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Pubblicato il 17/02/2009 alle 18:25:38 | |
Novellara festeggia i Nomadi ed Augusto Daolio. E spunta fuori il Liga
Sabato 14 e Domenica 15 Febbraio migliaia di persone hanno preso parte al Nomadincontro 2009 fra sorprese, ovazioni ed anche una piccola contestazione.
Sabato 14 e Domenica 15 Febbraio migliaia di persone hanno preso parte al Nomadincontro 2009 fra sorprese, ovazioni ed anche una piccola contestazione.
Stanchi, ma felici. Così davano l’impressione di sentirsi i fans dei Nomadi all’uscita della due giorni live di Novellara, dopo una maratona intensa e colma di emozioni.
Per il diciassettesimo anno la piccola cittadina emiliana ha ospitato il Nomadincontro, nato con l’intento principale di ricordare Augusto Daolio, voce della band fino alla prematura scomparsa nel 1992, attraverso l’assegnazione del premio “Tributo ad Augusto”.
Sabato pomeriggio all’insegna dello sport con la partita di calcio Nomadi – Radio Bruno, che ha visto la band emiliana imporsi largamente, mentre per quanto riguarda il preserale a fare gli onori di casa sono stati prima i Ma Noi No, poi il gradito ritorno di Aida Satta Flores, prima produzione dei Nomadi ma anche ultima persona ad aver visto Augusto in studio per la collaborazione nel pezzo “Un bersaglio al centro”, proposto per l’occasione in un toccante duetto “multimediale” con Daolio.
Domenica intensissima dedicata in primis all’esibizione di artisti emergenti. Da citare per tutti Chiara Morucci, già vincitrice del “Premio Augusto Daolio” a Sulmona (AQ), che si è lanciata in un coraggioso repertorio personale in bilico fra jazz, sperimentazione e canzone d’autore, il tutto condito dalla sua originalissima voce.
Sul palco poi anche personalità di spicco come Letizia Moratti, premiata come Nomade dell’Anno per i progetti di sviluppo collegati all’Expo 2015, a dir la verità molto contestata dal popolo nomade che poco si è identificato nel background culturale e politico del sindaco di Milano.
Più affini invece Nando Dalla Chiesa e gli esponenti di Libera Terra, l’associazione di Don Ciotti che si occupa della coltivazione delle terre confiscate alla mafia.
Sorprese a non finire poi nel concerto dei Nomadi, con la consegna del Tributo ad Augusto ad un’emozionatissima Giusy Ferreri, mentre un boato della folla ha salutato l’ingresso a metà spettacolo di un altro idolo nativo della bassa, Luciano Ligabue, introdotto dai Nomadi sulle note di “Certe notti”.
Armato di chitarra acustica ed armonica a bocca, il Liga ha regalato ai presenti un’intima versione di “Ho difeso il mio amore”, prima di ritirare un Tributo Speciale che il rocker di Correggio ha voluto dedicare all’amico giornalista Stefano Ronzani, scomparso nel 1996.
Dulcis in fundo la presenza di Massimo Bubola, che ha duettato con la band emiliana in una scatenata versione de “Il cielo d’Irlanda”.
Dimenticavo, in mezzo a tutto questo ci sono stati due concerti dei Nomadi, sei ore di musica in un giorno e mezzo, che dimostrano ancora una volta l’inesauribile forza di un progetto artistico e umano che coinvolge i sei musicisti e soprattutto migliaia di fans che se ne vanno via anche quest’anno stanchi… ma felici.
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