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Notizie
Pubblicato il 09/10/2006 alle 14:03:08
Simone Cristicchi porta i suoi matti all'ex manicomio di Firenze
di Antonio Ranalli
Simone Cristicchi, dopo aver vinto la Targa Tenco 2006 come miglior opera prima, parte con i suoi matti del Centro di Igiene Mentale Tour per una particolare data nell’ex ospedale psichiatrico di San Salvi a Firenze. Appuntamento il 17 ottobre.

Simone Cristicchi, dopo aver vinto la Targa Tenco 2006 come miglior disco italiano di canzone d’autore opera prima, parte con i suoi matti del Centro di Igiene Mentale Tour per una particolare data nell’ex ospedale psichiatrico di San Salvi a Firenze.

Il 17 ottobre alle ore 21.30, nel Parco Ex-Manicomio, all’interno degli eventi legati al mese della salute mentale organizzato dal Comune di Firenze, Cristicchi porterà le sue canzoni nell’ex ospedale psichiatrico completamente riconvertito ad altri tipi di attività, uno spazio che offre gratuitamente la possibilità di poter mettere in mostra le esperienze artistiche dei giovani che escono dai circuiti tradizionali. La “missione” dell’evento organizzato dal Comune di Firenze è quella di perseguire l’inserimento lavorativo dei soggetti appartenenti alle fasce deboli della società e lo spettacolo di Simone Cristicchi proprio attraverso l’ironia che attraversa le canzoni osserva, con distacco dal cinismo dei tempi correnti, il disagio mentale che, sottolinea il cantautore, appare come elemento di contrasto dei veri disagi della realtà che ci circonda.

Il “vero” Centro di Igiene Mentale è il Mondo che comincia “oltre quella ringhiera verde scuro” del manicomio: i “veri” matti sono gli altri (noi?), la vera follia è da ricercarsi nelle manifestazioni della “Centro di Igiene Mentale “ è uno spettacolo dal forte impatto civile e sociale.
Le canzoni diventano così i segni di interpunzione di un unico discorso/lettera, che segue un doppio movimento: le voci dall’interno del disagio mentale all’estero, e lo sguardo della società, al di fuori di un metaforico e fisico cancello nostra celebrata e labile “normalità”.
Le caratteristiche dello spettacolo, che alterna momenti comici e drammatici, toccando con sensibilità il tema dell’emarginazione e della diversità, si prestano dunque ad un suo utilizzo di tipo pedagogico/sociale: comunità di recupero, carceri, ma anche università e scuole, possono rappresentare situazioni di riflessione, dibattito, immedesimazione per pubblici definiti. In senso più generale, invece, nel C.I.M. confluiscono sia lo stile di ricerca cantautorale più impegnato, che un approccio libero, pop (nel senso di “popolare”) e quindi facilmente fruibile da un pubblico trasversale, sia per riferimenti culturali che per generazione.

Le parole dell’autore: “…prendo spunto da un' esperienza personale di volontariato all' interno di alcuni Centri di Igiene Mentale. Racconto storie di Matti, indagando nella loro infinita fantasia, ma anche nel dolore e la solitudine di questi personaggi “unici” incontrati lungo un percorso, destinato a non finire. “Centro di Igiene Mentale” è per me una vera "Nave dei Folli" alla deriva, in continuo mutamento, e me la vedo viaggiare fortunatamente senza destinazione alcuna…”.

“Centro di Igiene mentale” diventerà un documentario: diario di viaggio negli ex manicomi italiani.

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