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Interviste |
Pubblicato il 15/12/2009 alle 09:58:37 | |
Manuele Piubeni: che spettacolo il Palabrescia!
È partita da un paio di mesi circa la nuova stagione spettacolare del Palabrescia. Abbiamo incontrato il suo direttore artistico, il giovanissimo Manule Piubeni, per scoprire assieme a lui le sue più gustose novità...
È partita da un paio di mesi circa la nuova stagione spettacolare del Palabrescia. Una stagione particolarmente ricca. Abbiamo incontrato il suo direttore artistico, il giovanissimo Manule Piubeni, per scoprire assieme a lui le sue più gustose novità...
Manuele è partita da un paio di mesi circa la nuova stagione spettacolare del Palabrescia. Un bilancio in merito? Il bilancio è senza dubbio positivo, la stagione è iniziata con due grandi spettacoli e il pubblico ha risposto con entusiasmo. Il musical “Cats”, in apertura di stagione, ha raccolto più di 2.000 spettatori e Loretta Goggi, ha fatto registrare poco meno di 1.300 presenze.
La soddisfazione, aldilà dei numeri senz’altro positivi, nasce dalla qualità degli show proposti e soprattutto dalle reazioni del pubblico in sala, sempre molto caloroso con i protagonisti sul palco. Il nostro, come sottolineano spesso i nostri ospiti, è un pubblico piuttosto esigente e quindi i tanti applausi che ricevono gli attori valgono davvero molto.
Quali sono le novità più gustose di quest'anno? Le prime visioni in calendario sono diverse, a partire dal già citato “Cats” fino a chiudere con “Il Pianeta Probito”, musical che avrà per protagonisti i cantanti del talent show X-Factor. Tra i titoli più curiosi si annoverano sicuramente “Figaro il Barbiere”, con Elio di Elio e le storie Tese, “Inferno “ di Emiliano Pellisari e “Avenue Q – Via della Sfiga”. Il primo è un omaggio a Gioacchino Rossini, una proposta semi-seria con protagonista il cantante Elio il cui scopo è quello di rendere quest’opera comprensibile a tutti, soprattutto ai più giovani. “Inferno “è invece uno spettacolo borderline molto suggestivo, in cui lo spettatore viene guidato, anche dalla voce narrante di Vittorio Gasman, ad entrare in un mondo, quello dell’Inferno dantesco, in cui tutto è fuorché quello che sembra. E infine “Avenue Q”, un musical originale, dai toni “politicamente scorretti”, fatto di tante storie con protagonisti pupazzi senza peli sulla lingua animati da attori che, recitando accanto a loro, ne completano le intenzioni, le espressioni e l’energia. Ma la novità sulla quale scommetto volentieri è l’accoppiata Micheli & Solenghi che con “Italiani si Nasce – E noi lo naquimo “ porteranno in scena uno spettacolo di varietà nel quale si racconteranno con leggera ironia e gradita eleganza vizi e virtù degli italiani.
Grande spazio anche per gli eventi collaterali ed extrastagionali. Ma qual'è il vostro segreto per organizzare tutto così bene? Nessun segreto, solo tanta passione per un lavoro che amiamo. Come hai detto tu, nel nostro spazio oltre alla stagione teatrale, vivono altri numerosi eventi, solo per fare alcuni nomi, quest’anno ci saranno i concerti di Morgan e di Alessandra Amoroso, gli spettacoli di Enrico Brignano e Corrado Guzzanti. Poi passeremo il Natale con “Lo Schiaccianoci” del Teatro dell’Opera della Moldavia, l’Omnia Simphony Orchestra e il Sunshine Gospel Choir. Infine chiuderemo aprile con i “Legnanesi”.
Quest'anno avete dovuto fare a meno della collaborazione del Teatro Smeraldo. A cosa è dovuta questa scelta? La collaborazione con Officine Smeraldo è nata sei stagioni fa e a loro dobbiamo molto. Per noi sono stati un po’ come dei genitori, ci hanno preso per mano e ci hanno aiutato a crescere insegnandoci un poco questo mestiere. E come tutti i ragazzi che diventano uomini era arrivato il momento di lasciare quella mano e camminare da soli. Quello che abbiamo fatto negli anni scorsi è stato un bel percorso, ma nelle ultime due stagioni abbiamo fatto cose buone anche per conto nostro e il merito è senz’altro da condividere anche con le Officine Smeraldo.
Tu sei giovanissimo e hai assunto il compito di direttore artistico di una struttura così importante. Niente male, eh? Che cosa hai pensato quando te l'hanno proposto? In realtà, quella della direzione artistica è stata solo la naturale conseguenza di un percorso partito quattro stagioni fa. Un percorso che in ogni caso va aldilà della semplice direzione artistica, in quanto i compiti e i ruoli da ricoprire all’interno della struttura sono anche altri. Quattro anni fa ero un semplice collaboratore, poi col tempo mi sono ritagliato sempre più spazio nella costruzione del palinsesto. La stagione 2009-2010 è stata fatta tutta in casa, ma anche nella stagione 2008-2009 ho avuto un ruolo importante. Quindi, tornando alla tua domanda, non sono stato per nulla sorpreso quando mi è stato detto che avrei dovuto curare la direzione artistica della stagione. Soddisfatto sì, ma non sorpreso.
Ma prima di arrivare al Palabrescia dove hai prestato servizio? Ho una formazione umanistica e una laurea in Psicologia, ma non è stato certo questo a portarmi su questa strada. Posso dirti che prima di lavorare per il PalaBrescia, ho collaborato con il Maestro Raffaele Paganini e prima ancora ho maturato diverse esperienze che con il teatro hanno ben poco a che vedere. Infatti ho fatto: il calciatore, l' insegnante di storia,l' educatore, l'istruttore di fitness, il bottegaio ..etc! Ma sai, a volte basta essere nel posto giusto al momento giusto e il resto lo fanno la predisposizione, la voglia di continuare a sognare sognare e sognare e un po’ di talento.
Immagino che tu ami molto il teatro e musica...Tuoi attori e musicisti preferiti? Circoscrivo la categoria al genere musical e agli spettacoli cui ho assistito al PalaBrescia in questi ultimi anni.
Quindi tra gli attori cito Manuel Frattini e Simone Sibillano. Manuel l’ho visto in “Pinocchio”, in “Toc Toc”, in “Peter Pan” e in “Robin Hood” ed è sempre stato all’altezza del ruolo. Sibillano invece l’ho apprezzato sia come Gesù in “Jesus Christ “sia come “cattivo” in Robin Hood. Tra le attrici, ricordo con piacere Valentina Spalletti, alias Rizzo in “Grease”. Tra i musicisti, mi è piaciuta l’energia dei Negramaro, la grinta di Irene Grandi e la magia di Capossela.
Altri tuoi grandi interessi? Con il lavoro che assorbe gran parte del tempo, cerco di dedicare più tempo possibile alla mia famiglia. Per il resto, niente di originale. Tanto sport, tanto cinema, tante letture : Palahniuk e Blake su tutti!
Ultima domanda: quale artista sogni di portare al Palabrescia? A me piacerebbe tanto riuscire a ritagliare all’interno della nostra stagione uno spazio per il circo. Amo la magia e le atmosfere che solo le arti circensi sanno creare e già nella scorsa stagione avevo inserito in calendario un paio di eventi di questo genere come il "Circo Comico I Licedei" e il "Circo Acrobatico Cinese". Il circo è fantasia, è immaginazione, è evasione, è sogno. Mi sarebbe piaciuto portare al PalaBrescia il "Cirque Eloize" e lo "Slava’s Snowshow", ma purtroppo ancora non è stato possibile farlo per diverse ragioni. In futuro, chissà…
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