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Pubblicato il 11/05/2001 alle 00:00:00
Diavolesse nude per i Death SS, band pre Marilyn Manson
di Giancarlo Passarella
La trasgressione nel rock estremo non e' una novita', anzi posso dire che ogni generazione ha avuto i suoi punti di riferimento: vogliamo scordarci di quello che scrissero nei primi anni 70 per i concerti di Ozzy Osbourne?

La trasgressione nel rock estremo non e' una novita', anzi posso dire che ogni generazione ha avuto i suoi punti di riferimento: vogliamo scordarci di quello che scrissero nei primi anni 70 per i concerti di Ozzy Osbourne ed i Black Sabbath o ancora prima per il Crazy World di Arthur Brown, artista inglese che si presentava con un elmo fiammeggiante? In Italia abbiamo avuto i Death SS e DOPO e' nato il fenomeno Marilyn Manson...

Bologna diventa un inferno per la band che ha anticipato lo stile di Manson! Dopo il concerto italiano e lo spericolato accostamento a tragici fatti di cronaca, che forse meriterebbero ricerche più approfondite, il nome di Marilyn Manson, band capitanata da un androgino ed inquietante esponente del rock estremo assurto a fama internazionale, è diventato familiare anche nel nostro Paese.

Sembrerebbe che il successo delle star musicali non conosca confini ma spesso questi fenomeni planetari godono di una fortuna fondamentale: essere germogliati in un terreno più fertile di altri, in un contesto più sensibile alle novità, in una nazione meglio accreditata nella borsa del music business.
Cosa direste infatti se vi rivelassimo che, mentre il signor Marilyn Manson (riferendoci al personaggio che prende il nome dalla band di cui è leader) non aveva ancora iniziato ad indossare guepieres e lenti a contatto colorate, nel panorama artistico italiano esisteva già una band che si esibiva con variopinti costumi in stile gotico suonando lo stesso genere di musica?
Cosa direste poi se vi dicessimo che in tempi insospettabili questa band ha pubblicato una serie di fortunati album e che in fatto di provocazione non ha nulla da invidiare alla rockstar americana?
E' proprio così! I reali precursori del "Manson's Style", di cui oggi tanto si parla, sono italianissimi e sono cinque ragazzi conosciuti con il nome di Death SS(abbreviazione di In Death Of Steve Sylvester). Chi ha dimestichezza con la musica heavy metal li conosce bene ma finora i grandi mezzi d'informazione, anche quando dovrebbero promuovere le più originali espressioni artistiche nostrane, non si sono occupati granché di loro.

Forse l'occasione arriverà ora grazie al pittoresco episodio che ha avuto come teatro il tranquillo centro storico di Bologna. Proprio nelle scorse settimane, a pochi passi dalla Torre degli Asinelli, in un locale della famosa catena Transilvania Horror Kafé, i Death SS hanno effettuato le riprese del loro nuovo video clip in un'ambientazione da bolgia dantesca. Fin qui niente di strano se non che le comparse presenti sul set non sono altro che oltre duecento fans della band accorsi da tutta Italia per recitare a titolo gratuito in cambio di una semplice stretta di mano, di un bacio o di un autografo da parte dei loro idoli. Ma non è finita! Tra gli estemporanei attori, si è registrata una nutrita presenza di ragazze tutt'altro che restie a farsi immortalare pressoché nude
attorno al carismatico leader e cantante Steve Sylvester. La direzione del video è stata affidata al regista Swan (il nome d'arte è l'unica generalità disponibile), noto per essersi occupato in precedenza dei video di Vasco Rossi, Reggae National Ticket, Punkreas, Jenni B. e Nek. Le immagini (presentate in anteprima l'8 maggio durante una conferenza stampa svoltasi a Milano) saranno presto in rotazione sulle emittenti televisive a contenuto musicale mentre nei negozi di dischi è disponibile il nuovo doppio CD dei Death SS intitolato Let The Sabbath Begin.
Tuttavia varrebbe forse la pena di approfondire la conoscenza con questi musicisti che sono stati l'unico gruppo italiano chiamato ad esibirsi sul palco del "Gods Of Metal", raduno internazionale a cui hanno assistito oltre centomila persone. Steve Sylvester racconta la nascita di un progetto artistico e musicale che ha origini lontane ...Tutto è cominciato dalla mia passione per i fumetti horror degli anni '70, per le pellicole truculente popolate da mostri, per lo studio dell'occultismo e dall'intenzione di unire questa cultura alla musica rock. Abbiamo già pubblicato otto album vendendo oltre centomila copie complessive ed ora, a pochi giorni dall'uscita del più recente, stiamo già lavorando ad un nuovo disco che avrà come ispirazione la cinematografia dei "freak" intesi come mostri vittime della propria diversità. Una diversità che può essere presente in ognuno di noi....

Sulla parentela con Marilyn Manson i Death SS non vogliono polemizzare troppo....Abbiamo iniziato un discorso musicale e d'immagine provocatoria molto prima di lui ma forse bisogna nascere entro certe coordinate geografiche per farsi notare dal mondo. Speriamo solo che ora il pubblico e i media italiani si rendano conto che non bisogna andare troppo lontano per trovare espressioni artistiche simili..

Ci sembra giusto che questi ragazzi dicano "simili" perché mentre Marilyn Manson assomiglia sempre di più ad un fenomeno commerciale e di costume (tra poco sarà messo in commercio un bambolotto a immagine e somiglianza) i Death SS stanno percorrendo un progressivo percorso di maturazione e questo lo si può già avvertire nel recente album, decisamente più abbordabile e mainstream rispetto al metal duro e puro del passato. Grazie a tutto questo riusciremo a capire che il vivaio musicale nazionale merita più attenzione e che non è corretto regalare meriti gratuiti solo a ciò che arriva dall'estero?

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