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Pubblicato il 01/10/2007 alle 11:48:29
Premio Tenco 2007 a Ardecore, Andrea Parodi/Elena Ledda, Têtes de Bois e Gianmaria Testa
di Antonio Ranalli
Ardecore, Andrea Parodi/Elena Ledda, Têtes de Bois e Gianmaria Testa sono i vincitori delle Targhe Tenco 2007, gli storici riconoscimenti assegnati in base al voto di oltre un centinaio di giornalisti italiani.

Ardecore, Andrea Parodi/Elena Ledda, Têtes de Bois e Gianmaria Testa sono i vincitori delle Targhe Tenco 2007, gli storici riconoscimenti assegnati in base al voto di oltre un centinaio di giornalisti, la più estesa e rappresentativa giuria italiana in ambito musicale.

Alle Targhe Tenco hanno concorso, come sempre, tutti gli album italiani di canzone d’autore della scorsa stagione (quindi, per questa edizione, quelli pubblicati tra l’agosto 2006 e il luglio 2007).
I quattro vincitori saranno premiati nel corso della 32a edizione del Premio Tenco che si terrà dall’8 al 10 novembre al Teatro Ariston di Sanremo.

Gianmaria Testa si è aggiudicato con “Da questa parte del mare” il premio per il miglior disco dell’anno con largo margine sugli altri finalisti, primo dei quali Morgan con “Da A ad A”. Seguono, in ordine alfabetico: Franco Battiato con “Il vuoto”, Simone Cristicchi con “Dall'altra parte del cancello”, Patrizia Laquidara con “Funambola”, Daniele Silvestri con “Il latitante”. Una vittoria, quella di Testa, che giunge a coronamento di un percorso importante e che sottolinea la qualità e il coraggio di un concept album dedicato al tema dell’emigrazione.

Ad Andrea Parodi e Elena Ledda con “Rosa resolza” è andata la Targa nella sezione “album in dialetto”, contrastati in particolare da “Sacco e fuoco” di Teresa De Sio. In corsa erano anche, sempre in ordine alfabetico, Enzo Gragnaniello (“L'erba cattiva”), i Lou Dalfin (“I Virasolelhs”) e i Sancto Ianne (“Mo’ siente”). Un riconoscimento, quello a “Rosa resolza”, che è anche un omaggio ad un musicista di vaglia come Andrea Parodi, scomparso lo scorso anno e che con grande caparbietà aveva portato a compimento questo suo ultimo, prezioso, lavoro discografico insieme a Elena Ledda, oggi riconosciuta come “la voce della Sardegna”.

La categoria “opere prime” è stata vinta dai romani Ardecore con “Chimera” che si sono battuti soprattutto con Gerardo Balestrieri (“I nasi buffi e la scrittura musicale”) e Giua (“Giua”). Tra i finalisti c’erano anche Germano Bonaveri con “Magnifico”, Pilar con “Femminile singolare” e Peppe Voltarelli con “Distratto ma però”. Per gli Ardecore si tratta del secondo album della loro discografia, ma il primo in cui sono autori dei brani pubblicati, come vuole il criterio di questa sezione. La Targa premia il valore della loro proposta ma anche implicitamente quello del mondo musicale “alternativo” italiano che sempre più si afferma in cima alle graduatorie delle Targhe Tenco.

I Têtes de Bois con “Avanti Pop” hanno avuto la meglio nella sezione riservata agli “interpreti” dopo un testa a testa con gli Avion Travel di “Danson metropoli”. In lizza erano anche Ginevra Di Marco con “Stazioni lunari prende terra a Puerto Libre”, Mauro Ermanno Giovanardi con “Cuore a nudo”, Alessio Lega e Mokacyclope con “Sotto il pavé la spiaggia”, Petra Magoni & Ferruccio Spinetti con “Quam dilecta”. L’affermazione dei Têtes de Bois evidenzia, oltre all’intrinseco spessore artistico del disco, anche il valore progettuale di un’operazione complessiva dedicata al tema del lavoro.

Da notare la singolare circostanza che tutti gli album risultati vincitori sono stati pubblicati da etichette indipendenti, un segnale che attesta la difficoltà in cui versano le grandi case discografiche multinazionali (spesso condizionate da criteri di omogeneizzazione delle proposte) nel cogliere il valore di molti fenomeni artistici che si muovono nel nostro Paese. Hanno complessivamente votato 120 giurati.

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