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Recensioni |
Pubblicato il 31/03/2010 alle 09:30:00 | |
Alice - Lungo la strada (Arecibo/EMI)
Un disco dove la cantante propone alcuni dei suoi successi, ma anche qualche inedito: una lezione di stile
Fa pochi concerti, non appare quasi mai in televisione, non manifesta le proprie idee politiche, è assolutamente impensabile che partecipi a programmi come "L'isola dei famosi": stiamo parlando di Alice, figura anomala e preziosa della canzone italiana.
La cantante non ha scelto l'isolamento come ha fatto a suo tempo Mina, ma ha abituato i suoi ammiratori a tempi dilatati, alieni dalla fretta che impone di parlare di un disco appena è uscito o mai più. Anche per questo parliamo del suo nuovo CD a circa un anno dalla sua uscita.
Il CD precedente, "Viaggio in Italia", risale ormai al 2003; si trattava di un omaggio ai cantautori italiani, con interessanti versioni di brani tratti dal repertorio di Battiato, Fossati, Gaber, Guccini e altri.
Negli anni successivi sono uscite numerose antologie, fra le quali "The Best of Alice" (EMI, 2005) e "Le più belle canzoni di Alice" (EMI, 2006).
Veniamo finalmente a "Lungo la strada", primo disco dal vivo dell'artista romagnola.
Per l'occasione la accompagna un trio di validi musicisti: Marco Pancaldi (chitarre), Alberto Tafuri (tastiere) e l'ex Japan Steve Jansen (percussioni).
Quest'ultimo aveva già collaborato più volte con l'artista romagnola, sia in studio che in concerto. Fra i dodici brani del nuovo CD troviamo classici come "Nomadi" e "Prospettiva Nevski", scritte da Battiato, e un altro celebre pezzo del cantautore siciliano, "La cura", che Alice rilegge in modo intenso e personale. All'amica Giuni Russo, recentemente scomparsa, è dedicato un insolito brano di Toto, "'A cchiù bella".
Bella come sempre "Anin a gris", con testo in friulano, incisa originariamente per il 33 giri "Il sole nella pioggia" (EMI, 1989).
La cantante conferma la capacità di muoversi con grande disinvoltura in contesti musicali molto diversi.
Dopo l'uscita di questo disco Alice ha partecipato a varie iniziative umanitarie, fra le quali Amiche per l'Abruzzo, un concerto organizzato per aiutare le vittime del terremoto. Successivamente ha ricevuto il "Premio Mia Martini 2009".
Alice appartiene alla ristretta schiera di artisti che sanno distinguersi dalla massa senza gridare la propria diversità: a dimostrarla basta la loro musica. Proprio per questo quello che sanno esprimere non è fatto soltanto di note e di parole, ma contiene anche una grande lezione di stile.
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