|
Recensioni |
Pubblicato il 23/03/2007 alle 11:46:13 | |
Francesco Rosati – Pearl Jam 1991 2006 Atto di rivolta (Editori Riuniti)
Nuovo libro sui Pearl Jam. Questa volta a firmarlo e’ Francesco Rosati che, per i tipi di Editori Riuniti, pubblica “Pearl Jam - 1991 2006 Atto di rivolta”.
Nella loro carriera hanno venduto oltre 60 milioni di album e ottenuto numerosissimi riconoscimenti, come American Music Awards, MTV Awards e Grammy, imponendosi come una delle rock band piu' innovative degli ultimi 15 anni. I Pearl Jam hanno saputo tracciare un suono che da Seattle si e’ espanso a macchia d’olio per entusiasmare fans di tutto il mondo. Sulla band di Eddie Vedder, attesa venerdì 15 giugno sul palco dell’Heineken Jammin' Festival al Parco San Giuliano di Venezia, sono stati scritti fino ad oggi numerosi volumi (alcuni dei quali di produzione italiane, come quelli a firma di Claudio Todesco, tra cui “Pearl Jam: the Long Road” e “Le canzoni dei Pearl Jam” in coppia con Giulio Nannini). Può apparire quindi superfluo un nuovo libro sul gruppo statunitense, ma nel caso di “Pearl Jam 1991 2006 Atto di rivolta”, realizzato da Francesco Rosati, ci sono diversi punti a favore. Prima di tutto in questo libri la produzione del gruppo viene analizzata, come caratteristica della collana “Momenti Rock” di Editori Riuniti, seguendo l’ordine di uscita degli album. Quindi, al di là delle note biografiche, l’attenzione e’ concentrata soprattutto sulle fasi che hanno portato alla produzione di album come “Ten”, “Vs” fino all’ultimo lavoro dal titolo omonimo. Leggendo il libro si può comprendere l’evoluzione dei Pearl Jam: hanno iniziato, durante l’era del grunge, proponendo proponendo una miscela di hard rock e funky, con ottimi riff di chitarra elettrica. Sono poi passato verso la canzone sociale e di protesta. E’ il caso di brani come “World Wide Suicide”, storia di una madre che piange il figlio ucciso in battaglia perché la sua vita “il Presidente l'ha considerata di sua proprietà”. Unica nota negativa e’ legata all’assenza di una discografica. Un gruppo come i Pearl Jam, che solo in fatto di dischi live ne ha pubblicati in grande quantità (per contrastare il fenomeno dei bootleg illegali), meritava di essere trattato anche sotto questo aspetto. Infatti, a parte una sezione chiamata “Quindici anni di concerti”, con il meglio delle performance del gruppo, non c’e’ un ordine cronologico di tutte le uscite su CD e CD singoli, sulle partecipazioni e le collaborazioni.
Articolo letto 4337 volte
|