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Pubblicato il 18/04/2009 alle 17:59:03 | |
Dopo il prossimo addio di Stefano D'Orazio, i Pooh pensano allo scioglimento
L'addio vero è soltanto quello del batterista, Stefano D'Orazio; per gli altri si tratta solo di incertezze. Le agenzie commettono l'ennesima gaffes, sostenendo che i Pooh sono la band più longeva del mondo: e i Rolling Stones ed i Nomadi?
L'addio vero è soltanto quello del batterista, Stefano D'Orazio; per gli altri si tratta solo di incertezze. Le agenzie commettono l'ennesima gaffes, sostenendo che i Pooh sono la band più longeva del mondo: e i Rolling Stones ed i Nomadi?
Resta il fatto che i Pooh stanno per iniziare l'ultima tournee nella formazione Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Stefano D'Orazio e Red Canzian, senza specifiche prospettive per il futuro. Intanto, agenzie di stampa e giornali commettono l'ennesima gaffe e dimostrazione di poca accuratezza nel riportare le notizie. Per la Reuters i Pooh sono ...la più longeva a livello mondiale per gli anni trascorsi insieme (dal '66) e produzione di dischi, praticamente uno all'anno!. Nulla di più falso. I Nomadi (per restare all'Italia, esistono dal 1963 (con singolo di esordio datato 1965), mentre per stare a livello mondiale i Rolling Stones esordirono sul palco del Marquee di Londra il 12 luglio del 1962 (scusate se è poco!).
Ma torniamo ai Pooh. La scelta di Stefano va rispettata, hanno detto nel corso di una conferenza stampa di presentazione del disco in uscita per l'8 maggio che include l'omonimo brano inedito "Ancora una notte insieme", ...ma se ci si lascia oggi con la propria moglie, non si può andare il giorno dopo con un'altra. Ora abbiamo una priorità: vivere insieme a Stefano questo momento importantissimo della nostra
storia. Non siamo in condizione di avere certezze anche perchè se decideremo di continuare dovremo fare qualcosa di ancora più forte. E' difficile immaginare in questo momento di ridisegnare un nuovo percorso; molto probabilmente se decideremo di andare avanti saremo in tre!. Il gruppo ha sottolineato che si tratta di un momento necessario a metabolizzare la partenza del batterista, chiarendo che "non è possibile avere idee chiare" sul futuro perchè se così fosse "saremmo dei mostri".
Stefano D'Orazio, batterista dei Pooh, assicura di non essere stanco e tranquillizzare i fans sostenendo anche di non essere malato. Ma spiega che la scelta di lasciare il gruppo dopo 38 anni di attività è "di carattere interiore". "Mi sono reso conto - dice durante la presentazione dell'ultimo album nella formazione Facchinetti, Battaglia, D'Orazio, Canzian - che ho dedicato tutta la mia vita soltanto a questo bellissimo viaggio e ho sentito il bisogno di guardare anche oltre. Ho voglia anche di annoiarmi, di inventare un futuro in maniera diversa. Ho un sacco di cose nel cassetto: devo finire di scrivere un libro, ho scritto qualche musical e qualcuno mi dice di andare avanti, mi piacerebbe raccontare ai ragazzi come si fa a vivere da musicisti e mi piacerebbe girare il mondo, magari le stesse città dove abbiamo suonato e di cui ho visto soltanto palazzetti dello sport, teatri o alberghi". D'Orazio chiarisce di non avere idee precise (...non so cosa sarà da settembre in poi, nè cosa mi capiterà), ma di aver conquistato una consapevolezza legata all'età: "Non mi sento vecchio - dice - ma sento che dovrei cominciare a mettere la testa a posto. Quando ho spento 60 candeline, mi sono reso conto che avevo qualche anno di troppo per continuare a suonare il tamburo".
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