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Interviste |
Pubblicato il 24/05/2011 alle 09:28:59 | |
Da Tomorrow Never Knows dei Beatles ai concerti live con il rock radio show Demo: ecco i Bloom Fly...
Intervistiamo Sergio Carelli e Letizia Viliani, ammirati anche con Franco Simone nel riproporre Lucio Battisti: ma hanno anche duettato con Ron, pensando ad un Giappone lontano e studiato con parsimonia.
Intervistiamo Sergio Carelli e Letizia Viliani, ammirati anche con Franco Simone nel riproporre Lucio Battisti: ma hanno anche duettato con Ron, pensando ad un Giappone lontano e studiato con parsimonia.
Qui dal vivo a Comiso l'anno scorso, proprio nel festival organizzato da Demo, il radio show di Radio1 di/con Pergolani & Marengo.
Bentrovati ai Bloom Fly: non siete un duo, ma siete costretti ad esserlo... cosa significa?
Letizia = Beh, in realtà abbiamo cominciato come duo… siamo noi due a scrivere i nostri pezzi e fin dall’inizio ci siamo esibiti unplugged chitarra e voce. Trovare musicisti umani e all’altezza di un grande progetto non è sempre facile! Sembra però che le cose stiano notevolmente cambiando ultimamente… abbiamo iniziato da poco a collaborare con alcuni bravissimi musicisti dell’ambito fiorentino e devo dire che siamo decisamente contenti del risultato!
Sergio = Un po’ è stata colpa della sfortuna, a tratti è stata invece una scelta. Metti poi musicisti poco affidabili dal punto di vista “umano” ed ecco la nostra storia.
Corre voce che Marengo & Pergolani di Demo amino la vostra musica e che vi abbiano anche invitato la scorsa estate ad esibirvi nei loro festival …
Sergio = Credo che ci abbiano apprezzato e di conseguenza sponsorizzato alla grande. Abbiamo fatto 3 festival nell’arco del 2010. Poi, sempre grazie a loro, possiamo vantare un gran numero di passaggi radiofonici su Radio 1 RAI. Insomma stanno credendo nel nostro modo di fare musica. Contiamo ancora su di loro.
Letizia = E’ verissimo! Siamo orgogliosi che la nostra musica sia arrivata con successo fino a Radio Uno Rai, lo consideriamo un grande traguardo/punto di partenza… Michael e Renato sono fantastici e ci hanno dato davvero delle grandi opportunità la scorsa estate, tra Lamezia Terme, Comiso e Oliveto Citra! E poi io personalmente grazie a loro ho avuto il piacere ed il privilegio di duettare due volte con un grande cantautore del calibro di Ron…!
Nel recensire il vostro cd, il nostro diretur Giancarlo Passarella ha citato anche un viaggio in Giappone ...
Letizia = Eh si! Sono laureata in lingue e letterature orientali ed ho vissuto in Giappone per tre mesi anni fa… esperienza meravigliosa! Questo viaggio è stato la mia maggiore fonte di ispirazione ed il vero propulsore iniziale del nostro progetto… viaggiare aiuta a vivere sognando!
Sergio = Pensando al suo viaggio in Giappone vengono subito in mente le parole di Odori Park, ma esiste anche il testo di Running After che in qualche maniera vi è legato indissolubilmente.
Non si vive facendo musica e quindi mi sembra logico domandarvi se lavorate o come campate …
Letizia = Purtroppo non si vive di sola musica (per ora)… quindi ci tocca lavorare! Io ho fatto mille esperienze diverse, dalla barista all’insegnante di canto all’organizzatrice di congressi ed eventi, ed al momento sto lavorando in una ditta che si occupa di import-export e spedizioni doganali.
Sergio = Mi occupo di Web marketing, multimedia e communication in una grossa società di Servizi Informatici. Mi piace, ma mi piacerebbe di più vivere di musica. Ovviamente…
Vi e' concesso cambiare il mondo della musica in Italia: da dove cominciare? Quali le tue iniziative immediate?
Letizia = Quello che non mi convince del mondo della musica in Italia è semplicemente la mentalità che spesso vi sta dietro, cosa che va a discapito degli artisti “veri”… abolirei immediatamente un certo tipo di reality show…
Sergio = Io ho sempre pensato in termini diversi. Perché l’Italia e non il mondo intero? Non si tratta di essere presuntuosi. Al contrario. Credo che fare qualcosa di nuovo a livello internazionale sia paradossalmente più semplice. Tra l'altro è decisamente più nelle nostre corde. Infatti il nostro progetto è essenzialmente rivolto a quel tipo di mercato.
Con quali artisti hai dei rapporti? Con chi invece ti piacerebbe iniziare una collaborazione artistica seria?
Sergio = Al momento personalmente non ho alcun rapporto artistico con nessuno. Se dovessi invece elencare con chi vorrei collaborare, allora sì che risulterei presuntuoso! Ma ultimamente il rapporto con Marco Carnesecchi sta dando dei frutti artistici...
Letizia = Abbiamo iniziato da poco una collaborazione con alcuni artisti provenienti da varie formazioni fiorentine, e io personalmente sono spesso in contatto con altri artisti della grande famiglia di Demo, con alcuni dei quali in futuro mi piacerebbe poter far qualcosa insieme nonostante la differenza di generi… chissà, potrebbe venirne fuori un bel mix interessante! Tra gli artisti affermati con cui mi piacerebbe poter collaborare in futuro, comunque, c’è sicuramente Elisa… sarebbe un sogno lavorare insieme ad un pezzo!
Quali sono stati gli artisti che hai amato da giovane e quali quelli che invece segui ora con particolare interesse?
Sergio = Amo i Beatles, perché sono stati i precursori della nostra musica moderna. Se ascolti anche solo pezzi “minori” del loro repertorio (ad esempio Tomorrow never knows), ti rendi immediatamente conto che loro erano avanti anche di 50 anni rispetto a tutto il resto. Lo sono ancora… Poi mi piacciono i Pink Floyd, i Dire Straits e tutto quello che Mark ha fatto di seguito da solo. Gli Eagles e i Toto. Mi piacciono i Police che mi hanno influenzato tecnicamente come musicista, mi piacevano gli XTC, i Cure, i Litfiba del periodo 17 Re, i REM e ovviamente gli U2 che continuano a stupirmi ancor oggi.
Attualmente ascolto dai Radiohead, ai Coldplay, ai Keane, ai Counting Crows per passare a 30 Seconds to Mars e tutto il “filone” che ne consegue naturalmente.
Letizia = Le mie due grandi passioni sono sempre state il country americano e la musica folk (italiana, americana, irlandese…), insieme al rock dei Bon Jovi, degli Aerosmith, dei Counting Crows, dei Pearl Jam e molti altri… ascolto di tutto ma negli ultimi anni in Italia ho seguito particolarmente Vinicio Capossela, i Modena City Ramblers, Elisa e i Negrita.
Come riesce Letizia a conciliare il suo ruolo di donna con quello di musicista? Convivono le due realta'? E tu Sergio, riesci ad equilibrarti tra uomo e musicista? Sono realta' conflittuali?
Letizia = Se essere musicista fa parte di te la cosa non può non conciliarsi bene con il tuo lato umano… soprattutto se hai le persone giuste accanto. Oltretutto la femminilità per me non è qualcosa di universale, non è valida allo stesso modo per tutte le donne… io sono un tipo da minigonna, birra e freccette!
Sergio = Troppo spesso il musicista prevale sull’uomo e questo è un bel casino nella vita di tutti i giorni. Perché vivi in un universo parallelo, sospeso a mezz’aria. E’ facile ritrovarsi col sedere per terra e dolorante per la dura ricaduta nel “mondo reale” tra le responsabilità quotidiane. Capita di continuo!
Diamoci un appuntamento a domani o fra un mese o un anno: cosa avrai combinato con i Bloom Fly?
Letizia = Difficile fare pronostici azzeccati, diciamo solo che abbiamo grandi progetti… continueremo a sognare! Solo se non smettiamo di farlo ci potremo veramente considerare vincitori un giorno…
Sergio = Te lo dissi già qualche tempo fa: CD nuovo, prodotto per bene; un videoclip; una Hit stratosferica… e il Madison Square Garden. ;-)
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