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Interviste |
Pubblicato il 23/02/2005 alle 17:31:24 | |
A Sanremo o al seguito di Jacopo Meille?
E' la notizia del momento: mentre a Sanremo si celebra l'inutilita' e la mancanza di coraggio, un cantante italiano va a suonare con i Tygers of Pan Tang, le Girlschool ed i Whitesnake...!
E' la notizia del momento: mentre a Sanremo si celebra l'inutilita' e la mancanza di coraggio, un cantante italiano va a suonare con i Tygers of Pan Tang, le Girlschool ed i Whitesnake...!
I TYGERS OF PAN TANG sono lieti di annunciare il nome del loro nuovo cantante: Jacopo "Jack" Meille. "Jack" è il cantante della hard rock band italiana Mantra e continuerà ad esserlo malgrado i nuovi impegni con i Tygers.
Queste le parole di Robb Weir, storico chitarrista della band, a riguardo di "Jack": ' siamo al settimo cielo per aver finalmente trovato un così bravo cantante; era quello che avremmo dovuto fare 3 anni fa. La sua voce mi ricorda quella di Jon Deverill (il cantante dei Tygers in album come Spellbound, Crazy Nights e The Cage); abbiamo già 3 nuove canzoni scritte insieme a "Jack", frutto di una jam session post prove. Andremo presto in studio con John Mitchell (Arena) dietro il banco per registrare il prossimo album e non vediamo l'ora.
Buongiorno a Jacopo Meille, buongiorno al singer più hard blues che io conosco .......
>Ti ringrazio per gli aggettivi, Giancarlo; a proposito: non so come comportarmi; dobbiamo far finta di non conoscerci o no?
Dobbiamo far finta di non conoscerci, senno' sara' assai difficile illustrare le tue mille attivita'. Da che parte iniziamo?
> E’ difficile, non so da che parte iniziare senza sentirmi “vecchio”; in fondo sono “solo” vent’anni che provo a cantare…
Voglio raccontarti di un festival che ho presentato nel 1990 nei paraggi nord di Firenze: si chiamava Sesto Rock, In mezzo ad una dozzina di anonime band, ho avuto il piacere di ascoltare i Mad Mice, un gruppo dalle mille
potenzialità.....
> Credo che quello fosse il nostro secondo o terzo concerto insieme, ho ancora il giornale che fu stampato per l’occasione… e la cosa strana è che ci sono in giro ancora un bel po’ dei musicisti che suonarono a quella manifestazione… che generazione caparbia non trovi?
Dopo quella occasione, i Mad Mice mi fecero uno scherzo ben riuscito: mi mandarono il loro demo registrato a Newcastle ed io l' ho recensito come una produzione fatta all'estero. Del resto ne aveva tutte le caratteristiche,
peccato che Newcastle era la traduzione di Castelnuovo ....
> In verità la registrazione di cui parli se la sentissi oggi non la prenderesti nemmeno in considerazione.
Avevamo registrato con un 4 piste a cassetta, in pratica non si sentiva niente, ma fu l’inizio di una lunga avventura che ci portò…
Sino al ghost album Welcome to the Mousetrap, abbiamo attraverso 5 anni meravigliosi, ricchi di contatti, serate, incontri. Che ricordo ne possiedi?
> Il fatto che suoni ancora con Gianluca, il chitarrista, dimostra che ancora oggi credo nella musica che abbiamo scritto insieme. Non credo che esisterebbero i Mantra se non ci fossero stati prima i MAD MICE con Sergio e Foggy.
Vogliamo dire che io e te siamo stati gli unici due ad incontrare gli Emerson, Lake & Palmer a Montecatini Terme, durante il promo tour del loro album Black Moon? I dischi in vinile da autografare erano i tuoi?
> Ma sì diciamolo pure. E di sicuro eravamo meglio di Marisa Laurito che presentava il programma sulla Rai a cui partecipavano gli EL&P… ho le foto sai di quell’intervista, se vuoi te le scannerizzo…
Dopo i Mad Mice ti sei ritrovato in diverse formazioni, tra cui Norge e
Mantra: quali le differenze tra le due?
> Con i NORGE suono la musica dei LED ZEPPELIN; siamo insieme dal 1997. Suonare pezzi come ‘Rock’n’Roll’, ‘Black Dog’, ‘Ramble On’ ‘The Song Remains The Same’ continua ad essere emozionante ogni volta; negl’ultimi anni poi abbiamo visto sotto il palco un numero sempre più grande di ragazzi tra i 17 ed i 20 anni letteralmente pazzi per la musica di Page e Plant, ma in generale, di tutto il grande rock degli anni ’70 e questo ci ha dato ancora più stimolo, perché penso, anzi, pensiamo, che la musica sia un buon veicolo per avvicinare le generazioni e creare un linguaggio comune, che noi, quando avevamo quell’età, non abbiamo avuto.
I Mantra sono la ‘mia’ band, nel senso che la loro musica è quanto di più vicino a quelli che sono i miei gusti musicali e la mia personale interpretazione della musica rock, altrimenti non suonerei con Gianluca da 15 anni!
Come si compone la discografia dei Mantra? Cosa avete combinato di bello e cosa bolle in pentola?
> Per quanto riguarda i Mantra, abbiamo all’attivo 2 album, ‘ROOTS’ e ‘HARD TIMES’; Per quest’ultimo abbiamo creato una nostra etichetta discografica, la Horus Music ed abbiamo stipulato un accordo di distribuzione con Audioglobe per l’ Italia e con una serie di partner in Europa, tra cui Musea per la Francia a Rock Inc. per il Belgio e l’Olanda.
Stiamo registrando dei provini per il nuovo album al momento che speriamo di pubblicare entro la metà del 2005.
Mi hanno sussurrato di un tuo ritorno in teatro per un musical: ricordo di una mitica edizione del Rocky Horror Picture Show ....
> Un paio di anni fa sono stato chiamato per partecipare alla realizzazione di un musical basato sulle canzoni dei Beatles: gli autori sono Fabio Fantini (ex Edipo ed il suo complesso nonché ½ del duo Sandro e Giacobbe) e Fabrizio Checcacci (voce dei Killer Queen e Diamond Dogs oltre che cantante professionista con alle spalle musical come Tosca e Joseph) e debutteremo il prossimo 29 Marzo al Puccini. Io faccio la parte di Sgt. Pepper e, per vostra fortuna, non devo recitare.
Prima di Natale nelle redazioni corre voce che un cantante italiano aveva agganciato una band storica del metal, come i Tygers of Pan Tang: ovviamente (e fortunatamente) eri tu, ma ...... come ci sei riuscito?
> Ti racconto come è andata, a te poi credermi o no: ho ricevuto una mail che mi informava che un gruppo famoso stava cercando un cantante per fare delle date e per, come si suol dire, rimettersi in pista. Ho risposto inviando un mio curriculum ed il link al sito dei Mantra (www.mantrarock.com) così che potessero scaricare qualche pezzo. Dopo una ventina di giorni mi comunicano che sono tra i tre cantanti in lizza per il posto e mi viene svelato il nome della band, che per il sottoscritto, è stata davvero una grandissima band che non ha avuto il successo che avrebbe meritato. Nel giro di pochi giorni poi, mi è stato detto che c’erano delle date in Italia e che avrei avuto 27 giorni per prepararmi i pezzi per i concerti perché io sarei stato il loro cantante per quelle date e che poi avremmo deciso insieme se continuare o no la collaborazione. Dopo 27 giorni sono andato da loro a Newcastle e ti giuro che ho passato 4 giorni fantastici in compagnia di una band davvero unica che mi ha fatto sentire a casa ed a mio agio. Prima che io partissi poi mi hanno annunciato che, se volevo, potevo considerami uno della band… ed eccomi qua sono una “tigre”! Come in tutte le storie c’è sempre una nota triste: i concerti italiani sono saltati tutti pochi giorni prima che la band venisse in Italia, ma questo non ha alterato il loro giudizio su di me.
Quali sono i programmi immediati ed a lunga scadenza con questa formazione?
> Suonare dal vivo: il prossimo 6 marzo insieme a M3 ( Bernie Marsden, Mickey Moody e Neil Murray)… sono nervosissimo ed eccitato al tempo stesso; Dovremmo poi iniziare a registrare un nuovo album con me alla voce… che sfida incredibile e che responsabilità!
Vogliamo parlare del God of Metal del 2003 e del palco che hai condiviso con Motorhead, Angra, Whitesnake, Saxon e Queensryche?
> Confesso che ricordo molto bene la notte precedente al Gods, in campeggio tutti insieme. Abbiamo suonato alle 10 di mattina, ma già c’era gente malgrado il festival fosse al Pala Mazda, quindi al chiuso, e facesse un caldo incredibile. Sono stati 20 minuti velocissimi ed intensi e poi la sera i Whitesnake: grande concerto davvero, ma anche i Motorhead ed i Saxon non sono stati male.
Vediamo di scoprire qualcosa di piu' di Jacopo Meille come uomo: cosa dice la tua carta d'identita'?
> Nato a Firenze il 12 settembre del 1968. Vergine ascendente Scorpione al momento disoccupato in attesa di diventare un musicista a tempo pieno.
Ancora adesso con il rock non ci campi e quindi lavori in quale settore?
> Purtroppo no, non ancora, ma sono ottimista e poi mai come adesso mi sento nella possibilità di mettere a frutto la mie capacità musicali e canore.
Jacopo ed il tempo libero. Se devi leggere, compri quali libri?
> Giudice lo confesso, leggo poco, o meglio leggo solo d’estate, in vacanza, ma siccome di vacanze ne faccio sempre meno, leggo poco; ma sono affamato di film, di tutti i generi: andate a vedere ‘Sideways’ è un gran bel film che parla di vino e di gente comune e compratevi l’edizione speciale de ‘La Maschera Del Demonio’ di Mario Bava, un vero must dell’orrore, che vi confermerà che noi italiani siamo sempre i migliori.
Se invece devi trascorrere una settimana di relax, te ne vai dove
abitualmente?
> Ho da poco riscoperto la Versilia, ed in particolar modo l’alta Versilia, quella al confine con la Liguria. Mi piace molto andare a mangiare a Sarzana… ehi, non sto scherzando.
La tua promised land invece si trova dove?
> Credo l’Australia o La Nuova Zelanda, anche se non ho mai visitato né l’una né l’altra, ma visto quello che il presente mi offre, chissà che non vada a vivere a Newcastle…
Tu alla voce e la tua band ideale alle tue spalle chi prevede come singoli musicisti?
> Domanda difficile: penso che andrei sul sicuro e che chiederei a Page, Jones e se potessi, a Bonham, di fare un gruppo insieme… banale vero, lo so… allora prenderei tutti gli Who senza Daltrey… sempre peggio, mi rendo conto… a parte gli scherzi suonare con le persone con cui suono adesso è davvero appagante.
Cosa non funziona in modo drammatico nella discografia italiana?
> Che chi sta a capo delle case discografiche non capisce un emerito nulla di musica e quei pochi che ci capiscono non hanno abbastanza coraggio per investire magari poco, ma qualcosa su un prodotto nuovo e fresco. Ed così sempre più band fanno da sole visto che adesso è possibile e soprattutto non è così dispendioso.
Vi e' qualche band di casa nostra che ottiene il tuo rispetto, anche se di genere diverso da quello che tu proponi?
> Il mio rispetto va alla BandaBardo, per il coraggio di aver continuato a perseguire i propri sogni e a mostrare che c’era una via alternativa per poter suonare la musica senza compromessi arrivando direttamente alle persone. Mi piace Cammariere, continuo ad adorare Ivano Fossati e stravedo per un gruppo fiorentino: gli Underfloor.
Ed infine la domanda canonica su Robert Plant: ti sarebbe piaciuto che lui fosse che cosa? Tuo padre, il tuo gemello, il tuo guru o cos'altro?
> Robert Plant continua ad essere il cantante che, pur riascoltandolo e riascoltandolo, mi commuove e mi fa venire i brividi lungo la schiena. E’ un uomo coerente, nel bene e nel male, ed anche un po’ antipatico, ma quel tanto che in fondo te lo fa piacere di più. In una parola: è bravo.
Il 6 Marzo spero di non andare al Festival di Sanremo, mentre tu cosa farai con Girlschool, un po' di Whitesnake ed i Tygers of Pan Tang?
> Come ti ho detto suonerò il mio primi concerto con i Tygers e farò baldoria con 3 membri di uno dei miei gruppi preferiti di sempe: i Whitesnake… eppure un po’ Sanremo mi mancherà… ma solo un poco, pochino.
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