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Interviste
Pubblicato il 25/04/2007 alle 12:05:58
Gionata torchiato dalla nostra Laura Gorini
di Laura Gorini
Gionata è uno di quegli artisti che non ama particolarmente parlare di sè, preferendo far emergere le proprie idee nelle sue intense canzoni. Ecco il risultato di una bella chiacchierata a base di pane e musica e Gianni Maroccolo.

Gionata è uno di quegli artisti che non ama particolarmente parlare di sè, preferendo far emergere le proprie idee nelle sue intense canzoni. Ecco il risultato di una bella chiacchierata a base di pane e musica e Gianni Maroccolo.

Cosa ti ricordi del tuo primo album d'esordio targato 2001?
Fu una bellissima esperienza nello storico studio EMME di Firenze, un vero piacere lavorare a quattromani con Gianni Maroccolo. Se lo riascolto ora lo trovo molto eterogeneo, forse troppo, il classico primo album dove uno mette tutto e di più, oggi lo metterei più a fuoco, ma questo credo sia normale. Coraggiosamente Sonica (l'etichetta di Gianni) mi lasciò praticamente carta bianca: ero al settimo cielo.

Quali pensi siano stati i punti più salienti della tua carriera artistica?
Mah, mi sento particolarmente vivo quando faccio esperimenti, quindi direi ogni volta che vedo un'idea strana e improbabile farsi concreta. Mi son divertito molto ad abbandonare le 999 copie del mio Disco in movimento CLONE in giro per la Svizzera. La mia compagna ha descritto benissimo la sensazione che abbiamo provato è stato come rubare al contrario!

"Si può essere un'alba" è un lavoro ricco di sfumature diverse. In che situazione è nato?
Quando mi sembra di avere in testa una manciata di spunti sensati, prima ancora di pensare agli arrangiamenti, alla produzione ecc..., definisco le coordinate entro le quali mi vorrei muovere, scelgo i giocattoli da utilizzare e un luogo stimolante. La tecnologia ci mette a disposizione possibilità infinite, mi interessa porre dei limiti (per poi trasgredirli qua e là ), "Sì può essere un'alba" è stato realizzato usando parecchi strumenti vintage, tutte le tracce principali sono state riprese su nastro nel mio atelier che sta sopra un laboratorio che produce ciambelle buonissime con una ricetta segreta tramandata per generazioni, al contrario del digitale, l'analogico registra anche i profumi.

Qual'è a tuo giudizio il legame che vincola i pezzi tra di loro?
Il profumo di ciambelle come detto Prima? No dai credo la primavera del 2005.

Ascoltando il tuo ultimo lavoro sono rimasta particolarmente colpita dal brano intitolato Niente di Giovane Dietro Una droga. Cosa ti ha spinto a scrivere questo brano?
Faccio il tifo per la libertà e la droga (intesa come ogni cosa che crea dipendenza) è¨il contrario della libertà, è la culla del conformismo. La carica trasgressiva delle droghe è solo un mero argomento di vendita, per cortesia, non siamo nei 70`... La libertà cambia continuamente indirizzo. La vera libertà secondo me in questo momento è¨avere una visione lucida di ciò che ci circonda, cosa parecchio difficile visto il bombardamento di inutile che subiamo giornalmente.

Toglimi una curiosità: che rapporto hai con i Media?
Quando dietro ai media ci sono persone che si esprimono con intelligenza, libertà e fantasia trovo siano una cosa meravigliosa, amplificano l'umanità in un certo senso, il resto è spazzatura.

E se ti dico live che ci dici? Come ti prepari ad affrontare il tuo pubblico?
Attualmente dal vivo mi esibisco con Zeno Gabaglio, un violoncellista d'avanguardia che ha un approccio musicale particolare, ho riarrangiato i brani in modo da poterli eseguire in duo, io suono le chitarre, le percussioni, qualche tastierina e altre cose che fanno rumore; porto con me tre tavolacci pieni di strumenti cablati alla meglio per la gioia dei fonici. Sto preparando anche un set con batteria, per spazi più ampi.

Prossime date in arrivo?
11 maggio a Lodi
18 maggio Classico Village Roma
7 luglio Luzzara Festival (Reggio Emilia)

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