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Pubblicato il 20/09/2011 alle 00:18:29
Chez Mimi' augura un buon compleanno a Mia Martini con un sito rinnovato
di Pippo Augliera
Il 20 Settembre Mia Martini avrebbe compiuto 64 anni, proprio nello stesso giorno del compleanno della sorella Loredana Berte'. La grande indimenticata artista continua a far parlare di se, nonostante siano trascorsi 16 anni dalla scomparsa.

Il 20 Settembre Mia Martini avrebbe compiuto 64 anni, proprio nello stesso giorno del compleanno della sorella Loredana Berte'. La grande indimenticata artista continua a far parlare di se, nonostante siano trascorsi 16 anni dalla scomparsa.

Gli auguri del suo club ufficiale Chez Mimi'. Attualmente, viene scoperta anche dalle nuove generazioni e i giovani talenti la omaggiano con dei tributi sinceri e appassionati, organizzando dei concerti in tour seguiti che riscuotono consensi. Una sua raccolta Il meglio di Mia Martini, contenente ben 26 successi rimasterizzati, pubblicata nel maggio 2009, si riaffaccia periodicamente nella classifica dei dischi più venduti: segno di una popolarità che l’assenza fisica e la mancanza di promozione non scalfiscono.

Chez Mimì che, da oltre 20 anni, continua incessantemente come club ed associazione la sua attività, ha pensato per questa importante ricorrenza di rinnovare il sito dedicato alla loro beniamina con una grafica diversa e un taglio più moderno con collegamenti a social network importanti come facebook o al canale di you tube per potere vedere esibizioni ed apparizioni televisive o in concerti. L’inaugurazione ufficiale coincide con la data del compleanno e in coincidenza del quarantennale dal debutto come Mia Martini. I fans potranno accedere al sito www.chez-mimi.it virtualmente da ogni luogo e mettere in bacheca una dedica, un pensiero.

Per l’occasione, Chez Mimì ricorda un incontro con Mia Martini avvenuto nell’estate del 1991 a Forlì, in una hall di albergo, alcune ore prima di un suo concerto. Non siamo soli, è presente Angelo Valsiglio, musicista napoletano di estrazione jazzistica. Mimì appare in buona forma, completamente struccata e in versione pantofolaia che contrasta con la sua voglia, più che mai attuale, di sperimentare nuove possibilità...In Italia mi annoio, non mi diverto, le uniche cose che mi hanno stimolato sono state le collaborazioni con Dee Dee Bridgewater e l’armonicista Toots Thielemans con i quali ho interpretato Imagine di John Lennon dal vivo e il duetto con Claudio Baglioni...

Considera una esperienza interessante la tournèe estiva con il quintetto jazz di Maurizio Giammarco, un sottile senso di sfida alle regole del mondo discografico: ‘Sono grata a Maurizio per aver capito da subito che non avevo alcuna intenzione di scimmiottare la cantante jazz o di costringere i musicisti a suonare come un gruppo pop. Non ho la presunzione di improvvisare uno ‘scat’, sarebbe come prendere in giro Sarah Vaughan e Ella Fitzgerald. Al contrario, ascolto con molta attenzione, perché voglio imparare ad amare sempre di più questo mondo di sensazioni per me completamente nuove, cerco piuttosto di usare la mia voce con una apertura mentale ancora maggiore che in passato. L’eccitante di questi concerti è continuare ad essere me stessa, però in un modo ed in un contesto musicale assolutamente diversi e lo stesso vale per loro. Voglio cercare di entrare in questo mondo che, per ora, non mi appartiene. Ma senza nessuna presunzione, voglio farlo con dolcezza, anche se il tempo è così poco. Ad esempio, qualche anno fa avevo inserito “Come together” nei miei concerti e ne era venuta fuori una versione ibrida, vagamente jazz ma con una buona dose di rock. Stavolta invece la suono insieme a jazzisti veri, che non devono marcare ciò che già appartiene a loro. Forse ero più a mio agio prima, ma le situazioni troppo comode, purtroppo, non mi danno pace, non è facile cantare jazz, i musicisti che mi accompagnano sono fondamentalmente dei solisti. Possono suonare con tutti, quello che conta è il loro ‘solo’. Così all’inizio pensavo che potessi fare la stessa cosa con la voce. Non è possibile. Ho bisogno di sentire una comunione con tutti e non posso trasformarmi in…un sax. Non credo, però, che il suo quintetto sia divenuto pop…’

E’ elettrizzata e affascinata, mentre continua a parlare:
‘I miei fans sono un po’ disorientati, come pure il classico pubblico jazz, che è sempre stato un po’ distante dalla canzone, ma mi interessava l’incontro fra due mondi musicali. Ho intenzione di realizzare un album live, abbiamo già registrato in qualche tappa con uno studio mobile. Un modo per riproporre alcuni miei brani, come “Vola”, o “La mia razza” con una formula nuova e per cantare canzoni di autori che amo come Pino Daniele, Ivano Fossati, Lucio Battisti, Enzo Gragnaniello e Maurizio Giammarco o standard jazz come “Estate” di Bruno Martino o “Love for sale” di Cole Porter . Ho avuto modo di riascoltare alcuni brani, sono rimasta meravigliata, mi sono abbastanza coinvolta, ma non credo che continuerò a cantare jazz..
Non mi sono mai piaciute le rigide divisioni di generi, mi piace rischiare, sperimentare, emozionarmi quando canto, perché solo così posso emozionare chi ha voglia di ascoltarmi. Rock, jazz, canzone d’autore, musica leggera… sono solo definizioni di comodo, la gente ama qualcosa che colpisce al cuore, non una stupida definizione.
I miei discografici mi chiedono un disco di inediti, addirittura mi hanno proposto di realizzare un disco di inediti con Pasquale Panella, il paroliere degli ultimi lavori di Lucio Battisti. Ho detto a Panella di farmi leggere alcuni testi. Me li ha portati, non ho capito molto, mi sembravano delle macchie. Io posso cantare solo brani che sento emotivamente, gli ho suggerito di concentrarsi maggiormente sull’esaltazione dell’irrilevante, se ne è andato contento’.

Parla, naturalmente, del suo amore artistico con Roberto Murolo... è nato da un incontro delizioso, piacevole, avvenuto a Roma l’anno scorso a casa di amici. Abbiamo cominciato ad improvvisare qualche canzone con lui e Renato Carosone. Poi, conversando ho scoperto la sua simpatia e quando mi è stato proposto di fare qualcosa con lui ho accettato senza riserve. E’ stato emozionante entrare la prima volta a casa sua, dove ha vissuto anche il padre Ernesto e che ha quasi un secolo di storia. Mi ha portato nello studio di registrazione, tenendomi per mano come una bambina, aspettavo che iniziasse lui con la sua chitarra e invece mi ha detto ‘piccerè canta’: sono rimasta sorpresa. E’ stato difficile imparare la pronuncia esatta delle parole, Roberto è estremamente pignolo, ma dolcissimo, anche quando ti rimprovera, come è accaduto mentre cantavo il verso ‘amore è facile, tutto ‘o difficile‘. Mi ha bloccata tre volte con la sua voce solare che trasmette serenità, spiegandomi con il sorriso sulle labbra la dizione esatta...

L’incontro volge al termine con Angelo Valsiglio che propone l’ascolto di una cassetta contenente un provino. Si tratta di “Fammi sentire bella”, scritto in collaborazione con Giancarlo Bigazzi.

Per varie vicissitudini, è rimasto ancora nel cassetto. Sono trascorsi 20 anni da allora e i fans aspettano con trepidazione che il brano venga pubblicato, considerato che è stato recentemente rivestito di un nuovo arrangiamento e Caterina Caselli aspetta l’occasione propizia per farlo. Nell’attesa, auguri Mimì!

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