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Interviste
Pubblicato il 28/09/2007 alle 11:24:51
I Seven Tips: quattro chiacchiere a base di pop rock nel pieno stile dei cantastorie
di Laura Gorini
Anacronistici. Profondamente diversi da molti altri gruppi italiani nostrani che sorgono un po’ come funghi in ogni dove. I Seven Tips, giovane gruppo pop/rock del varesotto, con all’attivo un’interessante discografia e numerose date.

Anacronistici. Profondamente diversi da molti altri gruppi italiani nostrani che sorgono un po’ come funghi in ogni dove. I Seven Tips, giovane gruppo pop/rock del varesotto, con all’attivo un’interessante discografia e numerose date.

Li abbiamo incontrati dopo un loro suggestivo concerto. A parlare a nome di tutti ha pensato Claudio, il chitarrista storico della band compendiato però da suggerimenti da parte degli altri componenti della band.

Come sono nati i Seven Tips?
Prima di tutto... Ciao Laura! Era un po' che aspettavamo che arrivasse il momento di quest'intervista! In ogni caso direi che sono probabilmente io la persona ideale per rispondere a questa domanda, dato che sono un 7ips dal primo secondo di vita della band. I SevenTips sono nati nel novembre del 2002 da 5 ragazzi che si sono riuniti per la semplice voglia di suonare e fare un po' di baccano, direi che agli inizi, a 18 anni, ci puo' anche stare. Siamo nati insomma come sono nate il 90% delle band di questo mondo.

Da chi è formata la band attualmente? Avete attuato cambi all'interno della vostra line up?
Attualmente la formazione è Claudio (Chitarra), Giona (Batteria), HeartSea (Voce), Marco (Chitarra) e Valeriano (Basso). Dal 2002 ad oggi ci sono stati vari cambiamenti, ovviamente si cresce e si maturano vari interessi. In ogni caso dal 2004 la situazione si è praticamente stabilizzata sia come genere musicale che di lineup. Io, Claudio 23 anni, lavoro come geometra nel mio comune, HeartSea (23, Gabriele) è ragioniere (Attore teatrale per piacere), gli altri sono studenti: Valeriano, 20, Giurisprudenza in università Cattolica a Milano - Marco, 24, medicina - Giona, 18, perito informatico (studente alla scuola musicale "Rossini" di Busto Arsizio). Infine tengo a precisare che io, Claudio, e mio fratello Valeriano siamo la "Vecchia guardia" della band.

Mi sembra di intuire che ci sia qualcosa d’altro che vi leghi oltre la grande passione per il mondo delle sette note...
In effetti oltre alla linea guida per tutti creata dalla Musica ci lega anche un fortissimo legame di amicizia e di parentela!

Che cosa vi ha spinto a formare una band?
Direi che la formazione della band è stata puramente casuale e naturale; ci siamo trovati con un minimo di conoscenza dello strumento e abbiamo visto che qualcosa ne veniva fuori; poi, man mano che si andava avanti, abbiamo perfezionato un genere tutto nostro, anche grazie al nostro cantante ed ispiratore, HeartSea; cercando di discostarci dalle migliaia di band del panorama musicale italiano, che cercano sempre ispirazioni fuori dai confini. Il progetto SevenTips vuole perfezionare e portare alla portata di tutti un genere quasi anacronistico. Scambiare caratteristiche di generi divisi da 30 anni di storia musicale per portare ad un genere nuovo, innovativo, ma con la melodia e la passione del rock puramente nostrano. E questa mutazione progressiva si sentirà sempre di più nei nostri pezzi, per esplodere nel nostro prossimo album.

A proposito perchè avete scelto di chiamarvi Seven Tips?
Il nome SevenTips ci riporta alle origini, quando i nostri idoli erano i mitici Punkreas; da quella "Canapa" che tanto abbiamo cantato per strada.

Facciamo ora un punto sulla vostra produzione discografica... Che cosa avete fino ad ora all'attivo,ragazzi?
La nostra produzione discografica è stata quasi inesistente per anni, fino a quest'anno.Nel 2004 abbiamo registrato "Bbh!rascko!?", demo di quattro brani, due dei quali incisi in un'esibizione live.Altre demo inferiori (poi raccolte in "The best of live 05/06") tutte registrate in live.Ma all'inizio del 2007 abbiamo deciso di registrare "Senza Meta", il nostro primo CD; contenente 5 pezzi assolutamente inediti che ha ottenuto un ottimo seguito; dopo 4 anni era la cosa piu' bella che poteva arrivare. Molti gruppi emergenti non ne tengono troppo conto, e sbagliano, ma la registrazione professionale è una delle cose più importanti perchè da l'idea di quello che si è. Ovviamente parlo per i gruppi come noi, dato che, quello che ascoltate, è solo opera nostra, nel bene e nel male.

Indubbiamente il vostro stile musicale è molto diverso da quello proposto da centinaia e centinaia di band nostrane della vostra età. Come spiegate questa scelta?
Come dicevo prima vogliamo creare un ringiovanimento di un genere old, senza avere pretese, ma solo per portare ai giovani italiani la storia del rock italiano. Fin quando avevo 18 anni non apprezzavo a fondo i Nomadi (per esempio), ora ho tutta la discografia marchiata a fuoco in testa, è solo un gradino che pochi di noi vogliono fare; si etichetta un genere come vecchio, passato, da 40enne, invece quel genere è capace di trasmetterti emozioni infinite; poi ovviamente ognuno crede in ciò che vuole, ovvio, ma dipendiamo troppo dalla musica estera, anche se sentivo che l'Italia è il terzo paese in esportazione musicale all'estero, ovviamente dopo USA e Inghilterra. Quindi, la musica nostrana, non è poi così male, no? Allora noi stessi proviamo a guardare anche nei nostri confini.. in questi anni di attività ho visto alcune band che valgono moltissimo, ma che sono sparite perchè nessuno credeva in loro. Questa cosa dovrebbe far pensare, non tanto me, che non sono nessuno.

Allegato alla vostra ultima fatica c'è anche un dvd...me ne volete parlare?
Preciso che il DVD di "Un sabato diverso" non è in realtà direttamente legato a "Senza Meta". Ma prodotto grazie alla collaborazione del regista Mauro Moscati; che ci ha proposto di registrare un videoclip di questa nostra canzone che, probabilmente, è la più conosciuta ed importante ,oltre che socialmente impegnata.

In che senso ragazzi?
Annalisa D. è una ragazza napoletana vittima di un agguato camorristico. Marzo 2004.Questa premessa per portare al DVD, e quindi alla canzone di "Un sabato diverso", scritta da Heartsea pochi giorni dopo la tragedia che ha toccato un po' tutti.

Vi sentite di ringraziare qualcuno per la realizzazione di questo dvd al quale sembra teniate molto?
Per la registrazione del dvd dobbiamo ringraziare decine di persone, tra cui amici e parenti che ci hanno aiutato molto. In particolare Laura, Giuliano, Francesco, Roberta, Cristopher, Marco, Davide, Francesca e Martina. Non immaginate il lavoro che c'è dietro la stesura e regitrazione di un videoclip.

Ultimissima domanda: che cosa sperate di ottenere entro il 2007?
Tutte le migliori cose, è ovvio. Non ammettere che mi piacerebbe confermare e portare avanti questo progetto sarebbe da ipocrita. Io ti dico solo che vorrei suonare, suonare e suonare. Ovviamente siamo sempre alla ricerca di persone che credono in noi e ci supportano in qualsiasi modo; non è una ricerca mirata, ma solo la voglia di essere accettati, di emozionare e di piacere veramente.

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