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Pubblicato il 05/10/2010 alle 08:12:01
Occhio al buon rock dei Sun King (tra Electric e Sonic Temple, entrambi dei The Cult), elogiato dal sito RockImpressions!
di Patricia Cuttingham
La recensione e' griffata GB, acronimo di Giancarlo Bolther che offre lodi a questo Prisoners of rock, uscita per la grintosa U.d.U. Records: il disco contiene anche Hippogriff che scomoda fantasmi dei Led Zeppelin e dei Deep Purple!

La recensione e' griffata GB, acronimo di Giancarlo Bolther che offre lodi a questo Prisoners of rock, uscita per la grintosa U.d.U. Records: il disco contiene anche Hippogriff che scomoda fantasmi dei Led Zeppelin e dei Deep Purple!

Leggendo le parole di Giancarlo Bolther, mi e' sembrato logico dire da subito che ha colto nel segno e che siamo tutti daccordo con lui! Voi italiani dite spesso la parola Occhio per intendere Presta attenzione: ecco perche' ho creato un elaborato grafico di questo tipo, giocando sul logo di RockImpressions ed i due cd dei The Cult!

Scrive Giancarlo Bolther ...Altro gruppo marchigiano che abbiamo il piacere di presentarvi sono questi Sun King, che in quattro anni di attività sono giunti al terzo disco, anche se questo è una raccolta di quanto pubblicato in precedenza. La band si esprime in inglese e propone un hard rock essenziale, figlio dei grandi nomi del passato con i Cult di Electric e Sonic Temple in testa, poi ci sono gli Ac/Dc, qualcosa dei Black Sabbath e il metal ottantiano....

La recensione poi passa all'analisi delle prime canzoni dei marchigiani Sun King ...I brani proposti sono undici e dimostrano tutti delle ottime qualità tecniche, si sente che questi musicisti hanno suonato parecchio e che hanno una buona intesa di gruppo, il songwriting dipende un po’ dai nomi citati, non che i Sun King non abbiano personalità, ma pagano ancora un debito significativo nei confronti dei loro ispiratori. La prima traccia con cui si presentano è Turn Me On, aperta da un riff in pieno stile Ac/Dc, secco e penetrante, il coro riporta alla mente anche certe formazioni dell’heavy rock americano dei primi ottanta come i Twisted Sister o i Quiet Riot. Si continua con Three Times Rock, che è un concentrato di energia alla Astbury-Duff, non è imitazione perché i nostri hanno dimostrato di essere riusciti a far propria la tradizione degli artisti citati....

Tutta la parte centrale della recensione e' dedicata ai brani di questo cd ...Procede spedita Your Love senza allontanarsi troppo dalle coordinate dei brani precedenti, molto meglio la ballad elettrica in chiave power blues A Sign, in cui emerge anche un ottimo solo di chitarra. Penetra come una lama l’hard diretto di After the Night, seguita dall’hard ‘n’ roll di I Rock I Roll, quasi alla Motorhead. Altra canzone che mi è piaciuta subito è A Wave, che unisce melodia a potenza ed ha una parte veramente trascinante....

Anche la parte finale della recensione apparsa su RockImpressions.it e' foriera di consigli e critiche positive ...Riuscita anche la seguente I Just Want, anche se meno immediata. The Dance of Darkness è il brano più prevedibile del disco, fatto bene, ma troppo derivativo. Molto meglio la rocciosa ed epica Hippogriff, che scomoda fantasmi dei Led Zeppelin e dei Purple. Man of the Mountain è forse il brano più ambizioso a livello compositivo, che mi riporta alla mente il metal italiano degli anni ottanta, ma andrebbe arrangiato meglio, perché è buono come idea, meno come resa....

Ed ora il giudizio finale sintetico che leggiamo su questa recensione ... Questi Sun King sono una band dal temperamento deciso, che ha interiorizzato la lezione dei grandi dell’hard rock dei ’70 e degli ’80 ed è pronta a lasciare il segno.... Se il 16 Ottobre passate da Civitanova Marche, potrete ammaliarvi del rock dei Sun King dal vivo: cosi' da dare ragione alle belle parole espresse da RockImpressions.it, sito che ringraziamo ancora di cuore per la collaborazione.

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