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Interviste
Pubblicato il 09/11/2007 alle 20:35:38
Ezio Guaitamacchi presenta il Milano Guitar Festival
di Alessandro Sgritta
Abbiamo intervistato Ezio Guaitamacchi, direttore artistico del Milano Guitar Festival, la cui prima edizione si è aperta l'8 novembre con un trio di chitarre tutto italiano, prosegue con Paco De Lucia e si conclude con Mick Taylor ex Rolling Stones.

Abbiamo intervistato Ezio Guaitamacchi (nella foto), direttore artistico del Milano Guitar Festival, la cui prima edizione si è aperta l'8 novembre con un trio di chitarre tutto italiano, prosegue il 9 novembre con Paco De Lucia e si chiude domenica 11 con il concerto di Mick Taylor, ex Rolling Stones...

Il Milano Guitar Festival ha aperto i battenti giovedì 8 novembre alla Salumeria Della Musica di Milano con una serata dal titolo: “MILANO meets NEW YORK GUITAR FESTIVAL” all’insegna della chitarra acustica con le esibizioni di Beppe Gambetta, Forastiere e Pietro Nobile. Durante la serata è stato consegnato a Franco Mussida il Premio “Jimi Hendrix”....

E.G.: C'è stato un cambio di programma all'ultimo momento perché Dominic Frasca (chitarrista newyorkese) è ammalato ed è stato sostituito da Beppe Gambetta (celebre chitarrista acustico genovese, da anni il più conosciuto virtuoso italiano della sei corde negli Stati Uniti), l'altra sorpresa è stata che ha suonato anche Franco Mussida, è stata una serata molto articolata aperta da Pietro Nobile, un bravissimo chitarrista acustico che suona da trent'anni e un maestro del finger-style, ha suonato anche lui molto all'estero, che è un po' la caratteristica di tutti i chitarristi che hanno suonato ieri sera, come Forastiere (unico chitarrista italiano ospite al New York Guitar Festival 2008), e compreso Mussida, che con la PFM negli anni '70 ha avuto la possibilità di suonare anche in America e ancora oggi la sua chitarra gira per il mondo, è stata una serata che ha sancito il gemellaggio con il NEW YORK GUITAR FESTIVAL e ha voluto dare una sorta di orizzonte internazionale ai chitarristi italiani, prima di passare agli ospiti internazionali delle prossime serate...

L'ospite atteso di stasera è Paco De Lucia, che si esibisce al Teatro Dal Verme accompagnato dalla sua band: Nino Josele (chitarra), Alan Perz (basso), Israel “El Pirana” Suarez (percussioni), Antonio Serrano (tastiere) e Montse Cortes e Chonchi Heredia (cori)...

E.G.: Paco De Lucia arriva qui per l'unica data italiana, tra l'altro è qualche anno che manca da Milano, è un concerto molto atteso, arriverà con la sua band, più che un grande chitarrista è un vero e proprio ambasciatore culturale, la musica flamenca è associata al suo nome come il reggae a Bob Marley, il tango ad Astor Piazzolla o il fado ad Amalia Rodriguez, insomma personaggi simbolici capaci di portare la loro arte nel mondo, di ritrovare una tradizione secolare ma anche di difenderla con grande tenacia e coraggio, come Paco che all'età di 60 anni (che compierà tra pochi giorni, il 21 dicembre) continua imperterrito e fiero come un vecchio capo indiano a proporre sui palcoscenici internazionali una musica che è il frutto di una cultura locale, ma che lui è riuscito a rendere di spessore assoluto...

L’evento conclusivo di questa prima edizione del “Milano Guitar festival” sarà l’atteso concerto (anche questa l'unica data italiana) di Mick Taylor, il chitarrista che sostituì nel 1969 Brian Jones nei Rolling Stones per poi andarsene nel 1974, con la sua band...

E.G.: Bisogna ricordare che prima di entrare nei Rolling Stones veniva considerato il vero erede di Eric Clapton, tanto che John Mayall dopo l'uscita dal suo gruppo di Eric Clapton e Peter Green, li sostituì proprio con Mick Taylor, che con i Bluesbreakers ha fatto almeno due dischi straordinari, nonostante fosse giovanissimo (non aveva ancora compiuto 18 anni), ed era talmente considerato il nuovo talento emergente della chitarra che a seguito della morte di Brian Jones i Rolling Stones lo chiamarono subito a sostituirlo, quindi di fatto pochi giorni dopo la morte di Brian Jones salì sul palco del leggendario concerto di Hyde Park che Mick Jagger iniziò liberando le farfalle bianche e declamando i versi di Shelley, Taylor rimarrà con il gruppo fino alla metà degli anni '70, la sua chitarra è quella che si sente in "Sticky Fingers", in "Exile On Main Street", forse i dischi più popolari e leggendari dei Rolling Stones, però anche dopo il suo abbandono del gruppo la sua carriera solista è proseguita con altre collaborazioni eccellenti tra cui Bob Dylan...

L’ultima giornata del “MILANO GUITAR FESTIVAL” (domenica 11 novembre) si svolgerà presso l’Alcatraz di Milano e si aprirà alle ore 11.00 con la 30° edizione della Mostra mercato “Second Hand Guitars”, di cosa si tratta?

E.G.: La cosa interessante di questa esposizione di chitarre di seconda mano da parte di negozianti o semplici privati che vengono per scambiarle, venderle o semplicemente per mostrarle e farsene un vanto, è che all'interno di questa mostra faremo sia un seminario dedicato alle chitarre dei Rolling Stones con un collezionista che porterà dei pezzi di antiquariato e molti ragazzi che animeranno queste chitarre facendole suonare con i riff delle canzoni più famose degli Stones, e a seguire Mick Taylor incontrerà il pubblico del festival all'Alcatraz prima del concerto, che è una cosa veramente rara che non fa quasi mai...

Questa è la prima edizione del festival, avete intenzione di continuare nei prossimi anni?

E.G.: La prima edizione è stata fatta con una sorta di sprezzo del pericolo perché non abbiamo sponsor commerciali, non ci sono nemmeno finanziamenti da parte di enti locali per cui la riuscita è tutta basata sulla risposta del pubblico, abbiamo visto che l'interesse dei media è stato veramente alto, anche come percezione di voler fare un festival e non una rassegna di concerti, riempiendolo di cose particolari ma anche andando a scegliere gli artisti uno a uno, e quindi siamo fiduciosi che questo festival diventi un evento su base annuale da ripetere e un vero e proprio punto di riferimento per tutti gli appassionati della chitarra e per tutti coloro che sono attratti e affascinati dai suoni e dalle musiche che vengono dalle chitarre...

Come direttore artistico quale ruolo ha avuto nel festival e da chi è stato affiancato?

E.G.: Mi sono occupato della scelta degli artisti, ho messo in piedi tutte le serate, i seminari, tutti gli eventi collaterali, mettendo anche a fuoco l'idea di un festival che non è solo vedere chi transita in Italia in quel periodo e mettere insieme delle date ma andando a ricercare una serie di personaggi per tentare di dare al festival sin dalla prima edizione una identità molto precisa in modo tale che venga percepito questo e che possa quindi ripetersi negli anni e diventare un appuntamento fisso per gli appassionati, insieme al mio socio Massimo Sabatino che è il promoter della manifestazione con cui lavoriamo già da alcuni anni al festival "Just Like A Woman" che si svolge in Liguria dal 2001 che è interamente dedicato alle voci femminili internazionali e con cui stiamo preparando l'edizione del 2008...

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