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Recensioni
Pubblicato il 19/10/2008 alle 16:33:01
Da solo, riflessioni e pensieri nell’ultimo album di Vinicio Capossela
di Giuseppe Panella
Quindici affreschi che invitano alla riflessione nell'album che Vinicio Capossela pubblica con Warner Music. Annunciate anche le date del suo atteso tour. Vinicio Capossela con Da solo ci fa riflettere sulla sua evoluzione artistica.

Quindici affreschi che invitano alla riflessione nell'album che Vinicio Capossela pubblica con Warner Music. Annunciate anche le date del suo atteso tour. Vinicio Capossela con Da solo ci fa riflettere sulla sua evoluzione artistica.

Una copertina scura, quasi inquietante per quel volto che si vede a malapena, presenta nel migliore dei modi il nuovo album di Vinicio Capossela. Nulla meglio del buio può dare un significato concreto al titolo di questo lavoro: "Da solo". Sembra quasi che il Nostro voglia dare sin da subito un indirizzo all’ascoltatore. Una sfumatura che non riesco a cogliere. Ancora prima di inserire il cd nel lettore, mi soffermo sul libretto interno. Qualche colore in più, qualche luce in più non bastano a distrarmi dalla immagine buia della copertina. Un significato per questa scarsa presenza di luci ci sarà. E poi perchè titolare un album “Da solo” se Capossela, comunque, ha dei compagni di ventura? Le note di un Wurlitzer e i fiati che sembrano presi in prestito da una banda introducono il primo brano dell’album "Il gigante e il mago". Un suono inusuale colpisce la mia mente. Afferra il mio cervello come volesse immobilizzarlo. Poi all’improvviso da tanta maestosità la voce sussurante di Capossela si lascia andare ad una sorta di cantilena. Quasi una ninna nanna, una delicata nenia che d’improvviso alza i toni e nella quale la voce di Vinicio sembra diventare quella di un bambino. Finisce con una marcetta in cui i fiati “della banda” ci conducono nel mondo delle giostre. Poco cambia con la successiva "In clandestinità". Ancora un inizio cantilenante. Giusto seguito de “Il gigante e il mago”, Capossela parla della “tendenza a nascondere la propria vera natura” vivendo, appunto, in clandestinità. Accenni di Leonard Cohen con un ritornello accattivante in cui l’arrangiamento viene “arrichito” dai fiati.
Il piano introduce la toccante "Parla piano". Una canzone d’amore. Di quelle che si ricordano subito, di quelle che dalle prime note si fanno amare per sempre. Un brano che mi ricorda qualcosa di “Scars”, album di Joe Henry, e qualcosa di tipicamente italiano nel ritornello. In questo brano la voce di Capossela crea una atmosfera piena di intimità, di riflessione. Di grande effetto l’intervento degli archi dell’Edodea Ensemble. Magica. Un breve sospiro ed ecco "Una giornata perfetta" riportarci ad una realtà diversa. Uno scanzonato Capossela anni ‘50 ci regala un raggio di sole dopo tanta meditazione. Un brano pronto per essere fischiettato. L’allegria non ci abbandona. Verrebbe voglia di alzarsi dalla poltrona e lanciarsi in un bel tip tap. "Il paradiso dei calzini" sembra essere un brano scritto per i bambini, tanto da trovare tra gli strumenti usati il toy piano. Nonostante questa atmosfera infantile, il testo è importante. Dedicato a chi non trova il proprio compagno o ne è rimasto senza.
L’introversa "Orfani ora" è un altro angolo in cui meditare. Una melodia efficace sottolinea la bellezza di un testo che si scopre più bello ad ogni lettura. Ancora un brano cantilenante con la successiva "Sante Nicola". Una caratteristica che si ripete con buona efficacia. Il piano sorregge tutta la struttura musicale aiutato dagli archi e dai fiati pronti a sottolineare l’interpretazione vocale di Capossela. Echi di Morricone ed una sezione di fiati che sembra preso dalla “Salvation Army” caratterizzano "Vetri appannati d’America", nazione che ha perso la sua identità, persa com’è nelle sue scelte sbagliate.

L’intima "Dall’altra parte della sera" ci consegna un testo he parla ancora di ricordi e di solitudine. Una canzone con un arrangiamento essenziale che rende l’idea di riflessione che Capossela ha voluto dare al brano. "La faccia della terra" si distingue per essere un brano fuori dal progetto di questo album. Un brano di chiaro stampo americano, pieno della polvere del West e del sudore dei protagonisti. Tutto ciò è dovuto alla presenza dei Calexico che hanno reso al meglio l’idea che Capossela voleva dare al pezzo. La guerra e la morte sono presenti in "Lettere di soldati", brano descrittivo nel testo e nella musica. Uno scenario desolante in cui l’unica nota positiva sono le lettere d’amore di soldati ai loro cari. Unico momento in cui si manifesta la vita e con lei l’amore. "Non c‘è disaccordo nel cielo" è l’unico pezzo non scritto da Capossela. Di questo inno del 1914, scritto da Frederick Martin Lehman, il Nostro ha tradotto il testo in italiano senza attenersi all’originale e dopo aver sentito la versione che Jmmy Scott avea inserito nel suo album “Heaven”. Un modo personale di vedere il cielo, il Paradiso, il luogo in cui ognuno di noi spera di essere accolto alla fine della propria esistenza. “Da solo” sembra concludersi qui. Invece, dopo un silenzio interminabile troviamo la ghost track Da solo tutt’ quant nel quale tutti i brani si fondono l’uno all’altro in una sorta di riassunto di quanto finora ascoltato.

La copertina scura ora è meno inquietante e invita alla riflessione. E’ da questa che nasce il titolo “Da solo”. Capossela, che ha composto questi pezzi originariamente per sola voce e piano, utilizza tutti gli strumenti come contorno di una pietanza prelibata al fine di renderla più gustosa. Ora tutto mi è più chiaro.

Da solo può essere considerato un album sotterraneo, meditativo, intimo. Una sequenza di quindici affreschi che invitano alla riflessione. Un album che sarà amato sempre di più ogni volta che verrà ascoltato.

Dal 31 ottobre Vinicio Capossela prenderà il via con il suo nuovo tour teatrale “Solo show”. Un appuntamento da non perdere per poter vivere in concerto le emozioni che questo album ci ha consegnato.

Tracklist:
- Il Gigante e il Mago
- In Clandestinità
- Parla piano
- Una giornata perfetta
- Il Paradiso dei calzini
- Orfani Ora
- Sante Nicola
- Vetri appannati d’America
- Dalla parte della sera
- La faccia della terra
- Lettera ai soldati
- Non c’è disaccordo nel cielo
- Da solo tutt’quant” (ghost track)

Discografia:
1990 - All’una e trentacinque circa
1991 - Modì
1994 - Camera a Sud
1996 - Il ballo di San Vito
1998 – Liveinvolvo (pubblicato anche in DVD nel 2003)
2000 – Canzoni a manovella
2003 – L’indispensabile
2006 – Ovunque proteggi
2006 – Nel niente sotto il sole - Grand tour 2006 (con DVD)
2008 – Da solo



Tour “Solo show”
Ottobre
31 - ASCOLI PICENO - Teatro Ventidio Basso

Novembre
3/4 - NAPOLI - TEATRO Augusteo
7 - AVELLINO - Teatro Gesualdo
10/11 - MILANO - Teatro Smeraldo
14 - PARMA - Teatro Regio
15 - CUNEO - Mercato Coperto
17 - CASALE MONFERRATO (AT) - Teatro Sociale
18 - BERGAMO - Teatro Creberg
22 - CATANZARO - Teatro Politeama
24/25 - ANCONA - Teatro Le Muse
27 - PIACENZA - Teatro Politeama
28 - BRESCIA - Palabrescia
30 - LIVORNO - Teatro Goldoni

DICEMBRE

1 - LUCCA - Teatro Del Giglio
3/4 - BOLOGNA - Teatro Duse
8 - PRATO - Teatro Politeama
11/12 - LECCE - Teatro Politeama

2009
GENNAIO

26/27 - TORINO - Teatro Alfieri

FEBBRAIO
4/5 - TERAMO - Teatro Comunale
9 - MILANO - Teatro Smeraldo
14 - VICENZA - Teatro Comunale
16/17 - TRENTO - Auditorium S. Chiara

MARZO
5/6 - FIRENZE - Teatro Verdi
9 - VERCELLI - Teatro Civico
12 - TARANTO - Teatro Orfeo
13 - MATERA - Teatro Duni
16 - MESSINA - Teatro Vittorio Emanuele
17/18 - PALERMO - Teatro Golden
20 - CATANIA - Teatro Metropolitan
APRILE
6/7/8/9 - ROMA - Teatro Sistina

Altre date si aggiungeranno tra la fine del 2008 e l’inverno del 2009.

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