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Pubblicato il 06/12/2006 alle 12:40:51
Neanche l'autostrada bloccata riesce a frenare la voglia di dialogo tra gli studenti e Beppe Carletti dei Nomadi
di Francisco De Mazzei Paradisi
Bella festa quella di Venerdi' 1 Dicembre all'Istituto Russell Newton di Scandicci: tre gruppi giovanili sul palco e poi Giancarlo Passarella intervista Beppe Carletti, giunto nonostante sia rimasto bloccato per 2 ore in autostrada.

Bella festa quella di Venerdi' 1 Dicembre all'Istituto Russell Newton di Scandicci: tre gruppi giovanili sul palco e poi Giancarlo Passarella intervista Beppe Carletti, giunto nonostante sia rimasto bloccato per 2 ore in autostrada.

Beppe Carletti non arriva. I Nomadi sono bloccati a pochi chilometri dall'uscita autostradale.

Come si fa? Come si procede?

L'auditorium dell'Istituto Russell Newton di Scandicci e' stracolmo e gli inviti spediti hanno fatto il loro effetto: non ci sono infatti solo gli studenti, ma anche diversi genitori e persone che hanno fatto di tutto per essere puntuali a quell'incontro.

Infatti si tratta di un pomeriggio di festa ed il corpo docente (partendo dal Dirigente Scolastico - la Prof.ssa Sandra Ragionieri Scotti - per arrivare al Professor Marco Poli ed al Professor Sergio Berardi, responsabile dell'A.R.S. Associazione Russell Formazione Scandicci) ha stilato un comunicato che recita:"... Venerdi' 1 Dicembre 2006: l'incontro ha per titolo I Nomadi testimoni del nostro tempo: musica, poesia e impegno sociale. La band incontra gli studenti dell'Istituto Russell-Newton di Scandicci, Firenze. Coordina Giancarlo Passarella. Alla sera il concerto al Palasport...

Anche per deformazione professionale, al nostro diretur Giancarlo Passarella viene illustrato un programma preciso, fatto di orari e di tempi, ma ..... Beppe Carletti non arriva. I Nomadi sono bloccati a pochi chilometri dall'uscita austradale...!

L'esperienza suggerisce allora al nostro diretur di adattare la scaletta alle notizie che giungono dai vari cellulari, connessioni telematiche che cercando sapere esattamente quando manca all'arrivo dei Nomadi all'Auditorium. Quella band giovanile viene fatta esibira' prima, si sposta il karaoke delle canzoni dei Nomadi a piu' tardi ... etc ... etc.
Con oltre 30 minuti di ritardo sul concordato, uno stravolto Beppe Carletti fa il suo ingresso nell'Auditorium ed e' veramente provato e stanco, ma non ha voluto mancare a questo appuntamento: il soundcheck al Palasport puo' anche aspettare.....

Breve introduzione da parte del nostro diretur (tutta impostata su quello che rappresentano i Nomadi nella cultura italiana degli ultimi 40 anni) e poi ecco le domande da parte del pubblico, equamente divise tra la pura curiosita' e l'analisi specifica di alcuni punti precisi della loro carriera.
Beppe Carletti si anima e comincia ad allontanarsi la stanchezza: le sue risposte sono cosi' come ce le aspettiamo, a meta' tra il papa' di tutti noi ed il vero testimone di piu' generazioni. Ogni volta che cita il nome di Augusto Daolio vi e' un mezzo secondo di silenzio e poi parte fragoroso l'applauso. Ma intanto i minuti scorrono e si intuisce che la sua disponibilita' volge al termine: il nostro diretur gli mostra l'orologio, Beppe Carletti comincia a scusarsi con i presenti, ma prima accetta la provocazione... Giancarlo gli chiede se ora lo deve chiamare Padre o Don Beppe Carletti... lui sembra smarrirsi ad una domanda cosi' e poi capisce che deve raccontare di quello che e' successo a Settembre, quando a Novellara ha dovuto celebrare un matrimonio. Le risate e gli applausi si sprecano, lui saluta tutti e cerca di scappare via: devono passare altri 10 minuti prima che questo avvenga veramente, perche' spuntano i foglietti, le penne e le macchine fotografiche .... non lo lasciano andar via i presenti all'auditorium dell'Istituto Russell Newton di Scandicci, perche' gli sono grati della sua disponibilita', lui che (come testimone del nostro tempo) potrebbe starsene in poltrona e fare la rockstar. Ma non e' il tipo, il nostro Don Beppe Carletti ....

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