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Recensioni
Pubblicato il 16/01/2008 alle 08:04:10
Deriva - Altronde (demo 2007), 15 brani di pop rock simpatico firmati Gennaro Castaldo
di Giancarlo Passarella
I Deriva ruotano sulla personalita' di Gennaro Castaldo, abile a creare canzoni di buona fruibilita': potremmo definirlo un pop rock solare con buona costruzione metrica, ma manca l'hit radiofonico.

I Deriva ruotano sulla personalita' di Gennaro Castaldo, abile a creare canzoni di buona fruibilita': potremmo definirlo un pop rock solare con buona costruzione metrica, ma manca l'hit radiofonico.

Vi riscrivo alcune righe con cui tratteggiavo gli elementi salienti del suo precedente lavoro ... Il cd contiene 10 brani ed indubbiamente due su tutte si distaccano dalle altre: l'iniziale Alla Deriva (un vero e proprio manifesto del progetto musicale che intendono perseguire) e Fili Muti (un incontro tra il miglior De Gregori e la chitarra di Mark Knopfler), mentre tutti gli altri 8 otto sono onesti tentativi di proporre qualcosa di nuovo nel panorama napoletano, vicino fortunatamente a quel terreno fertile che e' la scuola dei cantautori italiani di tutti gli anni'80. ... Pur risultando la registrazione ed il missaggio di buona fattura, il cd manca di una convinta preproduzione, aspetto che avrebbe reso piu' originali alcuni brani che invece rischiano di risultare troppo uguali a se stessi: premetto subito che la sufficienza e' piu' che meritata ed i Deriva sono sicuramente una simpatica e sgargiante luce in un cielo plumbeo, qual'e' quello che avvolge tutti coloro che si muovono in ambito cantautorale.... Qualche dubbio sulle forzature che alcune volte i testi subiscono: una perfetta base ritmica (presente in quasi tutto il cd) non deve per forza essere il luogo dove si appoggiano rime baciate. Se il verso scorre un po' piu' libero (scevro da quei legami cuore / amore), forse tutta la canzone ne guadagna....

Da allora un po' di anni sono passati e con Gennaro Castaldo telematicamente ci siamo sentiti diverse volte: li ho visti anche dal vivo ed ho avuto modo di scambiarci anche alcune parole in altre occasioni. Poi la sua indubbia smania creativa l'ha portato a varare anche altri progetti musicali (Oradaria, Lemuel...), ma soprattutto mi e' arrivato questo nuovo cd....
Si tratta di una massiccia produzione, fatta di 14 canzoni ed un brano conclusivo solo strumentale: vi si intravedono strutture di canzoni gia' definite ed altre dove invece il testo fatica ad uscire da rigidi paletti in cui si e' voluto farli entrare. Gli arrangiamenti di Massimo D'Ambra (che si e' occupato anche della produzione artistica) sono buoni, conferendo alla base musicale quasi sempre quel tocco di orginalita': dato il settore in cui il progetto si muove (definiamolo tra il cantautorale ed il pop rock da classifica), sarebbe stato piu' utile puntare su un brano e lavorarci sopra in modo deciso, sino a farlo diventare il proprio biglietto da visita....
Si potrebbe tentare con Non ho piu' te, Il tempo di comprendere (il soft talk finale di Gennaro e' davvero orecchiabile), Una vecchia canzone (un bel blues, davvero), Soli come noi (qui emerge anche il rock), S.M.S. Solo Mediocri Segnali (farebbe la felicita' di Gigi D'Alessio averlo in repertorio), ma soprattutto con Calore e sale: presentata al Cornetto Free Music, ha fatto il suo rumore e mi sembra adatta a personalita' forti della nostra Italia canterina, Fiorella Mannoia compresa.

L'editing dell'intero cd e' buono, ma manca la zampata furba in fase di mixaggio: forse ci vorrebbe avere in studio un vecchio arrangiatore o uno smaliziato produttore. Se a questo ci aggiungiamo un sito sull'intera produzione di Gennaro Castaldo ed una grafica ad hoc, il prossimo passo potrebbe ottenere piu' visibilita'.

Dimmi che siamo uguali che abbiamo uguali sensi, percorsi e segnali da vivere...ci pensi? Dimmi che è normale esser dipendenti da te, calore e sale di tutti i miei momenti. Dimmi che ciò che sento è un atomo di ciò che senti tu. E' paura, è comvinzione o soltanto infatuazione? No, non lasciarmi mai. Sono in un labirinto e tu col tuo filo puoi togliermi da qua dentro. Soli tra la gente lontani anni luce, in mezzo a chi non sente vibrare la tua voce e gli archi celestiali che col tuo corpo muovi traendone motivi di volta in volta nuovi. Ma come posso io soltanto sentirti cosi? (testo di CALORE E SALE)

Per contattarli, scrivi a castaldogennaro@libero.it

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