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Pubblicato il 27/04/2007 alle 09:09:21
Ottimo feeling tra il sito MusicMap ed il cd di MaryDim, uscito per la nostra U.d.U. Records
di Sarah Viola
Andrea Rossi parla di parole perfettamente incastrate nella musica, sottolineando come La Stanza Che mi Manca e' un cd maturo, con musiche di respiro internazionale.

Andrea Rossi parla di parole perfettamente incastrate nella musica, sottolineando come La Stanza Che mi Manca e' un cd maturo, con musiche di respiro internazionale.

Alcune mattine la fatica si fa sentire ancora prima di cominciare ed hai bisogno di una sveglia e di una carica che ti permettano di mettere in moto tutto il tuo fisico. Il nostro diretur Giancarlo si sveglia con musiche assai diverse tra loro (passa da O Fortuna dei Carmina Burana a I'm a Rebel degli Accept..) oppure spulcia tra le mille e-mail arrivate e molte volte gongola per tutto il giorno, come quando ha letto che del cd di MaryDim queste parole...è innegabile che siamo di fronte ad una cantautrice vera, che scrive di proprio pugno i brani che canta, testi e musiche (e lo fa anche bene, ma di questo ne parleremo tra poco). Ma è ugualmente innegabile che gli altri componenti dell'ensemble non siano, semplicemente, dei turnisti, degli strumentisti messi lì, più o meno a caso, per fare da "contorno" alla brava cantautrice.... Ha ragione Andrea Rossi a sottolineare l'ottimo feeling che c'e' tra Marydim ed i suoi amici musicisti, cosi' come si e' potuto ammirare in diverse situazioni live, compreso il recente show case a Roma.

In questa recensione su MusicMap si legge poi che... questo è un ottimo disco. Trattasi di pop d'autore, musica italiana della miglior fatta, di quella che mette d'accordo tutti, sia chi è già avvezzo alle italiche note sia chi invece è normalmente attratto da ben altri generi. La chiave di volta, anche al di là della (splendida) scrittura dei brani, è l'arrangiamento degli stessi. Pur non distaccandosi dagli stilemi tricolori (e perché dovrebbero farlo?), le canzoni del disco seguono sempre una traccia musicale del tutto internazionale: ascoltatevi 'Come in uno shaker', dalle atmosfere brasiliane, o la perfetta "Baracca e burattini" (dal ritornello a-la Tears For Fears), o ancora la soffusa 'Di domenica', che come scrittura ricorda il miglior Vasco e contemporaneamente, nell'interpretazione rammenta le grandi regine dell'easy listening d'oltreoceano....

Giuste queste considerazioni, ma ancora piu' interessante e' leggere che ..i testi non sono, mai, da meno. Non solo si tratta di liriche originali e centrate ("Mi sento un albero dal cuore rosso, ma chi vuoi che noti un albero in un bosco?"), spesso poetiche e taglienti al tempo stesso ("Il controsenso regge il mondo e viaggia sempre controvento, fa complicato tutto il senso della semplicità di ciò che penso"), ma, soprattutto, si tratta di parole perfettamente incastrate nella musica. Un tutt'uno compiutamente riuscito, come di rado, sinceramente, si trova: non solo in un'opera prima (perché di questo si tratta), ma in assoluto. Sei brani, un percorso compiuto al termine del quale, però, viene voglia di altri brani. Abbiamo ascoltato dischi che si reggevano interamente su un paio di pezzi: data la facilità di scrittura di questa ragazza, viene davvero voglia di attenderla ad una nuova prova, stavolta sul lungo percorso....

Non resta che salutare Marydim e ringraziare Andrea Rossi per aver colto ogni singolo momento di questo progetto musicale.

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