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Pubblicato il 29/01/2010 alle 12:47:11
Valentina Correani: da Hitlist su MTV all'esperienza teatrale con After The End
di Paolo Ansali
Il nome di Valentina Correani è legato al fortunato programma di MTV “Hitlist Italia”. In questo periodo, tra un impegno televisivo e l’altro, sta riprendendo la sua attività di attrice. La vedremo nella black comedy After The End.

Il nome di Valentina Correani è legato al fortunato programma di MTV “Hitlist Italia”. In questo periodo, tra un impegno televisivo e l’altro, sta riprendendo la sua attività di attrice. La vedremo in scena a Roma nella black comedy After The End.

Il nome di Valentina Correani è sicuramente legato al fortunato programma di MTV Hitlist Italia . In quasi due anni di conduzione, è diventata uno dei volti più noti dell’emittente musicale, grazie ad uno stile ironico e informale. Il suo soprannome “Valecorre”, con cui è conosciuta da amici e fan, riflette un “life style” frenetico, sempre con una valigia in mano. Curioso notare come Valentina era già arrivata sugli schermi di “Hitlist” come protagonista del video di Cristicchi “Studentessa universitaria”. In questo periodo, tra un impegno televisivo e l’altro, sta riprendendo la sua attività di attrice. La vedremo nello spettacolo teatrale After the end, una black comedy inglese, scritta da Dennis Kelly, che va in scena al Teatro Furio Camillo di Roma dal 4 al 7 febbraio, con la regia di Marco Giuliani. Un’esperienza impegnativa quanto elettrizzante, che ci racconta in questa intervista.

Allora Valentina, “After The End” è un'esperienza teatrale che ti coinvolge in prima persona. Come è nata l'idea di questo spettacolo?
Era da parecchio tempo che avevo una gran voglia di fare qualcosa a teatro. Sono due anni che lavoro ad Mtv e mi mancava un po' quell'adrenalina inconfondibile che provi sul palco, nei secondi prima di dire la prima battuta. Quando nel buio senti il solito ultimo colpetto di tosse dalla platea e poi, piano piano, il silenzio. Il teatro ti cresce, dopo ogni spettacolo ti senti più grande. Ecco, avevo bisogno di sentirmi più grande. Con Marco Giuliani, il mio compagno, abbiamo deciso di metterci alla prova e di divertirci un po'. Il testo di Dennis Kelly ci ha presi immediatamente, è splendido, attualissimo e molto underground. Saremo in scena a Roma, al Teatro Furio Camillo dal 4 al 7 febbraio.

Essendo una black-comedy ti porterà a recitare su toni leggeri e drammatici. E' stato impegnativo sotto questo profilo?
Abbiamo iniziato a lavorarci circa un anno fa, non è un testo facile. Nonostante la commedia sia un linguaggio a me familiare, qui si tratta di un umorismo nero, inglese, a tratti acido e spietato. La tensione è altissima per tutto il tempo, proprio per la dimensione in cui si muovono i personaggi, che, scampati ad un attacco terroristico nella Londra dei giorni nostri, sono costretti a condividere per due settimane lo spazio ristretto di un bunker e il poco cibo a disposizione. Abbiamo lavorato sodo su noi stessi per questi due personaggi, Mark e Louise, e alla fine abbiamo scoperto che in un modo o nell'altro ci assomigliano. Anche se, per fortuna, come coppia siamo molto meglio noi.

Mi dicevi che "After the end" ha un suo lato legato al rock'n'roll. In che senso?
Beh, visto che non ti voglio anticipare troppo, mi concederai di risponderti con una delle mie ispiratissime riflessioni notturne: il rock trasuda da tutto quello che una mente rock crea, o distrugge! Ed io mi sento molto rock. E poi in questo periodo di prove, nonché durante il viaggio in macchina verso Genova per incontrare l'autore, ci hanno tenuto compagnia i White Stripes con “Elephant” E anche questo è rock signori!

Sei riuscita a conciliare l'intensa attività settimanale di MTV con le prove e la preparazione dello spettacolo?
Abbiamo sfruttato il periodo natalizio, durante il quale ho avuto alcune settimane di pausa da Mtv, anche se con Hitlist Italia siamo andati sempre in onda, con puntate registrate ad inizio dicembre. Poi Marco ed io conviviamo e questo ci ha permesso di provare anche ad orari improbabili. I vicini di casa ne sono testimoni. Ora ho ripreso con Hitlist e tra qualche giorno inizio a registrare un nuovo programma. Quindi i vicini dovranno portare pazienza ancora un pò e restare svegli fino a tardi insieme a noi.

L’appellativo Valecorre non è casuale, per chi ti conosce. Anzi, ti rispecchia in pieno.
In realtà io funziono così. La mia forza è sempre stata nel non rendermi le cose semplici, nel fare trecento cose contemporaneamente, sempre di corsa. Treni presi al volo, cappelli sfilati all'ultimo sotto porte di pietra che stanno per venire giù. Come Indiana Jones! E anche nella soddisfazione di cavarmela spesso per il rotto della cuffia, grazie alla mia capacità di improvvisare. Da un po’ di tempo a questa parte ho deciso di lanciarmi in una sfida: continuare a fare trecento cose contemporaneamente, ma per ognuna puntare al massimo. Mi sa che stavolta ci sono riuscita. Con “After the End” non si improvvisa, si fa sul serio.

Visto che è ambientato in un bunker, dimmi quattro o cinque dischi che porteresti con
te in caso d'emergenza?

Allora per la bunker night mi porto:
Elephant - White Stripes che è un album perfetto e ormai lo considero la colonna sonora degli ultimi mesi.
The Complete Recording - Robert Johnson e qui ti frego perchè sono due cd, ma me lo devi passare come uno. E poi secondo me nel bunker il Blues aiuta.
Catalpa - Jolie Holland, perchè la prima volta che ho mischiato dei colori, li ho spalmati su un cartoncino bianco con un pennello e sono venute fuori delle forme che assomigliavano ad un quadro, sotto c'era lei che cantava.
Storia di un impiegato - Fabrizio De Andrè. Perchè il motivo per cui sono in un bunker sicuramente mi avrà fatto incazzare molto, e allora mi ascolto De Andrè, che pure lui era incazzato nero, ma ne ha cavato delle opere d'arte.
E per ultimo mi porto Lifeline di Ben Harper, che è l'ultimo album con gli Innocent Criminals. Sono andata a sentirlo suonare dal vivo l'anno scorso. In un bunker fa sempre bene avere un buon ricordo a cui aggrapparsi.

E' da poco on-line il tuo sito ufficiale. Ti seguiremo lì per sapere le tue attività future? Chi vuole conoscerti meglio ti può trovare anche su Facebook?
Sì, finalmente ho un sito internet www.valecorre.com Fateci un giro senza correre. Poi c'è il mio profilo di facebook, e, nonostante le 5000 amicizie, riesco a rispondere quasi a tutti. Avendo raggiunto il limite consentito di amici, ho aperto un'altra pagina che si chiama “ValeCorre-comitiva sotto casa” per non ignorare le 2000 richieste rimaste fuori. Solo che non tutti hanno capito e qualcuno si è offeso. Comunque se mi incontrate in giro è meglio, così vi racconto tutto di persona. Non sono una che se la tira!


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