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| Pubblicato il 27/08/2008 alle 21:09:43 | |
La viaggiatrice Patty Pravo in tour (Sabaudia, Arena del Mare, 19/8/2008)
Patty Pravo ha incantato il pubblico dell'Arena del Mare di Sabaudia in un concerto che ha ripercorso come un viaggio i suoi oltre 40 anni di carriera. Prossime tappe Bisceglie, Enna, Palermo, Taormina, Sassari e il 18 settembre all'Arena di Verona.
 Lo scorso 19 agosto Patty Pravo (nella foto durante il concerto) ha incantato il numeroso pubblico dell'Arena del Mare di Sabaudia (praticamente esaurita) in un concerto che ha ripercorso come un viaggio i suoi oltre 40 anni di carriera. Prossime tappe Bisceglie, Enna, Palermo, Taormina, Sassari e il 18 settembre grande serata evento all'Arena di Verona, per poi proseguire il 27 settembre a Napoli (altre date ancora da definire).
Accompagnata in questo tour da una giovane band di sei musicisti che vede: Giovanni Boscariol al piano e tastiere, Moreno Viglione ed Edoardo Massimi alle chitarre, Adriano Lo Giudice al basso, Massimiliano Agati alla batteria e Gabriele Bolognesi al sax, fiati e percussioni, la bionda Patty entra in scena verso le 21.50 con un completo di pelle nera, camicia bianca e cravattino nero, per introdurre da sola "Dai sali su", un pezzo rock del 1978 (da "Miss Italia", cover di "Come Sail Away" di Dennis De Young) che rappresenta l'inizio del viaggio, con un bel solo di sax di Bolognesi che ha preso il posto che fu di Andrea Innesto. Dopo un intro di chitarra elettrica si fa un altro salto indietro nel tempo con "Sentimento", che uscì nel 1968 come singolo e rappresenta ancora oggi uno dei suoi pezzi più noti. Si prosegue con l'inedito "Goodbye my love", brano mai inciso dalla Strambelli per lei scritto da Mango che la cantò nel 1987 con il titolo "Stella del nord", ma il testo di Patty è diverso e richiama continuamente l'idea del viaggio: "perché io so saltare, decollare...nel cielo...". Quindi è la volta di "Per una bambola", canzone di rara bellezza ed eleganza per lei scritta da Maurizio Monti nel 1984 (la sua apparizione a Sanremo con l'abito da geisha ha fatto storia), impreziosita da un solo di flauto traverso di Bolognesi. A questo punto accade l'imprevedibile: dopo le prime note di "Pensiero stupendo" (il grande successo del '78 scritto per lei da Fossati e Oscar Prudente) Patty chiama a sé il pubblico che irrompe sotto al palco lasciando di sasso le prime file della platea (che hanno pagato un biglietto piuttosto salato), solo dopo l'intervento della sicurezza e addirittura della protezione civile (sic) il pubblico viene convinto a stare seduto ma rimane sotto il palco e sarà la stessa Pravo a non volere il suo allontamento ("che fastidio danno?"). Dopo le bellissime "Angelus" (sempre di Fossati) e "Les Etrangers" (entrambe da "Notti, guai e libertà" del 1998) Patty presenta uno ad uno i suoi musicisti. Segue il suo più grande successo degli ultimi anni, quella "..e dimmi che non vuoi morire" per lei scritta da Vasco Rossi e Gaetano Curreri, che la rilanciò nel 1997. Poi a sorpresa "La Viaggiatrice - Bisanzio", riscoperta di un brano tratto da quel capolavoro misconosciuto della musica italiana che è stato "Oltre l'Eden" del 1989, ristampato dalla CNI nel 2006, con soli di chitarra acustica ed elettrica. Con "Io ti venderei" (di Battisti-Mogol) si cambia decisamente atmosfera e si vira sul dance-rock, con un bel solo di sax, ma tutti i testi sono legati tra loro come spiega la stessa Pravo al pubblico, e il tema è sicuramente il viaggio. La Strambelli si siede al piano (di fronte a Boscariol) e insieme intonano "Se perdo te" (di Bardotti-Korda), capolavoro dal suo primo disco del 1968 che si intitolava semplicemente "Patty Pravo". Questo è il momento dei grandi successi, seguono quindi "Pazza idea" (del '73), la nuova versione rock de "La bambola" (che festeggia 40 anni con un nuovo video per la regia di Giuseppe Gagliardi in cui Patty per scherzare fa il verso ad Amy Winehouse), "Ragazzo triste" (il suo primo 45 giri del 1966) e "Qui e là", di cui viene proposta una bellissima versione molto swing e quasi jazz. Seguono due brani poco noti, le rockeggianti "Orient Express" (dall'ultimo disco in studio "Nic-Unic" del 2004) e "Let's go", nientemeno che da "Cerchi" (disco sperimentale e poco fortunato del 1982). Il gran finale del concerto è affidato a due pezzi di bravura: la difficilissima "Tutt'al più" (da "Bravo Pravo" del '71) con tanto di intro parlato, piano e voce da brividi con solo di sax finale, e infine "I giorni dell'armonia", una romanza di Monti e Ullu portata a Sanremo nel 1995 che lì ebbe poca fortuna data l'assoluta bellezza e la poca orecchiabilità del brano, caratteristiche non certo adatte al festival dei fiori, che chiude con un senso di pace interiore (senza il bisogno di bis) il viaggio in musica della eterna "ragazza del Piper", fino alla prossima destinazione. Il pubblico di tutte le età l'acclama più volte come una diva, l'ultima rimasta della canzone italiana, con un repertorio da fare invidia anche ai grandi cantautori, che del resto hanno sempre scritto per lei fin dall'inizio della sua lunga e fortunata carriera.
Prossime date del tour:
27/08 BISCEGLIE (BA) Piazza Vittorio Emanuele
31/08 ENNA Villa Gussio
02/09 PALERMO Teatro di Verdura
04/09 TAORMINA Teatro Antico
09/09 SASSARI Teatro Verdi manifestazione voci di donna
18/09 VERONA Arena di Verona
27/09 NAPOLI Arena Flegrea
Si ringrazia l'ufficio stampa Rossella Martini.
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