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Interviste
Pubblicato il 27/06/2008 alle 11:54:26
Ilaria: vi dimostro che sono un'artista!
di Martina Neri
Da "X Factor" alla pubblicazione del primo cd "Suono naturale", Ilaria Porceddu è pronta per dimostrare di non essere solo un personaggio televisivo.

Ilaria Porceddu, reduce dal talent show “ X Factor ”, pubblica “Suono naturale” il suo primo lavoro discografico in uscita oggi per la Sony\ Bmg, coprodotto da Marco Rinalduzzi (Mina, Patty Pravo,Giorgia,Bocelli) e Beppe Vessicchio, arrangiatore e direttore d’orchestra tra i più stimati in Italia.In nove brani inediti e tre cover la giovane sarda, fatto tesoro delle critiche di Simona Ventura durante la trasmissione, è pronta per dimostrare a tutti che la musica è il suo mestiere.

Per molti sei solo un prodotto televisivo. Non pensi che la tua partecipazione ad “X Factor” possa creare del pregiudizio verso il tuo disco?

Sicuramente “ X Factor ” mi ha portato dei vantaggi, ma adesso bisogna fare il grande salto, smettere di essere considerati personaggi televisivi e dimostrare di essere degli artisti.
Ci sono molte persone che non mi riconoscono come tale perché sono uscita attraverso un talent show. Purtroppo adesso in Italia ci sono poche chance e si tentano anche queste strade per emergere, avere un po’ di visibilità. Devo dire che ad “ X Factor ”, a differenza di altri programmi, è emersa veramente la musica e chi l’ha seguito sa che è così. Sono orgogliosa di dire che sono Ilaria di “ X Factor ” anche se vorrei che mi si considerasse come Ilaria la musicista, una che ha usato il mezzo televisivo come strumento per farsi conoscere. So che è un passaggio da superare ma speriamo che questo disco dimostri qualcosa.

Sei soddisfatta del disco, di come suona, pensi che sia un buon biglietto da visita?

Sì, sono molto soddisfatta. E’ un lavoro a cui ho collaborato, sono stata sempre in studio anche quando non cantavo per ascoltare i musicisti. Mi piaceva stare là ad ascoltare e consigliare, a dire anche quello che non mi piaceva e suggerire nuove idee. Mi rappresenta e sono molto contenta.

La realizzazione del cd è precedente alla tua partecipazione ad “ X Factor” ?

Sì. Quando sono uscita ho registrato la voce, ma già dal 2004 collaboro con Cristiano Viti e Alberto Capasso che sono gli autori dei pezzi, quindi il lavoro ha delle fondamenta molto solide. Sicuramente la partecipazione ad “ X Factor ” mi ha aiutato, mi ha fatto crescere anche nel modo di interpretare certe canzoni e questo dimostra che non è grazie alla trasmissione televisiva che faccio musica.
Ora devo dimostrare tutto, devo far vedere di essermi meritata l’opportunità che mi è stata data di pubblicare un disco.

Il cd sarebbe uscito comunque anche se non avessi partecipato a “ X Factor ” ?

No, non penso. Magari in un momento successivo, di sicuro non adesso.

A parte la promozione, sono in programma appuntamenti dal vivo?

Io ho fatto già due date: al The Place di Roma e a Colle Pepe per Musica per i Borghi. Ora penso che cominceremo ad organizzare qualcosa per questa estate ma è ancora tutto da vedere.
La produzione aveva accennato a un tour di X Factor ma ancora non c’è nulla di certo.

Come hai iniziato a suonare?

Studio pianoforte e canto da quando ho 6 anni, ho sempre fatto musica fin da quando ero piccola. A dodici anni facevo parte di un gruppo che suonava i pezzi di Fabrizio De Andrè a cui sono stata legata per tre anni, poi ho cominciato a fare le prime esperienze da solista, ad arrangiarmi le canzoni e iscrivermi a vari concorsi in Sardegna, dai più piccoli ai più grandi, fino ad arrivare a Castrocaro che ho vinto nel 2004. Lì ho incontrato Cristiano e Alberto ed è nata la collaborazione con loro. In seguito ho conosciuto Rinalduzzi. E’ stato un percorso fatto di piccole tappe.

Quale canzone ti rappresenta di più?

“Suono naturale”. Parla di me, la protagonista sono io. Non è un racconto. L’abbiamo scritta insieme con Viti e Capasso e tante cose ce le ho messe io.

A prescindere dalla trasmissione, potendo scegliere, le cover ( “Oceano” di Lisa, “Snow on the Sahara” di Anggun e “I don’t know” di Noa) sarebbero state queste o avresti preferito cantare altri pezzi?

No, questi sono i pezzi che mi hanno rappresentato di più.
A parte “Oceano” che faccio da sempre. Per me è un onore aver fatto conoscere questa canzone a persone che magari non l’avevano mai sentita.

Quali sono state le tue influenze musicali?

De Andrè sicuramente ha avuto un posto importante nella mia vita. Era l’unico capace di descrivere la vita di gente ai margini. Chi aveva mai parlato nelle canzoni di prostitute e nani, dei perdenti? Poi ho ascoltato, oltre ai cantautori, anche tanto pop, reggae e il rock anni ’70: Jimi Hendrix, Janis Joplin. Ma non c’è un cantante o autore che mi abbia influenzato in assoluto.


Facendo le debite differenze, il mondo melodico del tuo disco rimanda a delle soluzioni “alla Giorgia”, forse perché Rinalduzzi ha collaborato con entrambe.

Mi è capitato di cantare pezzi di Giorgia anche se penso che siamo diversissime. Lei e Alex Baroni rappresentano, in Italia, la tecnica, il bel canto. Ed è un passaggio obbligato per ogni cantante, non si può prescindere da loro. La mano di Rinalduzzi si sente e sono contenta che sia così. Abbiamo lasciato totale libertà ai musicisti in fase di composizione delle loro partiture. Loro sono molto esperti e ognuno ha potuto esprimere quello che sentiva al cento per cento, non sono meri esecutori.

Come descriveresti “Suono naturale” in due parole?

E’ un disco semplice, racconta di cose che possono capitare a chiunque, ma allo stesso tempo, è ricco nelle armonie.

Quale pensi possa essere il tuo pubblico?

Non so, credo che si possa spaziare: dall’adolescente alla persona matura.

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