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Pubblicato il 16/02/2007 alle 14:26:51
Uri Caine in duo con Paolo Fresu all'Auditorium il 17 febbraio
di Alessandro Sgritta
Sabato 17 febbraio all'Auditorium Parco della Musica di Roma prosegue il ciclo "Carta bianca a Uri Caine": il pianista e compositore americano si presenta in duo con il trombettista Paolo Fresu, con cui ha già pubblicato "Things" per la Blue Note.

Sabato 17 febbraio all'Auditorium Parco della Musica di Roma prosegue il ciclo Carta Bianca a Uri Caine, una serie di serate in cui l’innovativo pianista e compositore ha modo di scegliere liberamente cosa presentare al pubblico e di quali collaborazioni avvalersi.
Dopo il primo appuntamento, un omaggio a Luciano Berio, assieme al suo ensemble ed ai musicisti di Tempo Reale, il pianismo innovativo di Uri Caine incontra la tromba di Paolo Fresu (a destra nella foto di Michel Vonlanthen), un musicista ormai uso agli incontri con i migliori pianisti di oggi, ospite già lo scorso anno della Carta bianca a Ludovico Einaudi e protagonista insieme a Danilo Rea nel concerto di chiusura del Roma Jazz Festival 2006.
Uri Caine è noto per le sue visionarie rivisitazioni di repertori classici, un lavoro iniziato con un omaggio a Gustav Mahler e proseguito con i Lieder di Robert Schumann e le Variazioni Golberg di Johann Sebastian Bach, pubblicati dall'etichetta Winter & Winter, che gli hanno assicurato uno straordinario successo, fino ad essere invitato, con il programma dedicato a Mahler, anche dal prestigioso festival di musica classica di Salisburgo. Per queste sue prove Caine ha scelto organici variabili, con presenze inaspettate, in grado di confrontare musicalità diverse, dalla tradizione classica europea al jazz, all'elettronica, al klezmer, al rock, qualificandosi come uno degli architetti più intelligenti e sensibili della musica d'oggi. Non sorprende, dunque, l’incontro con Paolo Fresu, ecumenicamente riconosciuto quale un musicista altrettanto attento ai diversi suoni del contemporaneo. I due si sono conosciuti nel 2002 a Berchidda, quando Uri – ospite del festival curato da Paolo – ha interagito più volte, nel corso dello stesso evento, con la tromba di Fresu, confessando di essere stato totalmente coinvolto dalle atmosfere e dai suoni dei vari progetti che lo avevano visto ospite. In quelle esperienze e in questo nuovissimo approccio in duo, Caine rivela il suo rapporto enciclopedico con la tradizione jazz, fatto di versatilità, rispetto e profonda conoscenza, come ha anche dimostrato nelle decine di prove che lo hanno impegnato come accompagnatore. Dagli esordi non ancora diciottenne nella natia Filadelfia insieme a leggende quali il sassofonista Hank Mobley alle prove dell'attualità con colleghi come il clarinettista Don Byron, il trombettista Dave Douglas, il violinista Mark Feldman, Caine si è sempre mostrato uno degli artisti più illuminati e creativi della musica d'oggi.
Il dialogo proponibile dall’incontro con Paolo Fresu – basato essenzialmente sull’interpretazione personale e personalizzata di alcuni standard “pericolosi” della storia jazzistica - è di quelli di altissimo valore qualitativo e, già sulla carta, capace di incuriosire ed affascinare anche il più lontano e tiepido appassionato.
Dall’incontro dei due è nato “Things” un album edito l’anno scorso dalla Blue Note.

Uri Caine è uno degli artisti di spicco della scena musicale contemporanea. Pianista e compositore innovativo, è riuscito a distinguersi per le originali riletture di composizioni classiche (Bach, Mahler, Mozart, Wagner), alternando l’attività compositiva al ruolo di sideman nei contesti più diversi (le formazioni di Dave Douglas, Arto Lindsay, Sam Rivers, Rashied Alì, Don Byron). E’ stata la combinazione di importanti frequentazioni jazzistiche e gli studi di musicologia a fare di Uri Caine una personalità artistica sempre pronta a valicare e contaminare i generi musicali più diversi. Nel 2003, Uri Caine è direttore della Biennale di Venezia dove ha debuttato “The Othello Syndrome”. Oltre a essere sempre attivo come solista e con il trio insieme a Drew Gress e Ben Perowsky, recenti esecuzioni includono le “Variazioni di Diabelli” con la Cleveland Orchestra e una nuova opera commissionata dalla Basel Chamber Orchestra che lo vede impegnato nelle “Variazioni di Brahms su un tema di Haendel”. In occasione del 250° compleanno di Mozart, ha presentato a Roma, in prima esecuzione assoluta, il nuovo progetto per ensemble “Round about Mozart”. Nell’ ambito della rassegna Luglio suona bene 2006, a Uri Caine e al suo ensemble è stata affidata la parte musicale del “Progetto Odissea” con Massimo Popolizio, una produzione della Fondazione Musica per Roma.

Musicista dal talento eccezionale, attivissimo ed eclettico, Paolo Fresu è uno dei jazzisti italiani più conosciuti nel mondo. Fresu ha suonato con nomi importanti della musica afroamericana degli ultimi trent’anni, ha registrato oltre duecento dischi e coordinato numerosi progetti multimediali collaborando con attori, danzatori, pittori, scultori, poeti. Ha scritto anche musiche per film, balletto, teatro. Attualmente dirige o co-dirige, oltre al proprio quintetto, il duo con Furio Di Castri, il Trio P.A.F. (Paolo Fresu – Antonello Salis – Furio Di Castri), il quartetto “Devil”, “Heartland” assieme a David Linx e Diederik Wissels, il duo con Dhafer Youssef (spesso trio con il norvegese Eivind Aarset), il duo con Uri Caine ed alcuni altri dui con pianisti vari come Nico Morelli, Alain Jean-Marie, Roberto Cipelli, Danilo Rea e Bojan Zulfikarpacic, il progetto “Fresu & Quartetto Alborada”, “Kind of Porgy and Bess”, “Porgy and Bess” assieme all’Orchestra Jazz della Sardegna (Blue Note Orchestra), la “Italian Trumpet Summit” ed i progetti legati alla musica tradizionale della Sardegna “Sonos ‘e memoria”, “Etnografie” del 2003 e “Il Rito e la Memoria” con le tre Confraternite sarde di Castelsardo, Orosei e Santu Lussurgiu. La sua attività discografica vanta oltre 260 dischi e quella concertistica oltre 2.500 concerti. Paolo Fresu vive tra Bologna, Parigi e la Sardegna.


"Carta bianca a Uri Caine"

PAOLO FRESU & URI CAINE

T H I N G S

SABATO 17 FEBBRAIO SALA SINOPOLI ORE 21
AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA (ROMA)

Biglietti: platea 20 euro, galleria 15 euro: info 06-80241281


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