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Pubblicato il 28/08/2009 alle 15:57:26
Addio a Virgilio Savona. Il ricordo del Club Tenco
di Antonio Ranalli
E' morto ieri sera a Milano a 89 anni Virgilio Savona, uno dei componenti del celebre Quartetto Cetra. Era nato il 1 gennaio 1920 a Palermo, fu musicista e autore di un quartetto musicale molto popolare negli anni '50 e '60.

E' morto ieri sera a Milano a 89 anni Virgilio Savona, uno dei componenti del celebre Quartetto Cetra. Era nato il 1 gennaio 1920 a Palermo, fu musicista e autore di un quartetto musicale molto popolare negli anni '50 e '60 anche grazie alle loro partecipazioni televisive.

Oltre 1000 canzoni tra le più celebri "Aveva un bavero" e "Nella vecchia fattoria". L'artista si è spento all'ospedale San Giuseppe di Milano dove era stato ricoverato, malato di Parkinson, per complicazioni dovute anche all'età.

Il Club Tenco di Sanremo saluta in Virgilio Savona, scomparso l’altra sera, 27 agosto, uno dei grandi protagonisti storici della musica e della cultura italiane, nonché una delle personalità più care per lo stretto rapporto affettuoso che legava Savona e il “Tenco”.

Non solo il Club gli assegnò nel 1994 il proprio massimo riconoscimento, ovvero il Premio Tenco (come operatore culturale), ma la sua figura era talmente complessa e variegata che nel 2004 gli fu dedicata l’intera “Rassegna della canzone d’autore”: tutti gli artisti partecipanti eseguirono sue canzoni e ne fu tratto un disco, significativamente intitolato “Seguendo Virgilio”; mentre i vari aspetti della sua attività furono oggetto di un convegno di due giorni, dal quale venne ricavato un libro con lo stesso titolo.

All’interno del Quartetto Cetra Virgilio Savona rivoluzionò la canzone italiana fin dagli anni ’40, con l’uso dello swing e dell’ironia. Compositore raffinato e brillante tanto per piglio ritmico quanto per felice vena melodica, realizzò come autore e come interprete una sterminata produzione discografica, innalzò la canzone per l’infanzia a vette di intelligenza mai sperimentate prima, portò alle massime conseguenze lo strumento della parodia, fu protagonista di una televisione di qualità, oggi impensabile. Da metà anni ‘60 la sua produzione comincia a contemplare delle canzoni di più forte impegno civile, e nel 1969, lavorando anche al di fuori del Quartetto Cetra, una svolta netta lo proietta tra i protagonisti della nostra “canzone d’autore”: scrive, canta o produce dischi molto polemici nei confronti della società contemporanea, soprattutto in chiave pacifista; dirige in questo senso la storica collana I Dischi dello Zodiaco; adatta e musica testi di autori latini affidandoli a Giorgio Gaber col titolo “Sexus et politica”; pubblica, per lo più con Michele L.Straniero, una quindicina di volumi intorno ai patrimoni della tradizione popolare.
Virgilio Savona non ha tralasciato niente nel suo cammino, dalla più immediata canzonetta divertente all’estrema invettiva politica, dallo scherzo autoironico al cabaret intellettuale, dal jazz al folk. Nelle sue canzoni sono custodite le nostre memorie, il nostro costume, i nostri modelli culturali, tracce di letteratura, cinema, televisione, sport. Mezzo secolo di musica è passata attraverso di lui. La cultura italiana non potrà mai dimenticarlo.

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