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Pubblicato il 02/03/2008 alle 03:13:27
Esmeralda e Quasimodo sbancano Sanremo: alla coppia Ponce-Di Tonno il Festival 2008
di Massimo Giuliano
Giò Di Tonno e Lola Ponce hanno vinto, con 'Colpo di fulmine', la 58esima edizione del Festival di Sanremo. Al secondo posto si è piazzata Anna Tatangelo con 'Il mio amico'. Terzo, a sorpresa, Fabrizio Moro con 'Eppure mi hai cambiato la vita'.

Giò Di Tonno e Lola Ponce hanno vinto, con 'Colpo di fulmine', la 58esima edizione del Festival di Sanremo. Al secondo posto si è piazzata Anna Tatangelo con 'Il mio amico'. Terzo, a sorpresa, Fabrizio Moro con 'Eppure mi hai cambiato la vita'.

Dunque, il verdetto è stato rispettato: gli ex Quasimodo ed Esmeralda di Notre Dame de Paris erano stati dati per favoriti quasi dall'inizio, quando sembravano secondi solo alla Tatangelo. Negli ultimi giorni, tuttavia, la situazione si era ribaltata. Poco prima dell'annuncio finale, c'era stata l'impressione che Sergio Cammariere potesse arrivare, con 'L'amore non si spiega', sul gradino più alto del podio. La giuria di qualità gli aveva infatti assegnato il punteggio più alto della serata: 97. Alla fine, invece, il cantautore crotonese si è dovuto accontentare del settimo posto: i presenti in sala non hanno gradito, e a ragione, visto che indubbiamente Cammariere è da considerarsi il vincitore morale. "Sono innamorata follemente del pubblico italiano e dell'Italia", ha detto Lola Ponce ringraziando Pippo Baudo "per tutto quello che fa per la musica". Ringraziamenti anche per Gianna Nannini, autrice della canzone, che andrà a far parte del musical 'Pia de' Tolomei'. Quando Lola e Giò, poco prima delle 23, sono saliti sul palco, la giuria di qualità ha conferito loro il voto più alto dato fino a quel momento, anche se uno dei membri, Mariolina Simone, ha polemizzato con la coppia dicendo che quel brano, oltre il Festival, non avrebbe combinato granchè.

Giò Di Tonno si è allora risentito, rispondendole che la valutazione doveva riguardare la performance della serata, non il futuro della canzone. Una volta conquistato l'ambito trofeo, il vocalist pescarese ha ribadito il concetto ringraziando tutti coloro che "si fanno un mazzo" lavorando sodo e con tanti sacrifici all'interno del mondo del musical: Di Tonno sa bene quanto ha dovuto faticare per arrivare dove oggi è, e sicuramente non ha digerito le frecciatine dei giorni scorsi, quando lui e la sua collega sono stati guardati con diffidenza perché il loro status di "big" derivava dall'aver partecipato ad un'opera popolare che aveva totalizzato milioni di spettatori, anche se per i più i due erano ritenuti degli sconosciuti. Ora è tempo di togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Del resto, va pur detto che la giuria tecnica ha espresso delle votazioni spesso assurde, mandando in alto alcuni pezzi che francamente non meritavano tutta questa attenzione. A Tricarico e al suo brano 'Vita tranquilla' è andato il premio della critica 'Mia Martini', che il cantante - decisamente sopravvalutato - ha soffiato a Cammariere per soli due punti (30 contro 28). Poco prima di esibirsi, Tricarico non ha gradito che Pippo Baudo e Piero Chiambretti lo introducessero parlando troppo a lungo. Così, appena i due si sono allontanati per lasciarlo cantare, ha detto: "Stronzi". La parolaccia si è chiaramente sentita nel microfono e quindi in tv. Complimenti. E questo sarebbe un artista "sensibile"?

Eccezionali, per l'ultima volta, Elio e le Storie Tese, che - orfani del Dopofestival - sono stati ospiti del palco dell'Ariston per proporre, in costume e parrucche d'epoca, una surreale rilettura del Barbiere di Siviglia di Rossini. Con il terzo posto di Fabrizio Moro, già vincitore lo scorso anno nella sezione "Giovani", non si è fatto altro che cercare di dare continuità ad un personaggio che stavolta ha puntato su una strada meno volta al sociale e più vicina alla tradizione melodico-romantica di questa kermesse. Una tendenza che, con la vittoria di Lola Ponce e Giò Di Tonno, ma anche con l'affermazione dei Sonohra tra le nuove proposte, sembra aver chiaramente orientato questa edizione. Va dunque in archivio un Festival che è stato ottimamente condotto da Pippo Baudo, il quale si è talvolta saggiamente defilato in favore di un Piero Chiambretti davvero in forma, e dove la presenza delle brave Bianca Guaccero e Andrea Osvart non è stata tutto sommato inutile. Il 58° Sanremo non ha mai avuto cedimenti in fatto di qualità, anche se - come lo stesso Superpippo ha avuto modo di dire - l'Auditel non ha premiato tale scelta. Per il 2009, mai come adesso il futuro è incerto: a marzo 2007 tutti parlavano di Bonolis alla conduzione, e poi invece sappiamo chi abbiamo ritrovato. Ora ci sono piccole illazioni, ma nessuno si azzarda a fare un nome certo. E forse è meglio così. Perchè Sanremo è Sanremo. Anche per questo.

Ecco i primi dieci classificati, con i nostri commenti:
1) Giò Di Tonno e Lola Ponce (Colpo di fulmine) - In bocca al lupo, ragazzi! Il futuro è tutto da scrivere.
2) Anna Tatangelo (Il mio amico) - Secondo posto?! Ma come diavolo ci è finita, qui?
3) Fabrizio Moro (Eppure mi hai cambiato la vita) - Un ragazzo che dobbiamo ancora finire di scoprire.
4) Toto Cutugno (Un falco chiuso in gabbia) - Bentornato, Toto.
5) Finley (Ricordi) - Gli artisti cecchettiani si piazzano quasi sempre al quinto posto (Jovanotti, 1989; Fiorello, 1995). Ma c'era proprio bisogno dei Finley (e di questa canzone) all'Ariston?
6) Paolo Meneguzzi (Grande) - Apprezziamo la sua caparbietà, ma era meglio se questa canzone l'avesse interpretata il suo autore: Gatto Panceri.
7) Sergio Cammariere (L'amore non si spiega) - L'abbiamo già detto: è il vincitore morale di questo Festival.
8) Gianluca Grignani (Cammina nel sole) - La solita ballata di Grignani, ma con un testo positivo e una musica accattivante. Tutto sommato, si fa ascoltare con piacere.
9) Little Tony (Non finisce qui) - Inossidabile Antonio Ciacci!!!
10) Eugenio Bennato (Grande Sud) - Un pezzo senza nè capo nè coda, basato oltretutto su stereotipi meridionali decisamente evitabili. A Sanremo lo abbiamo sentito cantare cose migliori.

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