Unica data italiana per Natalie Cole, il 10 luglio all’interno del Pescara Jazz Festival: un evento importantissimo, in quanto si tratterà della sola occasione, a livello nazionale, per poter ascoltare la magica voce di questa leggendaria interprete.

Natalie Cole (vero nome Stephanie Natalie Maria Cole) è nata il 6 febbraio del 1950 in California, a Los Angeles. È figlia del celebre Nat King Cole, con il quale ha anche cantato nel 1991, protagonista di un duetto ‘virtuale’ che è passato alla storia in quanto fu il primo esperimento del genere: in vita, infatti, Nat King e Natalie non erano mai riusciti ad incidere nulla insieme, dal momento che ‘re’ Nat morì per un cancro al polmone il 15 febbraio del 1965, quando la figlia aveva appena compiuto quindici anni. E così, i due hanno ‘rimediato’ grazie alle moderne tecniche di registrazione. In seguito, abbiamo assistito a varie operazioni sulla falsariga di questa (si pensi ai Queen ‘postumi’, o a ‘Free as a bird’ dei ritrovati Beatles), ma nulla forse ha superato ciò che resta in assoluto il primo, emozionante, tentativo: la canzone in questione è infatti la famosissima ‘Unforgettable’, che fu appunto un grande successo del padre e che Natalie – evidentemente segnata in maniera forte, lungo tutta la sua esistenza, dalla prematura perdita del genitore – volle rispolverare, facendola anche un po’ sua grazie a questa rivisitazione digitale in compagnia dell’amato e compianto papà. Tra gli altri successi della vocalist statunitense, sono da annoverare ‘This will be (an everlasting love)’, ‘Sophisticated lady (She’s a different lady)’ e ‘Pink Cadillac’. Il fatto che gli organizzatori abbiano deciso di affidare l’apertura del Pescara Jazz – il più antico festival jazz italiano, nato anche prima del più noto Umbria Jazz – alla delicatezza espressiva di Natalie Cole, la dice lunga: la sua sarà una presenza di indubbio prestigio, che tornerà, dopo la straordinaria performance del 2000, in occasione del nuovo album, già di enorme successo.

Va poi segnalato che il Pescara Jazz Festival ospiterà, nel corso della rassegna (sempre al Teatro D'Annunzio), anche altri artisti tra cui Pat Metheny, maestro della fusion, che si esibirà il 14 luglio insieme a Brad Mehldau, e il SFJazz Collective, che annovera al suo interno grandi musicisti del calibro di Joe Lovano, Dave Douglas e Stefon Harris, e che aprirà la serata del 13 con una rilettura delle musiche di Thelonious Monk, prima di cedere lo scettro ad Ornette Coleman. Il 15, infine, ci sarà un omaggio a Lars Gullin, scomparso 30 anni fa: il tributo sarà a cura dell’ottetto del pianista Lars Sjosten e della Charles Tolliver Big Band.

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