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Notizie
Pubblicato il 13/01/2008 alle 16:53:12
Povia e Baccini contro la Tornacontocrazia del Festival di Sanremo 2008
di Giancarlo Passarella
Loro stessi parlano di una specie di lotta contro i mulini a vento: forse non esiste una verita' o bisogna per forza dare ragione alle due fazioni contrapposte. Il problema sta nella crisi del supporto fonografico.

Loro stessi parlano di una specie di lotta contro i mulini a vento: forse non esiste una verita' o bisogna per forza dare ragione alle due fazioni contrapposte. Il problema sta nella crisi del supporto fonografico.

Non c'e' rock, non c'e' ricambio generazionale, non c'e' la musica che ascoltiamo abitualmente o che seguiamo nei concerti. Dall'altra parte c'e' la crisi di vendita dei cd, i continui licenziamenti nelle case discografiche e i network che mandano in onda tutti la stessa musica. In questo casino totale, si inserisce la mossa di Baccini e Povia: sara' una iniziativa isterica o costruttiva? Stupido sarebbe creare e pensare ad un evento dei trombati di Sanremo 2008: a chi giova?
Nessuno ha la palla di vetro e puo' prevedere il futuro, ma possiamo anche non convidere al 100% questa mossa del duo Baccini & Povia, ma dobbiamo far di tutto perche' ognuno possa dire la propria opinione...

MESSAGGIO DA PARTE DI BACCINI E POVIA
Ciao ragazzi! Intanto GRAZIE DAVVERO per il supporto che ci state dando tutti!
Questa cosa sta assumendo dimensioni impensate… che neanche noi ci aspettavamo quando abbiamo lanciato l’idea un paio di notti fa!
Probabilmente siamo dei pazzi incoscienti… Stiamo mettendo il nome e la faccia in una cosa che normalmente avrebbe bisogno di diversi mesi per l’organizzazione e di tanti soldi… esponendoci anche a tante critiche.
Come una magia tutto questo sta invece andando avanti grazie all’entusiasmo di tutti e a tante professionalità “regalate” alla causa.
La stampa si divide, chi sta in attesa di vedere e di capire cosa succederà (e questo onestamente ancora è presto per dirlo) e chi parla di sfigati e di esclusi. Ce lo aspettavamo anche. E’ difficile far passare il messaggio che Sanremo è solo un pretesto per parlare di MUSICA INDIPENDENTE, di QUOTE RADIO, di TALENTO e MERITOCRAZIA. Una specie di lotta contro i mulini a vento! Ma quelli per cui la musica è vita sicuramente capiranno cosa vogliamo dire.Per questo è FONDAMENTALE la partecipazione di tutti!
Abbiamo già ricevuto centinaia e centinaia di richieste di partecipazione. Da lunedì, insieme a Diego Spagnoli e alla CicciPromotions, cercheremo un modo per dar forma a questa giornata. Ma per far si che non rimanga UNA GIORNATA, un’occasione unica… è importante che anche attraverso la RETE (che è l’ultimo strumento completamente libero rimasto), passi il messaggio che questo NON E’ UN CONTROFESTIVAL e neanche il festival degli esclusi… perché altrimenti non servirà a nulla…
Vogliamo dimostrare che esiste Musica di qualità non supportata da grandi poteri economici! Vogliamo dimostrare che anche questa fa ASCOLTO! Vogliamo dimostrare che il pubblico la apprezza! E perché no, che fa spettacolo, che fa notizia! Che ha un Valore!
Vi daremo notizie dell’avanzamento dei lavori nella prossima settimana...


Capisco benissimo la rabbia dei due artisti, ma bisogna analizzare se questa loro critica e' su un terreno costruttivo, cosi' da non dimostrare di essere amareggiati a livello personale, ma per l'intera situazione che sta vivendo la musica in Italia.
La musica o la discografia italiana?

Ho anche letto che le loro due avrebbero affermato che le scelte del prossimo Festival di Sanremo sono state fatte per motivi politici e di appartenenza partitica.. .stiamo scherzando?
Se fosse cosi', me ne andrei schifato da questo mondo musicale, ma poi penso a quello che Bertrand Russell disse.... Nel 1950, Russell fu insignito del Premio Nobel per la letteratura quale riconoscimento ai suoi vari e significativi scritti nei quali egli si erge a campione degli ideali umanitari e della libertà di pensiero....
Ognuno percio' in un regime democratico ha diritto e deve esprimere la sua opinione, pensando sempre pero' a muoversi in senso critico e non isterico.

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