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Pubblicato il 17/10/2010 alle 12:40:18 | |
Jordi Savall inaugura la stagione 2010-11 della IUC con i Concerti Brandeburghesi di Bach
Con l'integrale dei sei Concerti Brandeburghesi di Bach proposti dal musicista spagnolo Jordi Savall e da Le Concert des Nations si apre domenica 17 ottobre alle 17.30 la 66ª Stagione pomeridiana della IUC alla Sapienza Universita' di Roma.
Con l'integrale dei sei Concerti Brandeburghesi di Bach proposti dal musicista spagnolo Jordi Savall (nella foto) e da Le Concert des Nations si apre domenica 17 ottobre alle 17.30 la 66ª Stagione pomeridiana della IUC alla Sapienza Universita' di Roma.
Il concerto inaugurale (del ciclo "Calliope") della stagione della Iuc è un'occasione unica (non sono infatti previste repliche in Italia) per ascoltare i sei Concerti Brandeburghesi di Johann Sebastian Bach diretti da Jordi Savall, uno dei più originali, raffinati e coinvolgenti interpreti della musica antica e personalità vivace e poliedrica, nota per la sua partecipazione a film e per il suo interesse nei confronti di tradizioni musicali dimenticate, come quelle degli arabi del tempo delle crociate e dell'America latina al tempo della conquista. La sua incisione del 1991 di questi sei capolavori è ancora considerata insuperabile, tanto da essere stata ristampata ancora quest'anno con la nuova tecnologia SACD. Dopo anni che non li eseguiva più in pubblico, Savall ha preparato con passione ed entusiasmo questo ritorno, selezionando uno per uno i solisti (tra cui il violinista romano Riccardo Minasi, il clavicembalista Pierre Hantaï e il trombettista Guy Ferber) e predisponendo un lungo periodo di prove. Adesso non resta che ascoltare!
Anche in quest'occasione Savall dirigerà Le Concert des Nations, da lui fondato nel 1989. È stata questa la prima orchestra specializzata nell’esecuzione della musica barocca con strumenti originali ad essere formata pressoché interamente da musicisti provenienti da paesi latini (spagnoli, ispano-americani, italiani, portoghesi, francesi), senza escludere a priori altre nazionalità. Savall ha cercato questo carattere latino per portare maggiori personalità e calore nell'interpretazione della musica barocca, in cui fino ad allora predominavano gli esecutori nordeuropei, precisi ma asettici. A questo proposito, bisogna sottolineare che nel 1721 il concerto era un genere musicale giunto solo da pochi anni in Germania dall'Italia e che quindi componendo i Brandeburghesi Bach rendeva un esplicito omaggio allo stile italiano "moderno", a lui ben noto grazie all'attento studio di Corelli, Albinoni e soprattutto Vivaldi. Si può rintracciare nei Brandeburghesi anche una spruzzata di stile francese, particolarmente nelle danze. Bach ricreò in chiave genialmente personale questi elementi stilistici latini, ma resta il fatto che fu sedotto dal fuoco e dalla sensualità della musica italiana e dall'eleganza di quella francese: questi caratteri saranno esaltati dall'interpretazione di Savall e del Concert des Nations, ricca di lirismo e di colori. Di loro è stato scritto che portano nei Brandeburghesi "un piacere positivamente epicureo" (Classics Today).
Grande musica anche per l’inaugurazione del "ciclo Minerva" (serale) con The Israel Camerata Jerusalem che eseguirà un programma tra ‘700 e ‘900 che comprende l’ultimo Concerto per pianoforte e orchestra (K 595) di Mozart con Roman Rabinovich, Premio Rubinstein 2008, la Sinfonia n. 34 di Haydn, il Quartetto n. 8 di Shostakovic in versione per orchestra d’archi e Prayers del contemporaneo Noam Sheriff.
Il concerto è dedicato alla memoria Itzhak Rabin, Primo Ministro dello Stato di Israele e Premio Nobel per la Pace, nel 15° anniversario della morte.
Molte le stelle del concertismo che tornano in Aula Magna: la violinista Viktoria Mullova con Kristian Bezuidenhaut al fortepiano; Katia & Marielle Labèque impegnate con Gershwin e Bernstein per due pianoforti e percussioni (Rhapsody in Blue e West Side Story); il violinista Renaud Capuçon in un “tutto-Brahms” con il pianista Nicholas Angelich; Ton Koopman, solista e continuista al clavicembalo con la violinista Catherine Manson (Bach). Torna inoltre la pianista Lilya Zilberstein, mentre saranno per la prima volta alla IUC lo storico Quartetto di Tokyo e l’Ottetto dell’orchestra più famosa del mondo: i Berliner Philharmoniker.
Ammirata al fianco di Gidon Kremer nella passata stagione, la giovane pianista Khatia Buniatishvili debutterà a Roma in recital (Liszt, Chopin, Stravinskij); e ancora, tra i nuovi talenti, il pianista vincitore del Concorso Internazionale "Ferruccio Busoni" 2009. Tra le maggiori orchestre di stato europee, la Sofia Philharmonic Orchestra eseguirà la Sinfonia n. 6 "Pastorale" di Beethoven e pagine di Cherubini e Sostakovic.
Non mancheranno serate legate al bicentenario di due icone della musica: Fryderyk Chopin, cui lo "specialista" Pietro De Maria dedicherà un intero recital, e Robert Schumann, cui è legato un progetto ideato da Alexander Lonquich, comprendente due concerti cameristici (tra gli ospiti, il clarinettista Alessandro Carbonare e il violoncellista Clemens Hagen), una rappresentazione teatrale, una masterclass e un convegno. A Chopin e Schumann è dedicata anche la serata del Quartetto Michelangelo con la partecipazione dell’attrice Sonia Bergamasco che leggerà brani dagli epistolari di George Sand e di Clara Schumann. Nell’anno chopiniano, inoltre, ascolteremo il vincitore di uno dei concorsi più prestigiosi al mondo, il Premio Chopin, che sarà assegnato il prossimo ottobre.
Tra gli interpreti italiani sempre molto apprezzati dal pubblico: il pianista Andrea Lucchesini (Schubert, Brahms e Schumann), il violinista Domenico Nordio con Andrea Bacchetti al pianoforte, il Quartetto di Torino con l’Ensemble Algoritmo (Mahler, Webern, Debussy e due prime assolute di Nicola Sani), e Antonio Ballista impegnato questa volta con una “scatola sonora” di ben 50 autori.
Fra i migliori gruppi specializzati nella musica barocca, Il Giardino Armonico proporrà alcuni Concerti per vari strumenti di Vivaldi, Händel e Geminiani, mentre I Musici eseguiranno i Concerti per tromba di Vivaldi, Albinoni e Händel con la virtuosa trombettista inglese Alison Balsom.
E ancora… i ritmi e i colori della Misa Criolla di Ariel Ramirez e altre musiche andine con l’Orquesta Juveníl de la Universidad Nacional de Tucumán e il Coro Costanzo Porta; l’opera "For You" su libretto dello scrittore Ian McEwan (Lettere a Berlino, Espiazione) con musica di Michael Berkeley e regia di Pamela Hunter, in prima italiana; il progetto "Woman Next Door - Hommage à Truffaut" con la pianista jazz Rita Marcotulli e un insieme di solisti tra cui Roberto Gatto alla batteria e Javier Girotto al sax; l’Histoire du Soldat di Stravinskij e le Laudes Creaturarum di Petrassi affidate alla voce eccezionale di Peppe Servillo.
Sarà una vera sorpresa, infine, "A little nightmare Music", un esilarante spettacolo di gag musicali di cui è protagonista un duo di autentici talenti: il violinista Aleksei Igudesman e il pianista Richard Hyung Ki Joo. "Lo show più divertente cui abbia mai assistito!", parola di Gidon Kremer.
Domenica 17 ottobre ore 17.30
Aula Magna – Sapienza Università di Roma
Le Concert des Nations
Jordi Savall direttore
Johann Sebastian Bach
I sei Concerti Brandeburghesi
Il concerto rientra nel progetto
“InConcerto - Capolavori dal barocco ad oggi”
realizzato con il sostegno della Regione Lazio -
Assessorato alla Cultura, Arte e Sport
In collaborazione con l’Ambasciata di Spagna
BIGLIETTI:
Interi: da 20 euro a 30 euro (ridotti da 15 euro a 25 euro)
Giovani: (under 30): 8 euro
Bambini: (under 14): 4 euro
INFO: tel. 06 3610051/2
www.concertiiuc.it
botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it
Ufficio stampa: Mauro Mariani
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