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Pubblicato il 25/05/2009 alle 11:37:51 | |
La Puglia è l'ombelico del mondo: SuperEva e la recensione di TondoMondo, il cd di Paolo Farina - Etnoritmo
Bella la copertina con il tondo di colore che nasce dall'unione, acquisendo una propria unitaria espressività. Così avviene per questa musica, figlia del vento e del calore. Farina scrisse Al mancato compleanno di una farfalla negli anni'70.
Bella la copertina con il tondo di colore che nasce dall'unione, acquisendo una propria unitaria espressività. Così avviene per questa musica, figlia del vento e del calore. Farina scrisse Al mancato compleanno di una farfalla negli anni'70.
La recensione e' firmata da Gaetano Menna e ci ricorda che Paolo Farina ha esordito nella musica con quel celebre brano, composto per i Maxophone. Nella recensione si legge tra l'altro ..E’ stata lunga e tormentata la nascita del nuovo disco del progetto Etnoritmo di Paolo Farina, Tondomondo. Il disco, già pronto da due anni , esce a ben cinque anni di distanza dal precedente Sitanafri (CNI). L’artista negli anni ’70 scrisse il testo di un noto brano di Maxophone, Al mancato compleanno di una farfalla. La farfalla (..farfalle di libertà scrisse all’epoca Ciao 2001) è un simbolo che ha caratterizzato profondamente i Maxophone. E non a caso il loro cd-dvd (pubblicato da BTF), con alcune chicche del passato, si intitola From cocoon to butterfly ed al Menna siamo grati per questa introduzione storico/collezionistica.
Ma ecco come prosegue la recensione apparsa su SuperEva, nella sezione Guide ..Tondomondo, vede la luce grazie alla collaborazione con l’etichetta fiorentina U.d.U. Records di Giancarlo Passarella ed al patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e del Comune di Castellana Grotte (Bari). Al progetto hanno partecipato numerosi musicisti, da Enrico Capuano (esponente della nuova tammurriata rock) al cantastorie di Ostuni Tonino Zurlo (personaggio fra i più sorprendenti del folk pugliese). Da segnalare anche la presenza di Pino Martini (negli Stormy Six dal 1978)..
Gaetanno Menna poi va piu' a fondo nella sua recensione ..Paolo Farina – che a tratti ci ricorda Alan Sorrenti e Eugenio Bennato – propone alcune canzoni malandrine e solari, intrise di funky, ottime da ballare o da canticchiare sotto la doccia (Sto bene con te, Sono malato); poi si tuffa in quella suggestiva terra di contaminazione tra mondo e Puglia che hanno sempre caratterizzato questo progetto (a partire dal brano Tijmp d c’ros che è stata sigla finale di Demo su Radiouno Rai, ancor prima che uscisse questo disco); Le montagne sono alte è invece la canzone-manifesto del compact, e del suo originale mix tra i diversi linguaggi musicali...
Storia vera questa: Michael Pergolani e Renato Marengo a Demo continuavano a programmarlo, convincendo la nostra U.d.U. Records a produrlo!
Ed ecco la parte centrale della lunga e variegata recensione apparsa su SuperEva..Bella la copertina con il tondo di colore che nasce dall’unione e dalla mescolanza dei singoli colori, acquisendo una propria unitaria espressività. Così avviene per questa musica, figlia del vento, del calore, del colore… Nel cd ci sono canzone d’autore, musica etnica (Sud Italia, Nord Africa e Vicino Oriente), rock, reggae, blues, jazz e, in misura minore, techno, jungle e drum’n’ bass. Spiccano anche i campionamenti autorizzati di musicisti che hanno fatto la storia della musica etnica pugliese e del mediterraneo dal più noto cantastorie foggiano Matteo Salvatore a Enzo Del Re (folksinger di Mola di Bari, autore del brano Lavorare con lentezza con cui apriva i programmi Radio Alice), passando per i mediterranei Radiodervish...
Ed ora i botti finali, quelli che ci riempiono di tanta soddisfazione ..La Puglia è l’ ombelico del mondo: infatti per i testi spesso si è scelto di utilizzare il dialetto della propria terra di origine (Castellana Grotte, in provincia di Bari). Dice Paolo Farina ...come tutti i dialetti, è un linguaggio emotivo, dotato di grande plasticità, sia per cercare di salvaguardare un patrimonio espressivo diverso che l’attuale tendenza all’omologazione rischia di far estinguere. Sono attento a scegliere tra le parole dialettali, tutte di uso quotidiano, quelle più adatte ad essere musicate sia per la loro sonorità che per la possibilità di diventare veicolo poetico....
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