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Rumours
Pubblicato il 18/10/2007 alle 22:09:40
Fiorella Mannoia e la cover di Dio è morto
di Antonio Ranalli
La cover di "Dio è morto", brano scritto da Francesco Guccini e portato al successo dai Nomadi, è uno dei due brani inediti del doppio "Best Of" di Fiorella Mannoia.

E' "Dio è morto" di Francesco Guccini uno dei due inediti che anticipa l'uscita del doppio best di
Fiorella Mannoia "Canzoni nel tempo". Nella parte estiva dell'Onda Tropicale Tour c'era una novita' in scaletta: "Non l'avevo mai cantata, mi sembrava arrivato il momento giusto per farlo", dice la Mannoia, "E' una grande canzone, incredibile che sia stata scritta 40 anni fa". L'altra cover inedita è "Io che amo solo te" di Sergio Endrigo. Il doppio cd sara' nei negozi dal 9/11 e in radio da domani.

"Dio è morto" è del 1965, venne presentata al Cantagiro del 1967 e portata al successo dai Nomadi. Francesco Guccini comincio' a cantarla in pubblico solo 10 anni dopo, proprio insieme al gruppo modenese. Lo slogan "Dio è morto" girava negli anni '60 negli ambienti alternativi USA e l'incipit della canzone e' chiaramente ispirato al celebre poema di Allen Ginsberg, il poeta e cantore della beat generation, dal titolo "L'urlo" (Howl) pubblicato nel 1958. Equivocando sul titolo e fraintendendo il significato del testo - "Dio è morto" non era
certo blasfema e lo testimoniano le parole finali della canzone - la Rai censuro' questo brano, ma l'ostracismo non coinvolse la chiesa che anzi, in piena epoca conciliare, guardava con interesse alla musica come un mezzo per avvicinare i giovani alla pratica religiosa: Radio Vaticana la suonava ripetutamente e a favore della canzone si pronuncio' addirittura papa Paolo VI, che defini' il testo un lodevole esempio di esortazione alla pace e al ritorno a giusti e sani principi morali.

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