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Interviste |
Pubblicato il 13/02/2012 alle 07:27:36 | |
Giordana Angi, giovanissima cantautrice di Latina a Sanremo con la sua Incognita Poesia
Abbiamo intervistato Giordana Angi, diciottenne cantautrice originaria di Latina (ma nata in Francia) che si è guadagnata un posto fra i Giovani in gara al prossimo Festival di Sanremo con la canzone Incognita Poesia, omaggio a Charles Baudelaire...
Abbiamo intervistato Giordana Angi (nella foto), giovanissima cantautrice originaria di Latina (ma nata in Francia) che dopo aver superato l’audizione finale di “Sanremo Social” si è guadagnata un posto fra i Giovani in gara al prossimo Festival di Sanremo con la canzone “Incognita poesia”, omaggio a Baudelaire, di cui ha scritto sia testo che musica (suona anche il piano), l’orchestra sarà diretta dal M° Adriano Pennino. In attesa dell'album d'esordio, previsto a maggio, il singolo “Incognita poesia” ha un'impronta sonora pop-blues che mette in evidenza il suo originale talento autorale. Nata il 12 gennaio 1994 a Vannes, in Bretagna e trasferitasi ad Aprilia (Latina), ha vissuto l’infanzia e l’adolescenza in bilico tra Francia e Italia. Da poco maggiorenne (ha compiuto 18 anni proprio il giorno delle audizioni), si distingue per l'essenzialità e la passionalità del suo profilo artistico. Cantautrice dall’età di 14 anni, scrive le sue canzoni in italiano, inglese e francese (ha già un centinaio di pezzi nel cassetto), e le interpreta con una vocalità più matura dei suoi 18 anni: robusta, a tratti sabbiosa, una voce che sgorga direttamente dall'anima...
Ciao Giordana, anche tu sei una cantautrice come Giulia Ananìa, Celeste Gaia ed Erica Mou, mi fa piacere che quest’anno ci siano parecchie cantautrici a Sanremo tra i giovani, mentre negli anni scorsi si tendeva a privilegiare le interpreti che venivano dai “talent show”…
Sì siamo tre cantautrici quest’anno, e poi c’è anche Marco Guazzone (cantautore romano, ndr.), sicuramente ti metti più in gioco quando scrivi, poi può piacere o meno quello che fai…
Prima di arrivare a Sanremo che percorso hai fatto? È la prima volta che provavi a partecipare immagino…
Io è da quando c’ho 14 anni che scrivo e canto, è la prima volta che provo ad andare a Sanremo, mi è andata bene al primo colpo, più che altro questa cosa mi ha permesso di avere un’etichetta (la Warner, che è arrivata solo dopo, ndr.), prima non avevo nessuno, ho registrato la canzone da sola con la mia tastierina a casa e l’ho mandata tramite una mia amica che l’ha spedita con il mio diminutivo Dana…
La tua partecipazione allora è la dimostrazione che le selezioni quest’anno sono state trasparenti, non è vero che ci vuole per forza dietro una casa discografica…
Esatto guarda, è questa la cosa bella, a me non mi ha mandato nessuno, se mai mi ci mandano…[ride]
Sei nata in Bretagna e ho letto che parli almeno tre lingue…
Sì sono nata in Francia, mia madre è francese, mio padre è romano, io abitavo molto vicina all’Inghilterra e quindi arrivare a Londra era un attimo, poi a seconda di come andava il rapporto tra i miei genitori mi spostavo tra la Francia e l’Italia, ho fatto il liceo classico a Latina…
Hai conosciuto per caso anche Tiziano Ferro?
Non lo conosco direttamente ma conosco persone che ci hanno lavorato, adoro Tiziano ma non ci siamo ancora incrociati…
La canzone che porti a Sanremo è suonata al piano, suoni anche altri strumenti e che studi hai fatto?
Suono principalmente il pianoforte, soprattutto per comporre è più adatto perché puoi vedere quello che stai facendo, poi suono anche la chitarra, ho studiato privatamente, mi sono sempre scelta gli insegnanti, per me era fondamentale, l’insegnante di canto jazz mi ha insegnato anche l’armonia musicale e gli accordi per comporre, e poi sono andata a lezione di chitarra classica, ho fatto musical con la scuola, ma il canto viene al primo posto, ho sempre pensato di cantare…
Che esperienze live hai fatto fino adesso?
Ho fatto qualche piccolo live di fronte a poche persone tra Aprilia e Latina, saggi, musical a scuola, concorsi (ha vinto per tre volte “Dilettanti che coraggio”, ndr.), però non ho ancora fatto dei concerti veri e propri, comunque sono tranquilla perché a Sanremo vado con un pezzo mio…
Stai preparando un disco che uscirà dopo Sanremo?
Sì uscirà a fine aprile-maggio, saranno 12 pezzi scritti da me, tutti in italiano, il genere sarà un po’ più blues rispetto al pezzo di Sanremo, che è un genere poco frequentato dalle donne in Italia, poi il disco parlerà da sé…
Quali sono gli artisti che ti hanno influenzato maggiormente?
Adele, Tracy Chapman, Amy Winehouse (di cui ho tutti i dischi) ma anche Billie Holiday, Aretha Franklin, poi quando mi devo divertire in discoteca mi piace ascoltare anche Madonna e Lady Gaga, io ho studiato tanto jazz quindi con la mia insegnante di canto ho incominciato con gli spartiti di Billie Holiday, studiavo le scale che faceva, è stata una bella scuola, poi ho visto in dvd molti concerti di Stevie Wonder, Ray Charles, mi piacciono tutti i grandi artisti afro-americani, anche se a 10 anni ho sognato Britney Spears che mi diceva di cantare e ho tradotto tutti i suoi testi perché nella mia testa di bambina dovevo risponderle, è così che ho imparato l’inglese…
Sei già stata negli Stati Uniti?
Sì ci sono stata perché mia madre è assistente di volo, quindi con lei giro facilmente, sono stata a New Orleans dove in ogni locale c’è sempre qualcuno che suona dal vivo e che ti invita a cantare, c’era un vecchietto che mi diceva che erano 40 anni che suonava in un locale, con una band che farebbe invidia a chiunque…
Stai preparando un tour dopo Sanremo?
Sì magari dopo il disco volentieri, stiamo cercando di mettere su una band…
A proposito del brano che porterai a Sanremo, “Incognita poesia”, ci puoi dire com’è nata?
L'ho scritta a 15 anni, ero innamorata di un coetaneo che non capivo e mi chiedevo cosa ci trovassi in lui, come fosse possibile che una persona potesse suscitare in me tanto odio e tanto amore insieme. Quel ragazzo venuto dal nulla mi ha cambiato la vita. Ma la canzone ha un doppio livello di interpretazione, molto legato a chi ne legge il testo: è anche una domanda su quale sia la scintilla che fa scoccare la creatività. Dove nasce l'ispirazione? Perché alcuni ce l'hanno e altri no? Domande a cui, naturalmente, non ho trovato ancora risposta…
Come ti presenterai sul palco dell’Ariston, al pianoforte o canterai soltanto con l’orchestra?
Al Festival di Sanremo mi concentrerò unicamente sul canto. La versione sanremese è bellissima, arricchita dagli archi, mi ha emozionata sentire un’intera orchestra che suona su un mio pezzo, nato piano e voce…
Con chi ti piacerebbe fare un duetto?
Con Seal sarebbe un sogno, visto che Mina è irraggiungibile…
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