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Recensioni
Pubblicato il 20/03/2007 alle 22:00:09
Fabio Rapizza - The Doors 1967 2007 Le porte sono ancora aperte (Editori Riuniti)
di Antonio Ranalli
In Italia il quarantennale dei Doors viene celebrato con il libro di Fabrio Rapizza. Pubblicato da Editori Riuniti, il volume "The Doors 1967 2007 - Le porte sono ancora aperte" offre una guida all'ascolto dei dischi della band di Jim Morrison.

In Italia il quarantennale dei Doors viene celebrato con il libro di Fabrio Rapizza. Pubblicato da Editori Riuniti, il volume "The Doors 1967 2007 - Le porte sono ancora aperte" offre una guida all'ascolto dei dischi della band di Jim Morrison.

Sono passati quarant'anni, da quando lo straordinario album "The Doors" arrivò nei negozi americani, cambiando per sempre la storia della musica ed inscrivendo il cantante della band, Jim Morrison, tra i miti inossidabili del nostro tempo, icona come Marylin Monroe, Che Guevara e James Dean. Un cantante che, dice Robbie Krieger, il chitarrista dei Doors, voleva tornare a fare musica con i suoi compagni, ma non ce la fece a tornare dall'esilio di Parigi e dall'abisso alcolico in cui era precipitato. La morte lo colse a neanche 28 anni, nel 1971. "Se fosse tornato, sono certo che avremmo fatto un altro album insieme": parola di Robbie Krieger, a Londra per parlare del quarantennale della band, celebrato in questi giorni con un "Best Of" in diverse edizioni (singola/doppia/limitata) ricco di versioni inedite e di parti che mai prima erano finite su disco. In Italia il quarantennale della band viene celebrato anche con il bel libro di Fabrio Rapizza. Pubblicato da Editori Riuniti, nella collana "Momenti Rock", il volume "The Doors 1967 2007 - Le porte sono ancora aperte" offre un'interessa guida all'ascolto dei dischi dei Doors, a partire dallo storico primo demo tape fino alle uscite postume, con analisi dettagliata di brani imprescindibili come "Light My Fire", "Love Me Two Times" e "When The Music's Over", tanto per citarne alcuni.
"Quando Jim se ne andò a Parigi", ha affermato Krieger, "io ero felice che avesse deciso di prendersi una pausa. Era in un vortice di follia, in particolare per via del processo a Miami (era accusato di atti osceni durante un concerto). Avevamo finito "LA Woman". Ero a casa a Los Angeles quando il nostro manager mi telefonò dicendo che Jim era morto. Gli dissi: questa l'ho già sentita. Ma poi decidemmo di mandarlo a Parigi a vedere cosa era successo, e lì purtroppo confermò". Sui Doors sono stati pubblicati numerosi volumi, che continuano ad essere ristampati a distanza di anni, e letti da un pubblico sempre nuovo. Probabilmente è destinato allo stesso successo il bel libro di Rapizza. Per i fans del gruppo, che non si vogliono perdere neanche una reunione postuma, segnaliamo che Krieger, con Ray Manzarek, prevede un ritorno a Londra a giugno per una serata intitolata "Riders On The Storm" con ospiti che faranno la musica dei Doors e leggeranno poesie (si sta cercando di coinvolgere anche Liam Gallagher degli Oasis). "Ma sono certo che se Jim fosse tornato da Parigi", ha concluso Krieger, "avremmo fatto un altro album insieme. C'erano già le canzoni. Avremmo continuato coi Doors".

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