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Interviste
Pubblicato il 27/01/2013 alle 09:28:15
Finalmente intervisto i fautori del miglior rock poetico del momento: i Durden & The Catering ....
di Sarah Viola
Un vero e proprio dream team: forti del successo al Calvello Music Contest, la band romana pubblica l'ep Il nostro quadro, puntando anche su due videoclip professionali. David Boriani e' una bella faccia da schiaffi...

Un vero e proprio dream team: forti del successo al Calvello Music Contest, la band romana pubblica l'ep Il nostro quadro, puntando anche su due videoclip professionali. David Boriani e' una bella faccia da schiaffi...

Li ho visti sul palco del contest di quel piccolo paese lucano: mi hanno ammaliato e mi sono candidata come presidentessa del loro fan club.

Era un gioco, ma mai mi sarei immaginata da quelle giornate passate assieme, nascesse un contratto discografico, la pubblicazione di un primo disco, la possibilita' per loro di aprire il festival (sempre a Calvello) in cui si sono esibiti Ron, Alberto Pizzo, Mimmo Cavallo, Teresa De Sio.... mi riferisco alla manifestazione Le parole dei suoni, evento che ha portato Calvello al centro del mondo!

Bentrovati ai 4 che collaborano a vario livello al progetto musicale Durden & The Catering. E' ovvio che ora vi chiedo dettagliatamente di illustrarmi il vostro ruolo...
PierFrancesco= Ciao piacere! Mi occupo del management artistico. E’un lavoro fatto di tante piccole cose e dove la visione d’insieme e di lungo raggio non può prescindere. Questo è possibile grazie ad un buon coordinamento e allo sforzo di tanti; intorno a Durden c’è molta energia e il lavoro passionale di persone come Simona Tinghi e Danilo Giovannangeli, per citarne solo alcuni! Un vero e proprio “dream team” insomma.
Rita= Social media manager! Troppo formale come inizio? (sorride) Il mio lavoro per i Durden consiste nel curare tutta la comunicazione web: social network, siti etc… E sembra non finire mai il lavoro
Peppe= Io invece sono il pianista! tecnicamente rappresento il catering; avete presente camicia bianca giacca nera e farfallino al collo? Piani e affini!
Durden= … eccomi qui, voce e chitarra!

Per chi non conosce assolutamente questa band, quali aggettivi potete usare per illustrarne il progetto?
Durden= … domanda difficile, ma ti rispondo così: “semplice”, “originale” e spensieratamente “serio”.
Peppe= Oh mio Dio… facendo uno sforzo per sintetizzare: frizzante, melodico, pungente... me ne vengono tanti altri ma mi limito a questi.
Rita= Freschezza! “Dolce musica”, direbbe Petrarca!
PierFrancesco= Naturalezza ed entusiasmo.

Dopo la vittoria al Calvello Music Contest ed i buoni piazzamenti ad altri concorsi, e' giunto il momento per i Durden & The Catering di pubblicare l'esordio discografico. Con quale spirito lo vivi? Quali sogni ad occhi aperti ci ha fatto?
Durden= Il nostro esordio discografico oltre che di Francesco Tosoni e del “dream team” è anche merito di Giancarlo!! La U.d.U. Records ha creduto fortemente nel progetto ed in breve siamo riusciti a coinvolgere anche la NML di Govind Khurana! La pubblicazione dell’EP Il nostro quadro, ci ha impegnato tutti. I ragazzi e le ragazze della promozione hanno fatto e stanno facendo uno splendido lavoro e la maggior parte dei risultati che abbiamo raggiunto è anche per merito loro. In realtà lascio, e lasciamo, poco spazio ai sogni! Gli occhi sono, scusa il gioco di parole, ben “oculati” nel tenere sempre (anche qui perdonami) “a vista” gli obiettivi possibili da raggiungere.
Peppe= … è un'occasione per veicolare la nostra musica! in un periodo dove si evidenzia un'evidente carenza di mezzi, Calvello e affini diventano in questo senso preziose occasioni!! L'Ep è un’ ulteriore mettersi alla prova, tipo come rendere accessibile ai più alcune pagine di un diario segreto. Per quel che concerne i sogni a loro riservo in generale più spazio che alla realtà, nello specifico spero solo di fare più rumore possibile.
Rita= Abbiamo sempre i piedi ben piantati a terra. Credo molto in questo progetto e posso dire che ha tutte le qualità per andare lontano.
PierFrancesco= Lo viviamo con grande entusiasmo quotidiano; cerchiamo di pianificare a medio e lungo raggio, ma non scordiamo mai di goderci i piccoli traguardi del momento. La chiave di tutto secondo noi è la qualità nel lavoro a tutto tondo e soprattutto divertirsi ed avere a cuore quello che si fa. In fondo è un po’ la filosofia che ci contraddistingue, quello che cerchiamo di creare al Noise Symphony è un rapporto sinergico e simbiotico tra addetti ed artisti dove le energie si fondano in maniera naturale.

Andiamo un po' sul personale... chiedo ad ognuno di voi di illustrare la sua vita quotidiana, il suo coinvolgimento nella filiera musica, ma anche qualcosa di sconosciuto ai piu'...
PierFrancesco= Credo che il quotidiano di un manager non sia poi così interessante quanto quello di un artista! Mi faccio da parte e lascio la parola a chi ne ha da dire a riguardo!!
Durden= …ora per non deludere le aspettative create dal “Buon Pastore” dovrei millantare una vita da rockstar come i “Rolling Stones”! Ma ci va il “The”? Bon, per quanto mi riguarda combatto con la “quotidianità” ogni giorno. Sono sempre di corsa e se arrivo in anticipo sicuramente già ho fatto tardi ad un altro appuntamento! Scrivo e compongo di notte per la gioia dei miei vicini! Mi sembra di vivere quel tempo che tutti sprecano dormendo. Sì…punto di vista che poi confuto la mattina dopo appena mi sveglio! Alcune serate le passo dove so di trovare della buona musica live. Di posti dove incontrare “colleghi” e amici ce ne sono, e il tempo che si passa insieme e sempre prezioso perché la condivisione di musica e idee fa sempre bene all’animo.
Peppe= La vita ovviamente ti porta a fare tante cose, specialmente per chi come me combatte e convive con differenti passioni; la musica nello specifico rappresenta la costanza, la parola filiera in particolare lega il significato all'industria che non mi è molto affine!! Adoro fare e ascoltare musica che di per sé e già un bel gran sogno!!

Dice il nostro diretur Giancarlo Passarella che la bellezza del progetto Durden & The Catering sta nella sua semplicita', unita ad un pathos lirico che diventa coinvolgente...
Rita= Mi trovi in piena sintonia con le sue parole! I Durden hanno un sound diverso, fresco! Il loro è un po’ un modo di fare poesia; ovviamente cantando, ah! Contestualizzano, o meglio richiamano a delle realtà che ognuno di noi vive quotidianamente.
PierFrancesco= Io il diretur lo vorrei abbracciare! Adesso! Grazie Giancarlo! La cosa che più mi piace di Durden è l’essere in grado di comunicare in maniera schietta, semplice, dove naturalmente la semplicità è un valore; questo si riscontra tanto nella musica quanto nelle parole, dove l’insieme ritmico e metodico ti avvolge facendo arrivare il pezzo “direttamente in pancia”; ma forse è più facile ascoltarlo per capire cosa intendo dire piuttosto che cercare di spiegarlo a parole.
Peppe= ….. avendo conosciuto Giancarlo di lui posso dire esattamente le stesse cose una persona semplice, con un pathos coinvolgente. Sono entusiasta di queste affinità!
Durden= Non posso esprimermi troppo sul valore del progetto perché sono di parte, ma mi trovi d’accordo in tutto e per tutto con il direttore. Altro riscontro importante è quello degli ascoltatori… e anche quello degli artisti aggiungerei!

Il disco d'esordio e' supportato da un videoclip. Che ricordi hai di quando lo registravate?
Durden= Un ricordo bellissimo! Il posto era splendido, un piccolo paradiso nascosto nel centro di Roma! “Giravamo” all’interno di una casa sulle rive del Tevere e sono state tre giornate di lavoro sì, ma passate in totale armonia! Tutto questo grazie anche ai ragazzi della produzione 4K, persone competenti e professionali.
Peppe= 39 e mezzo di febbre, mal di testa, gola in fiamme, letto!

Frequenti assiduamente il Noise Symphony Art Studio? Che ambiente ti sembra? Hai visto girarci altri artisti?
PierFrancesco= Non posso rispondere sul Noise Symphony! Sarebbe come chiedere all’oste se il vino è buono! Lascio a loro la risposta senza alcuna pressione e ricordandogli di stare attenti a come rispondono…(ride)
Durden= …. purtroppo l’avverbio non rende l’idea! Quando ci mettiamo al lavoro è quasi come viverci al Noise. L’unica cosa che sai è quando entri, quando ne uscirai non puoi saperlo! L’ambiente è di quelli genuini, dove la musica la si fa per passione e dove si incontrano diversi musicisti e artisti come Nathalie e i Makay che proprio da pochi giorni hanno ultimato una collaborazione con Franco Simone allo studio del Maestro Tosoni!
Peppe= … è il mio bar, nel senso più intimo del termine. Li incontro la musica al di là dei personaggi. Scambiare anche solo due parole con il timoniere di quella fantastica barca, Francesco, aggiunge sempre qualcosa, sono fortunato e geloso di questa amicizia.

Quali artisti hai amato in gioventu'? Quali quelli che invece segui ora con maggiore interesse?
Rita= Ehi …... ma io sono ancora giovane!! Comunque più o meno è la stessa musica che ascolto adesso. Parlo di musica rock, l’unico genere che riesce a darmi l’energia necessaria per affrontare la giornata! Le band che più ho a cuore sono: Skunk Anansie, U2, Litfiba e Nirvana.
Peppe= Dunque gli ascolti passati da mio padre li ho capiti da grande. Sono stato “grunge” quando nei sogni dei quattordicenni c'era solo Seattle. Reggae perché geograficamente parlando sono nato e cresciuto in Salento ed è nel bagaglio naturale. In seguito ho radicalmente mutato i miei ascolti e dischi italiani degli anni ‘50 e ‘60 che mi si sono riproposti nel 2000 in maniera sorprendente attuali. Il mio riferimento musicale, per spirito ed innovazione nella composizione stranamente e molto lontano dalla patria, è Sigur Ros.
PierFrancesco= Ho avuto la fortuna di avere tre fratelli più grandi per cui sin da piccolo ho potuto beneficiare di “cariolate” di vinili. Questo mi ha fatto crescere “onnivoro” quindi cerco, per quanto possibile, di ascoltare tutto, ma il primo amore è sempre quello: “il Rock” e se è vero che il primo amore non si scorda mai…
Durden= Sono cresciuto suonando nelle improvvisate e strette cantine di Roma! Erano posti dove si respirava, oltre a molteplici odori inebrianti, libertà e creatività; quei pochi metri quadri regalavano una vista sconfinata!! Erano pieni di energia! Tra le canzoni che più ho suonato ricordo quelle dei: Nofx, Metallica, Nirvana, The Clash, Police, Offsprings, The Cure, Pearl Jam e molti altri ancora. Poi crescendo verso i 17 anni ho iniziato ad ascoltare artisti italiani come Bindi, Tenco, Endrigo,Battisti, Ciampi, Paoli!

Concludiamo con una tua disanima dei brani contenuti nell'ep d'esordio dei Durden & The Catering: hai un brano a cui sei piu' affezionato? Ci sono altri brani inediti che ti piacciono?
Durden= Un brano a cui sono molto affezionato, contenuto nell’Ep, è Res Publica! Ogni volta che lo ascolto mi rammenta uno dei tanti motivi per cui faccio musica. Invece per quanto riguarda gli altri brani inediti, più che un affezione credo sia soltanto una smisurata voglia di farli conoscere al pubblico! Per questo però bisognerà aspettare l’uscita del prossimo album, ma per adesso voglio vivermi e godermi l’Ep!!
Peppe= …..... difficile perché è come dire a quale dei tuoi due cani vuoi più bene?! Sotto sotto uno lo sa pure, ma sono cose che non si esternano! Direi Nel tuo immaginario …. perché ha segnato la genesi e la mia assunzione a tempo indeterminato nel Catering! Gli inediti però... “Dio Santo quanta roba”.
PierFrancesco= Sinceramente sono affezionato all’opera nel suo insieme; questo Ep d’esordio è una sorta di breve panoramica, un modo di presentare e raccontare una prima intima parte di sé. Durden è un vulcano per cui oltre ad esserci altri inediti, che non hanno trovato spazio nell’Ep e ti assicuro che la scelta è stata dura, ci sono alcuni nuovi brani; appena li ascolto mi fanno spuntare un sorriso enorme sul viso e lo confesso… inizio a gongolare. Aggiungiamo un piccolo mattoncino ogni giorno e sono convinto che stiamo facendo i passi giusti, stiamo raggiungendo dei buoni risultati.
Rita= Ho a cuore tutto l’Ep! Ha significato molto per tutti noi!! I brani a cui sono più affezionata non sono contenuti ne Il nostro quadro... mi riferisco a Roma e Se vuoi rimani …. brani che lasciano il segno.

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