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Comunicati |
Pubblicato il 19/07/2006 alle 10:49:22 | |
Effusioni sonanti dal 19 al 22 luglio con John De Leo
Quattro racconti in 4 concerti negli spazi delle Officine Storiche di Via Prenestina a Roma: Ef-fusioni di musica e letteratura con John De Leo, Giuliana Lojodice ed Enrico Intra, Giuseppe Cederna e Paolo Damiani, Daniele Formica e Rita Marcotulli.
Letteratura e note musicali si fondono in quattro spettacoli dal vivo in cui la parola narrata gioca e si interseca con la suggestione evocativa della musica, e in questa fusione entrambe si esaltano a vicenda.
Una magia antica quella di saper raccontare una storia, che riporta l’ascoltatore all’infanzia, che avvicina i testi di Calvino, Samarago, Manganelli e Shawn anche a chi considera la letteratura una fatica.
I protagonisti in scena sono attori e musicisti di fama nazionale e internazionale come John De Leo (nella foto), Giuliana Lojodice ed Enrico Intra, Giuseppe Cederna e Paolo Damiani, Daniele Formica e Rita Marcotulli.
Negli spazi delle Officine Storiche, in via Prenestina 45 (Roma), al prezzo di soli 5 euro, verranno messi in scena: "Il racconto dell’isola sconosciuta", di Josè Samarago, il 19 luglio; "La febbre", di Fallace Shawn, il 20 luglio; "Le città invisibili", di Italo Calvino, il 21 luglio: "Centuria", di Giorgio Manganelli, il 22 luglio.
Ef-Fusioni di musica e letteratura, narrazioni parallele offerte con il criterio di avere pari dignità, identica valenza, di esaltarsi a vicenda: la forza comunicativa della parola narrata che gioca con la suggestione evocativa delle note. Dal vivo. Grandi spettacoli in cui trovano forza le parole, dimensione i suoni e spazio le emozioni più vere. In fondo è una magia antica: qualcuno che ti racconta una storia nel modo più semplice e quasi ti sembra che dalle parole sgorghi una musica. È un progetto completo: non semplice reading, non solo musica: è un concerto, un racconto concerto. Un incontro di attori e musicisti che parallelamente raccontano.
Con uno spazio particolare ai nuovi talenti saranno letti, prima degli autori famosi, alcuni dei migliori racconti scelti dai concorsi di Trambus “Parole in corsa”.
L’ascolto spettacolare dal vivo è un ritorno all’infanzia: a quando la parola scritta, prima di trasformarsi in dovere sui libri di scuola, entrava nelle nostre vite come un piacere purissimo, con la voce di chi si dedicava a noi, raccontandoci fiabe e storie che ci appassionavano e ci facevano venire la voglia di leggere.
19 LUGLIO 2006
GIULIANA LOJODICE
ENRICO INTRA
in
"IL RACCONTO DELL’ISOLA SCONOSCIUTA"
di JOSE’ SARAMAGO
Una favola d’amore del premio Nobel per la letteratura raccontata da una delle più grandi attrici del nostro tempo, sulle sognanti musiche del noto pianista Enrico Intra.
L’isola sconosciuta è un luogo mobile che appare e scompare sulle carte della fantasia ma sta ben saldo nel cuore di ognuno di noi.
20 LUGLIO 2006
GIUSEPPE CEDERNA
PAOLO DAMIANI
in
"LA FEBBRE"
di WALLACE SHAWN
E' la storia di un occidentale che si scontra con la realtà del Terzo Mondo, chiedendosi se ha la forza e il coraggio per rinunciare ai propri privilegi. E' la storia di molti di noi.
Giuseppe Cederna racconta la sua avventura teatrale cominciata a bordo di un aereo che l'ha portato in Africa a visitare i territori tra Kenia, Sudan e Somalia, per imbattersi nel monologo di uno scrittore americano :"La Febbre".
Nato per essere raccontato dall’autore nelle case dei suoi amici colti e benestanti di New York, lo spettacolo prevedeva una circuitazione anomala, capillare e clandestina. Negli anni invece è stato rappresentato in tutto il mondo diventando un piccolo classico del nostro rapporto con l’ingiustizia e il dolore degli altri.
Il testo e lo spettacolo:
Non è un caso che l’autore di questo testo abbia recitato nei film di Woody Allen. Il mondo della borghesia colta e raffinata di cui ci parla è lo stesso ritratto nelle pellicole del regista americano ed è anche una delle espressioni più compiute e gratificanti della civiltà occidentale. E’ dunque uno shock quando vediamo nella Febbre un uomo di questo ambiente steso sul pavimento di un bagno in un hotel del terzo mondo, in mezzo agli scarafaggi e al vomito, in preda ad un delirio che avanza implacabile: prima le immagini crude di gente affamata o torturata, poi i ricordi di un’infanzia dorata e poi di nuovo altre visioni di rivolte e di violenze e altre immagini dei piccoli piaceri di una vita dedicata all’amore e alla bellezza. Il protagonista ripercorre le tappe della sua esistenza, così simili alle nostre, fino ad arrivare in fondo, fino a concedersi di dire tutta la verità -solo per cinque minuti- e poi dimenticare e continuare a mentire come se nulla fosse successo.
Domani “guariti” vedremo tutto con più distacco ed equilibrio, ma la notte del Sud è profonda e paurosa e il delirio apre squarci sull’altra faccia delle cose.
Per Paolo Damiani: “Le parole dette sono suoni che si muovono nell’aria, spesso per raggiungere un ascoltatore, o più: senza ascolto non c’è parola e non c’è musica.
Come la musica - che è tutto ciò che noi percepiamo come tale quando ascoltiamo - le parole sono fatte di suoni e di silenzi, di pieni e di vuoti, presenza e assenza. Hanno una musicalità propria che dipende non solo da come sono state scelte, disposte e da ciò che significano, ma anche dalla voce di chi parla, dalla sua capacità di narrare, di respirare e di usare con sapienza tutti gli strumenti della musica: ritmo, timbro, altezza, intensità, dinamica, accenti, alternanza di suoni, rumori, silenzi.”
21 LUGLIO 2006
DANIELE FORMICA
RITA MARCOTULLI
in
"LE CITTA’ INVISIBILI"
di ITALO CALVINO
Dal capolavoro di Calvino, grandi pagine in bilico tra tenerezza e disincanto che la voce di Daniele Formica rende indimenticabili.
Ascolto che diventa straordinario per le splendide suggestioni delle musiche originali di Rita Marcotulli, in una delle opere più significative della nostra letteratura.
22 LUGLIO 2006
JOHN DE LEO
FRANCO NADDEI
CHRISTIAN RAVAGLIOLI
FRANCO RANIERI
MASSIMO OTTONI
in
"CENTURIE"
Reading visionario sui testi di Giorgio Manganelli.
“Centuria” : istruzioni per l’uso dalla penna dell’autore.
«Se mi si consente un suggerimento, il modo ottimo per leggere questo libercolo, ma costoso, sarebbe: acquistare diritto d’uso d’un grattacielo che abbia il medesimo numero di piani delle righe del testo da leggere; a ciascun piano collocare un lettore con il libro in mano; a ciascun lettore si dia una riga; ad un segnale, il Lettore Supremo comincerà a precipitare dal sommo dell’edificio, e man mano che transiterà di fronte alle finestre, il lettore di ciascun piano leggerà la riga destinatagli, a voce forte e chiara. È necessario che il numero dei piani corrisponda a quello delle righe, e non vi siano equivoci tra ammezzato e primo piano, che potrebbero causare un imbarazzante silenzio prima dello schianto. Bene anche leggerlo nelle tenebre esteriori, meglio se allo zero assoluto, in smarrito abitacolo spaziale» .
Inevitabile incontro tra artisti non convenziali, sperimentatori dell’assurdo, ingegnieri della metafora. La voce sconfinata di John De Leo e le macchinazioni sonore di Francobeat assieme alle visioni “fatte a mano” dall’abile Massimo Ottoni danno vita ad un reading sulle pagine magistralmente scritte da Giorgio Manganelli in “Centuria”.
I mondi inattesi, sottointesi, stupefacenti di Manganelli trovano un suono di voci che si rincorrono, una musicalità della parola vissuta assieme al rumore che produce.
Le voci si mescolano e si trasformano, ora dolci, ora spietate, ora indifferenti.
Ed è proprio il mezzo “voce” lo strumento ideale per dare un suono, se non vita vera e propria, ai possibili mondi che abitano “Centuria”.
Il testo, come descrive lo stesso Manganelli, “ambisce ad essere un prodigio della scienza contemporanea alleata alla retorica […] giochi di luce che consentono di leggere tra le righe, sotto le righe, tra le due facce di un foglio, nei luoghi ove si appartano capitoli elegantemente scabrosi, pagine di nobile efferatezza, e dignitoso esibizionismo, lì depositate per vereconda pietà di infanti e canuti”.
Tecnicamente, la videomusicazione della performance “Centurie” è sempre ricomposta ad ogni evento e in tempo reale; ogni campionamento o manipolazione sonora e visiva avviene al momento. Il linguaggio della musica elettronica e l’editing video vengono “imitati” per essere suonati, rappresentati dal vivo in uno spettacolo insieme ironico ed intenso.
EFFUSIONI SONANTI
Officine Storiche, via Prenestina 45 (Roma)
19, 20, 21 e 22 luglio ore 21
Organizzazione: Associazione Culturale Krono
Informazioni per il pubblico: 349 2184156
Sito Internet: www.kronoi.it
Ufficio Stampa: Maurizio Quattrini
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