nella sala concerti della Casa del Jazz con il concerto(ingresso 10 euro) Quintorigo play Mingus. Una rilettura moderna ed affascinante di uno dei geni più innovativi del jazz moderno, Charles Mingus (1922-1979) che fu un autentico genio del jazz lasciando un’impronta indelebile nella storia della musica del ‘900, un’influenza imprescindibile sui musicisti contemporanei, un’ eredità preziosa per tutti coloro che oggi suonano, amano ed ascoltano jazz. A 30 anni esatti dalla scomparsa del grande artista, il progetto Quintorigo play Mingus, nasce da un amore incondizionato da parte del gruppo nei confronti, non soltanto del musicista, ma anche dell’uomo Charles Mingus. Nei concerti infatti, molto curati anche nelle scenografie, vengono suonati gli arrangiamenti in stile Quintorigo dei brani più celebri di Mingus e presenti anche nel disco, affiancati dalle letture di alcuni passi significativi della sua autobiografia e dalle proiezioni su maxi schermo di documentari e stralci di concerti, ai quali si sovrappone intrecciandosi il commento – accompagnamento – contrappunto. Il tutto incorniciato in una raffinata scenografia fatta di pochi oggetti, luci e costumi che fonde vintage, postmoderno, tecnologia, old-fashion e cool. Il risultato agli occhi del pubblico è una sorta di coinvolgente e poetico dialogo fra Quintorigo e Mingus, fra jazz e contaminazioni, fra musica vecchia e nuova, fra passato e contemporaneità, dove sarà possibile leggere uno spaccato della società americana ante e dopoguerra, con riferimento alle tematiche razziali, politiche e di costume. Il prestigioso referendum Top Jazz 2008 ha premiato i Quintorigo come migliore formazione live del 2008 grazie al bellissimo tour di “Quintorigo Play Mingus”, lavoro che si è inoltre piazzato al quarto posto della classifica dei migliori album dello stesso referendum e che vedrà la sua consacrazione con la partecipazione della band alla prossima edizione di Umbria Jazz 2009. TOP JAZZ 2008, indetto dalla rivista Musica Jazz ed arrivato alla 21° edizione, è ormai universalmente considerato come il più importante premio italiano in ambito jazz, un bellissimo riconoscimento per una band che da anni ha fatto della contaminazione e della ricerca un vero marchio di fabbrica: rock, jazz, musica classica, musica contemporanea, pop, il tutto per consacrare una band già entrata nella storia del nuovo millennio


Il compleanno della Casa del Jazz è anche l’occasione per fare un breve bilancio dei quattro anni di attività:
oltre 280.000 visitatori
oltre 800 eventi proposti(concerti, incontri, guide all’ascolto, conferenze stampa, proiezioni, etc.)
più di 2000 musicisti
Nonostante la grave crisi economica che tocca anche il settore delle attività culturali il Comune di Roma ha deciso di continuare il sostegno alla Casa del Jazz, struttura di eccellenza del settore,invidiata nel mondo. A quattro anni dalla sua inaugurazione la Casa del Jazz si è definitivamente imposta come uno dei luoghi di maggior importanza culturale della Capitale, conosciuto ed apprezzato in Italia ed all’estero. La molteplicità delle sue attività(oltre ai concerti, delle guide all’ascolto,dei seminari e delle master class, delle presentazioni librarie e discografiche e non ultimo le tre serie di cd Jazz Italiano live, venduti nelle edicole, straordinarie registrazioni di livello qualitativo altissimo,che documentano il valore della sala concerti e degli studi di registrazione. Di questi prodotti discografici la Casa del Jazz ha curato anche l’immagine grafica. La serie ha ottenenuto ottimi risultati per il mercato di questa musica in Italia con oltre settecentocinquantamila copie vendute, soddisfacendo così uno dei traguardi principali della Casa del Jazz e cioè quello della divulgazione e della diffusione più ampia possibile del Jazz e in particolare quello italiano, dando così grande visibilità nazionale al suo mondo, musicisti e operatori. La terza serie ha presentato molti progetti ideati e prodotti dalla Casa del Jazz,che hanno girato in tour nei migliori festival italiani e stranieri: L’Omaggio a Fabrizio De Andrè del Casa del Jazz All Star ha aperto il concerto del Primo Maggio a Piazza S.Giovanni a Roma ed è stato replicato all’Auditorium Parco Della Musica, Roberto Gatto Progressive ha effettuato un lung tour di oltre dieci date e sarà ospite nella prossima estate di grandi festival come Umbria Jazz e Roccella Jonica. Rita Marcotulli con il suo “Omaggio ai Pink Floyd” ha partecipato a numerosi festival e effettuato un tour con date anche all’estero. Dall’inizio di gennaio 2008, accanto alla Sala Multimediale Fastweb, già attiva da novembre 2006 con nove postazioni PC da cui consultare i rari filmati ed estratti audio messi a disposizione dalle Teche Rai e dai musicisti, si può avere libero accesso all’adiacente sala della Biblioteca,arricchita in questi anni di importanti collezioni di dischi,video e riviste. Al suo interno è possibile trovare e consultare un ricco archivio di riviste e periodici musicali internazionali, libri ed altro materiale dedicato prevalentemente al jazz e alla musica afro-americana.E’ possibile consultare liberamente tutte le riviste specializzate edite in tutto il mondo. Tra i molti eventi organizzati segnaliamo il grande successo della terza edizione di Summertime con la presenza di importanti musicisti italiani e stranieri(Gil Evans Orchestra;Steve Kuhn) e l’entusiasmante risultato del Roman Classic Jazz Festival, dedicato al jazz classico e diretto da Lino Patruno.


La Casa del Jazz compie 4 anni

domenica 19 aprile dalle ore 12
Mingus Mingus Mingus

Una giornata di concerti per festeggiare il 4° Compleanno della Casa del Jazz

ore 12 (parco)
Roberto Spadoni Sextet “Mingus, Cuernavaca”
Achille Succi sax alto
Max Ionata sax tenore e soprano
Roberto Rossi trombone
Roberto Spadoni chitarra
Stefano Cantarano contrabbasso
Ettore Fioravanti batteria
Ingresso libero

ore 16 (parco)
Attilio Zanchi Quintet “Portrait of Mingus”
Gianni Azzali sax tenore e soprano
Gendrickson Mena tromba
Roberto Cipelli pianoforte
Attilio Zanchi contrabbasso
Marco Castiglioni batteria
Ingresso libero

ore 21 (sala concerti)
“Quintorigo play Mingus”
Valentino Bianchi sax
Andrea Costa violino
Gionata Costa violoncello
Stefano Ricci contrabbasso
Luisa Cottifogli voce
Ingresso euro 10

Casa del Jazz
Viale di Porta Ardeatina, 55
00153 Roma


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