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| Interviste |
| Pubblicato il 07/02/2009 alle 16:13:36 | |
J–AX, ecco il mio rap n’ roll: sono secondo dietro il rock di Bruce Springsteen!
Con il nuovo album Rap N’ Roll J-AX è entrato direttamente al 2° posto della classifica (Fimi/Nielsen) dei dischi più venduti. Un risultato importante per l’ex Articolo 31, che condensa in un disco le sue passioni per il rap ed il rock.
 Con il nuovo album Rap N’ Roll J-AX è entrato direttamente al 2° posto della classifica (Fimi/Nielsen) dei dischi più venduti. Un risultato importante per l’ex Articolo 31, che condensa in un disco le sue passioni per il rap ed il rock.
L’album, pubblicato in due capitoli (questo mese è uscita la prima parte), passa in rassegna soprattutto i vizi dell’Italia contemporanea. Lo Stato, la tv, la musica e persino il senso della vita, vengono letteralmente dilaniati dalla lingua tagliente del rapper milanese. La soluzione è la stessa: tanta ironia, un flow che ormai ha fatto scuola e una produzione quasi maniacale che, stavolta, mischia come mai prima i riff e la batteria del rock alla tradizione hip hop, rap e funky. Il linguaggio è senza dubbio esplicito ma, non potrebbe essere altrimenti per un artista veramente fuori dal coro come J-AX, forse uno dei pochi artisti che per dire quel che pensa non si nasconde mai dietro bandiere o slogan.
A guardare la classifica è sorprendente, ma non scontato, vederti subito come new entry al secondo posto. Te lo aspettavi
A dire il vero, guardando chi c’era in classifica la settimana precedente speravo in un ottavo posto. Sono contentissimo, visto che sono secondo dietro Bruce Springsteen.
Quest’album si caratterizza sia per il prezzo di vendita (10 euro), ma anche per il fatto che avrà presto una sorta di secondo volume. Quando uscirà il nuovo lavoro?
Tutto nasce dal fatto che ho scritto tanti pezzi. Però ci tengo a dire che saranno due album distinti, e non una sorta di album doppio diviso in due parti. L’altro album avrà un titolo differente, un altro concept e non è ancora detto che uscirà a maggio, come è stato annunciato. Ipoteticamente l’album c’è, ma lo sto ancora completando. Quanto al prezzo credo oggi più che sul prezzo del disco bisogna ragionare sul prezzo della singola canzone, che è quella che determina il prezzo. Su Internet una canzone costa circa un euro. Per chi sceglie di acquistare il disco l’incentivo è il packaging e la copertina. Del resto negli anni ‘70 gli album in genere erano composti da 10 canzoni e costano più o meno 20 mila lire. Sono del parere che bisogna ritornare a quello. La gente non vuole più album lunghi, anche perché c’è poco tempo a disposizione. Sono contento sia del formato che del prezzo del mio album. E dico che è inutile continuare a lamentarsi.
Tornando all’album si evince chiaramente la tua passione sia per il rap che per il rock. Con gli Articolo 31 sei stato uno dei più importanti esponenti in Italia del genere rap, però poi negli ultimi anni sei stato protagonista di un’inaspettata svolto punk/rock. Pensi di essere riuscito a trovare una sintesi con Rap N’ Roll?
Era quello che cercavo di fare da allora. O sempre desiderato tare tutto quello che volessi dal punto di vista musicale. Questo disco non è assolutamente hip hop. “Rap N’ Roll” negli Stati Uniti d’America verrebbe definito crossover. Io non nasco dalla cultura americana; ho ascoltato cose normali, proposte dalla tv e dalla radio, oppure la musica che ascoltavano i miei genitori, fino a Vasco Rossi e Renato Zero. Tutte queste influenze definiscono il mio stile musicale. Gli Articolo 31 sono stato un percorso, mi hanno dato tutto, ma ora mi sento di fare questo.
Il primo singolo dell’album è stato “I vecchietti fanno oh”. Appena letta la notizia pensavo ad una sorta di parodia del brano di Povia. Invece, ascoltando il pezzo ho notato la tua volontà di descrivere la società anziana del futuro. Come saranno i giovani di oggi da vecchi?
Il pezzo è nato un po’ dicendo questa cosa fra amici, quando magari vedi un tuo amico che fa il pirla e ti chiedi “ma come sarà questo qui ad 80 anni”. Il pop è fatto di citazioni e non di parodie. Così come nel disco cito “Striscia la notizia”, cito anche Povia. Prima se digitavi su Google “fanno oh” trovavi subito tanti articoli e riferimenti al bravo di Povia. Ora invece escono tanti riferimenti anche per il mio brano.
Come nasce Rap N’ Roll, che dà anche il titolo all’album?
Rap N’ Roll è il manifesto di quello che è il nostro stile di vita e di musica. Ed è la mia posizione, chiara e precisa, di quello che rappresento nella scena musicale italiana.
E di Free Drink cosa mi dici?
Questo pezzo è un elogio a chi resta quello che è contro chi invece sembra e basta. Il Free Drink lo vogliono tutti, anche chi ha soldi, modelle e politici. Io però ho solo quello e per tenerlo giù devo tenere fegato.
Anche in questo album c’è la collaborazione alla produzione di Franco Godi, che è poi il responsabile della Best Sound, con cui hai sempre inciso. Com’è lavorare con lui?
Franco è un pazzo e quindi ci troviamo bene a lavorare insieme. Lui produce me, e non altra gente. Fa solo le cose che gli piacciono. Quelli che hanno avuto successo con la Best Sound siamo stati io, con gli Articolo 31, e i Gemelli Diversi.
I Gemelli Diversi saranno a Sanremo. Tu non ci hai mai pensato al Festival?
Sanremo non fa per me. Con tutto il rispetto per i Gemelli, che comunque guarderò e sosterrò in questa loro avventura.
Sarai in tour a marzo con il Rap N’ Roll Tour. Cosa stai preparando?
In questo giro abbiamo un’apparecchiatura nuova, al passo con le ultime tecnologie, e ancora proiezioni, due dj, chitarre, tastiere. Insomma uno show ricco, che spaccherà il suono.
Queste le date confermate:
6/3 – LIVE CLUB - Trezzo (MI) ore 23.00
7/3 – HIROSHIMA MON AMOUR – Torino ore 22.30
13/3 – NEW AGE - Roncade TV - ore 22
14/03 – VOX CLUB Nonantola (MO) - ore 22
26/03 – AUDITORIUM FLOG – Firenze ore 21.30
27/03 – CASA DELLA MUSICA – Napoli ore 22.00
28/03 – VIDIA CLUB – Cesena ore 21.30
Per ogni data il prezzo del biglietto è 18€ + prevendita
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