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Pubblicato il 27/10/2006 alle 14:44:24
Le Iene e il servizio su Arezzo Wave, la risposta di Mauro Valenti
di Paolo Ansali
Pronta risposta di Mauro Valenti, presidente della Fondazione Arezzo Wave Italia, dopo il servizio mandato in onda lunedi' 24 ottobre da Le Iene in cui si parlava di droga nel camping del Festival toscano.

Dopo il servizio mandato in onda durante il programma Le Iene lunedì 24 ottobre, Mauro Valenti, presidente della Fondazione Arezzo Wave Italia, ha indetto immediatamente una conferenza stampa per fare alcune considerazioni riguardo al filmato proposto. Questa estate durante il Love Festival, alcuni giornalisti di Italia Uno si sono introdotti con una telecamera nascosta nel campeggio allestito come ogni anno per l’occasione e, fingendosi dei comuni ospiti, sono riusciti a filmare scene di spacciatori giunti ad Arezzo per fare affari. Purtroppo c'è stata la tragica scomparsa di un 18enne, ma ufficialmente la causa della morte non è assolutamente imputabile ad uso di droghe. Durante la conferenza stampa Mauro Valenti (nella foto) non ha negato il problema evidenziato dalle Iene, anche perché si tratta di un problema vecchio che l’organizzazione Arezzo Wave e le strutture aretine da anni cercano di combattere. Questa è la risposta integrale di Mauro Valenti: "Ieri sera, 24 Ottobre, la trasmissione di Italia 1 “Le Iene” ha dedicato più di 10 minuti al problema droga nel campeggio di Arezzo Wave e 30 secondi scarsi al Festival, giunto ormai a 20 anni di età e impegnato da sempre a valorizzare e a sostenere la musica italiana e la diversità culturale. Tre milioni di persone l'hanno visto e molti di più se lo sono fatto raccontare ampliando e ingrandendo quanto era già sconvolgente. Il servizio, a parer nostro, è assolutamente incompleto e di fronte a tematiche come la droga e il disagio giovanile, mancante della domanda più elementare: che fare? Eravamo e siamo disposti a dare il nostro contributo ed estendere il tavolo delle decisioni a istituzioni e strutture sociali. Purtroppo dal servizio tutto questo non è uscito, noi non siamo stati nemmeno avvertiti di quello che stava succedendo né di quello che la troupe stava filmando, e con noi le forze dell'ordine e chiunque potesse affrontare la situazione. Se pensi che Arezzo Wave non sia solo un campeggio che come in tante altre parti del mondo testimonia anche il disagio giovanile, ma una Fondazione culturale che da 20 anni lavora per promuovere la cultura, la creatività e il sostegno ai nuovi talenti artistici, ti chiediamo due righe, un suggerimento, un'idea, un aiuto. "
"Mandare in onda quel filmato - ha detto Valenti - senza nessuna intervista, senza nessuna replica, con una sola chiave di lettura, rischia di annullare gli sforzi di questi anni per restituire gli spazi di Arezzo Wave agli amanti del festival e soprattutto rischia di dare un’immagine distorta della realtà, come se il campeggio di Arezzo Wave fosse frequentato solo da spacciatori e drogati".
"Non si tratta di negare o nascondere il problema, - ha aggiunto il patron di Arezzo Wave - ma di proporlo nella sua giusta dimensione e mostrarlo da diverse prospettive, se non altro per tutti quei ragazzi che ogni anno giungono ad Arezzo per divertirsi e che con la droga non hanno niente a che fare". E’ per questo che Mauro Valenti si è già messo in contatto con il programma di Italia Uno per chiedere il diritto di replica.

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