Come risulta dal sito ufficiale, il 16 novembre esce finalmente Casa 69 il nuovo album dei Negramaro, il loro quarto lavoro tre anni dopo de La finestra. Sara’ preceduto dal singolo Singh-iozzo in rotazione radiofonica dal 22 ottobre.

Il curioso titolo è dovuto al numero civico del grande casale,vicino Parma, scelto dal gruppo per andare a vivere insieme, a riprova del legame stretto esistente tra i componenti.

In una intervista a Vanity Fair, Giuliano Sangiorgi sancisce questo feeling con gli altri compagni: ‘Ci ha aiutato il fatto di essere stati sempre insieme, e di avere attraversato insieme tanta gavetta. Non abbiamo mai dimenticato chi siamo e da dove veniamo. Se il successo che hanno avuto i Negramaro lo avessi avuto da solo mi sarebbe scoppiato il cervello. La mia fortuna è avere loro, la fortuna di tutti è avere gli altri cinque. Ci diciamo tutto. Litighiamo spesso. Ci fa bene’.

“Casa 69”, prodotto da Sugar e registrato ai Metalworks Studios di Toronto dal nuovo produttore artistico David Bottrill, conterrà 16 brani di inediti tra cui la title track, e spicca una dedica a Mia Martini con “Comunque vadano le cose (Scusa Mimì)”, in cui viene sottolineata la crudeltà con la quale la grande interprete è stata emarginata per la triste nomea di portare jella.

‘Ho pensato di chiederle scusa, confessa Sangiorgi, perché ci sono stati momenti in cui anch'io sono stato oggetto di pregiudizi, e nonostante facessi di tutto per dimostrare che certe maldicenze erano infondate, nulla cambiava. Dovremmo tutti chiederle scusa: Mimì è morta per colpa della gente, che cazzo di morte è?’

I Negramaro, che precedentemente hanno collaborato per la colonna sonora di diversi film per il cinema, hanno composto di recente componendo quella originale della pellicola "Vallanzasca - Gli angeli del male" di Michele Placido in uscita il prossimo 17 dicembre.

Nei mesi successivi dovrebbero fare una serie di concerti, anche se non sono state ancora ufficializzate le date e lo stesso Giuliano aggiunge: ‘Il tour partirà a fine inverno, inizio primavera. Per noi è molto importante suonare dal vivo e la magia del rapporto con il pubblico. Quando c'è qualcosa da dire, e c'è chi recepisce, tutto è possibile. Anche il successo di un gruppo che viene da un paesino del Sud, con un cantante basso, bruttino e un po' grassottello. Nelle serate abbiamo costruito il nostro rapporto con il pubblico. Pur di preservarlo, abbiamo rinunciato a far esplodere il prezzo dei biglietti. Per La finestra tour costava 18 euro, molti al nostro posto come minimo sarebbero saliti a 50 euro, ma poi? Il nostro è un pubblico esigente, attento’.

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