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Recensioni |
Pubblicato il 19/02/2006 alle 12:38:20 | |
Pino Marino : Acqua, luce e gas (Radiofandango)
Giunto al terzo album, il cantautore romano Pino Marino ci regala un piccolo capolavoro di ironia ed eleganza.
Giunto al terzo album, il cantautore romano Pino Marino ci regala un piccolo capolavoro di ironia ed eleganza.
Capita di scoprire un artista per caso, magari andando ad un concerto, in questo caso all'Angelo Mai, e rimanere colpiti da uno stile particolare come quello di Pino Marino. Il cantautore romano ha da poco pubblicato il terzo album "Acqua, luce e gas" prodotto dalla neonata Radiofandango musicale. Dopo aver debuttato al glorioso Folkstudio nei primi anni 90, il primo disco "Dispari" di sei anni fa, registrato alle Officine Meccaniche di Mauro Pagani, già si segnalava tra le cose migliori della recente canzone d'autore, mettendo in luce nei testi il gusto del paradosso e la poesia del quotidiano. Passano altri tre anni e arriva la seconda prova "Non bastano i fiori", e ancora notevoli invenzioni come "L'alluvione del '43" e "Ciao ciao buonafortuna" inserita nella soundtrack del film di Virzì "Caterina va in città". Dopo premi e riconoscimenti vari, l'approdo alla RadioFandango e l'importante collaborazione con Andrea Pesce dei Tiromancino nella veste di arrangiatore, pianista e tastierista. "Acqua,luce e gas" è un disco maturo e convincente sin dai singoli "Non ho lavoro" e "Lo strozzino" filastrocche pungenti alla Rino Gaetano, che non nascondono chiari intenti sociali. Nel gioco linguistico prevale un tono fiabesco. Canzoni come "Le scale del paradiso" e "Notte ai lupi", con tanto di jingle bells sullo sfondo, ne sono un esempio. Gli strumenti che accompagnano la voce sono sempre ben calibrati e scelti con cura. In "L'uomo che guarda alle stelle" si avverte la presenza del Moog, presente anche in "Ciao come stai?", e sembra ricordare le produzioni di Dalla periodo "Com'è profondo il mare". E' d'obbligo citare i bravi musicisti che suonano nel disco e negli attuali concerti, Massimo Giangrande (basso), Fabio Rondanini (batteria) Roberto "Bob" Angelini e Santi Pulvirenti (chitarre), Rodrigo D'Erasmo (violino), lo stesso Andrea Pesce, un gruppo affiatato che contribuisce a rendere ancora più viva la musica di un piccolo, grande uomo chiamato Pino Marino.
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