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Notizie
Pubblicato il 09/04/2010 alle 20:00:46
Carmen Consoli si aggiudica l'ottava edizione del Premio Amnesty Italia sui diritti umani
di Pippo Augliera
La cantantessa siciliana con il brano Mio zio ha vinto l’edizione 2010 del Premio Amnesty Italia, assegnato dal festival Voci per la Liberta' all’artista che ha trattato in maniera più forte il tema della violazione dei diritti umani.

La cantantessa siciliana con il brano Mio zio ha vinto l’edizione 2010 del Premio Amnesty Italia, assegnato dal festival Voci per la Liberta' all’artista che ha trattato in maniera più forte il tema della violazione dei diritti umani.

Una canzone, contenuta nell’album "Elettra", pubblicato nell’autunno 2009, che racconta di un abuso su una bambina che avviene in famiglia che fa rabbrividire e sdegnare, perché tratta della violenza più ignobile che un essere umano possa compiere, quella sui bambini.

‘Fa gelare il sangue nelle vene’, come ha affermato Christine Weise, presidente di Amnesty International Italia, ‘con un’ironia crudele è capace di farti sentire la sofferenza e l’impotenza della bambina violata, la solitudine e la vergogna delle tante bambine che non ricevono aiuto perché i loro aguzzini sono uomini perbene’.

'Sono onorata e felice di questo premio', ha dichiarato Carmen Consoli, ‘essendo una sostenitrice delle idee e delle campagne a favore dei diritti umani, per i quali Amnesty si batte attivamente da quasi quarant’anni. Appoggio Amnesty International ogni volta che posso, nelle sue battaglie, nell'etica e nell'idea di persona che difende e promuove. Ma ringrazio Amnesty International per l'assegnazione di questo riconoscimento soprattutto per una ragione: gli abusi sui minori si consumano in famiglia, molto in famiglia, troppo in famiglia. La famiglia e' il luogo fisico e ideale nel quale dovremmo trovare sempre rifugio e protezione e invece diventa troppo spesso il teatro di mostruosita', un teatrino che tendiamo a nascondere dietro il perbenismo, l'ipocrisia, la menzogna, a discapito ancora di chi non sa e non puo' difendersi. Parlarne, parlarne tanto e apertamente e' il modo migliore per sgretolare questo teatro dell'orrore. Grazie, Amnesty, per dare un megafono al grido di dolore dell'innocenza perduta’.

Gli altri nove brani in concorso quest’anno erano: “Carovane” (Sergio Cammariere) “Anja del settimo cielo” (Grazia Di Michele), “Date a Cesare” (Dolcenera), “Parole che fanno bene” (Niccolò Fabi), “A sangue freddo”, (Il Teatro degli orrori), “Scappa” (Piotta), “Tancredi e Clorinda” (Radiodervish), “Non possiamo chiudere gli occhi” (Eros Ramazzotti) e “Donna che parla in fretta” (Marina Rei).

Della giuria che ha selezionato le proposte pervenute alla segreteria di “Voci per la Libertà”, hanno fanno parte: Giò Alaimo (il Gazzettino), Roberta Balzotti (Televideo Rai), Alessandro Besselva Averame (Mucchio), Ugo Coccia (Rai International), Cinzia Fiorato (Rai Uno), Gianmaurizio Foderaro (Rai Radio 1), Federico Guglielmi (Rai Radio 1, Mucchio, Audioreview), Michele Lionello (Voci Per La Libertà), Enrico Maria Magli (Radio 1, Deejay TV), Carlo Mandelli (QN - Quotidiano Nazionale, Il Giorno), Riccardo Noury (portavoce di Amnesty International), Valeria Rusconi (Repubblica, Espresso), Giordano Sangiorgi (Meeting degli Indipendenti), Renzo Stefanel (Rockit), Christine Weise (presidente di Amnesty International) e Savino Zaba (Rai 1, Radio 2).

Nelle edizioni precedenti hanno vinto il Premio Amnesty Italia: Daniele Silvestri ("Il mio nemico", 2003), Ivano Fossati ("Pane e coraggio", 2004), Modena City Ramblers ("Ebano", 2005) e Paola Turci ("Rwanda", 2006), Samuele Bersani ("Occhiali rotti", 2007), i Subsonica (“Canenero”, 2008) e Vinicio Capossela (“Lettere di Soldati”, 2009)

La premiazione ufficiale, in presenza della Consoli, avra' luogo a Villadose (Rovigo), nel corso della serata finale della tredicesima edizione del concorso musicale dal vivo per artisti emergenti ''Voci per la Liberta' - Una canzone per Amnesty'', in programma dal 22 al 25 luglio.

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