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Recensioni
Pubblicato il 15/12/2002 alle 19:28:48
Tiromancino - Villaggio Globale (Roma) - 12 dicembre 2002
di Massimo Giuliano
Oltre 5000 persone hanno salutato il concerto "in casa" della band di Federico Zampaglione.

Il tour di Federico Zampaglione, ormai unico titolare del marchio Tiromancino, ha fatto tappa giovedì 12 dicembre al Villaggio Globale di Roma: ebbene, il concerto che l'artista romano ha tenuto a casa sua è stato un vero e proprio evento. Il pubblico, caldissimo, non ha mai smesso di incitare Federico e la sua band, applaudendo e urlando ogni tipo di complimento (c'è stato persino chi ha rivolto a Zampaglione un "sei bellissimo"!); molti i successi eseguiti, soprattutto dell'ultimo periodo (2000-2002). Il concerto, previsto per le 22, inizia con quasi un'ora di ritardo: scenografia essenziale, ma molto bella, con un intelligente gioco di luci ad accompagnare i vari brani e quattro piccoli schermi su cui scorrono le frasi più significative degli hit del gruppo. Sulla sinistra del palcoscenico un cronometro misura il tempo di durata dello show: si fermerà dopo oltre 120 minuti e ben 2 bis. L'esibizione si apre con "Come l'aria", tratta dall'ultimo cd "In continuo movimento", e prosegue con "Il peggio non è tranquillo", "I giorni migliori" e "Muovo le ali di nuovo" in una veste inedita. Ad un certo punto una gradita sorpresa: sul palco sale Meg dei 99 posse, che esegue con Federico "Nessuna certezza", anche questa contenuta nell'album di recente pubblicazione, e poi "Sfumature", uno dei singoli del disco della band partenopea "La vida que vendrà", pubblicato nel 2000. La cantante si complimenta con Zampaglione per essere venuto a suonare in un centro sociale ad un prezzo politico nonostante il suo successo di classifica. Lo show prosegue con "La descrizione di un attimo", acclamatissima, suonata in una versione country-acustica, "Strade", portata al Festival di Sanremo 2000 nella sezione "Nuove Proposte", "Per me è importante" (accolta da un autentico boato) e "La distanza". Dopo poco più di 100 minuti la band saluta e lascia la scena, ma ritorna subito dopo per il primo bis, eseguendo la bella "Due destini", molto apprezzata. Il sound dei Tiromancino live è particolare: si contraddistingue per un'interessante commistione di rock ed elettronica minimale, tendente un po' agli anni '80. In questo senso, l'esecuzione del nuovo singolo "E' necessario" si rivela esplosiva e di forte impatto. E non sarà così solo per questo brano. Dopo un altro paio di pezzi Federico & soci lasciano nuovamente il palco, e tutti pensano che il concerto sia finito... sbagliato! A sorpresa, i Tiromancino riappaiono per eseguire di nuovo "La descrizione di un attimo", cantata da Meg, e "Per me è importante" in una versione acustica, solo piano, chitarra e voce. Federico durante la performance è gasatissimo: dice "Grande Roma", "Roma number one", ed inneggia in generale alla sua città e al pubblico della Capitale. Alla fine si complimenta con chi lo è andato a sentire dicendo che "nonostante questa pioggia di merda siamo riusciti comunque a fare un grande concerto". Finito lo show, cerchiamo di raggiungere l'artista nel backstage insieme ai colleghi Antonio Ranalli e Vincenzo Burragato per fargli alcune domande, ma lui è troppo impegnato a dispensare autografi alle ragazze lì presenti. Pazienza… sarà per un'altra volta!

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