Il "Piper Club", famoso locale della capitale, potrebbe abbandonare quello stabile all'angolo tra via Tagliamento e via Arno, al centro del triangolo Coppede', Parioli e Salario, che occupa da ben 42 anni.


Il piano terra stradale dello stabile e i cinque piani interrati che fanno parte dello storico club andranno all'asta il 14 aprile prossimo per i debiti eccessivi che pesano come un macigno sulla societa' proprietaria delle mura. Prezzo base del lotto numero 815, attualmente di proprieta' dell'immobiliare Luna Srl, e' di due milioni e 800 mila euro.

Il Piper ne varrebbe molti di piu' ma il locale e' vincolato da un contratto di affitto stipulato a Giancarlo Bornigia, l'uomo che ha ideato e fondato il club, fino al 2020. La storia del Piper Club inizia il 17 febbraio 1965. In via Tagliamento all'epoca c'era un vecchio cinema vuoto. Nel mese di febbraio da un'idea di Giancarlo Bornigia si trasforma in un locale per giovanissimi. Si tratta di una rivoluzione anche a livello culturale. E cosi' al Piper si comincia a suonare musica dal vivo, sul suo palcoscenico si esibiscono gruppi come l'Equipe 84, i Rokes e i Primitives. Dal Piper passano anche personaggi come Renato Zero, Loredana Berte', Patty Pravo. Negli anni '60 sono ancora dei ragazzi, dei "piperini" come venivano chiamati i giovanissimi che andavano a scatenarsi dalle 16 alle 20 sulla pista del club. Sono i talent scout ad accorgersi di loro e infatti, sia Loredana Berte' che Renato Zero iniziano la loro carriera proprio come ballerini. Circostanza che si ripete anche nel caso di Patty Pravo che diventera' poi la ragazza del Piper. Lo storico club romano e' stato un punto di partenza anche per Caterina Caselli che insieme al suo gruppo "Gli Amici" proponeva le cover della musica in lingua inglese degli anni '60 da Cat Stevens ai Rolling Stones. Nel locali suonarono anche i Pink Floyd nel Maggio 1968, nel loro primo concerto italiano.

"La citta' di Roma non puo' rimanere indifferente al rischio che il Piper possa chiudere. Il locale rappresenta un vero e proprio pezzo di storia, non solo capitolina ma nazionale dal punto di vista della cultura, della musica, e dello spettacolo". E' questo l'appello lanciato da Enzo Foschi, vice presidente della commissione Cultura alla regione Lazio, per il rilancio del locale, che e' a rischio di sfratto. "Spero, quindi", sottolinea, "che anche il sindaco Veltroni possa con il comune, mettere in campo tutte quelle azioni per tentare di salvaguardare un patrimonio di tutti, legato si ai ricordi ma non per questo senza un grande presente e un possibile futuro".

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