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Pubblicato il 16/01/2010 alle 11:47:09 | |
Aurelio Pasini su Il Mucchio apprezza le ballate rock (sovente dal retrogusto barrettiano) di Dario Antonetti
Nella versione telematica del prestigioso mensile, appare la recensione del cd Il ritorno del figlio dell’estetica del cane pubblicato dalla nostra U.d.U. Records: canzoni semplici, ma sempre con qualcosa al loro interno a renderle insolite.
Nella versione telematica del prestigioso mensile, appare la recensione del cd Il ritorno del figlio dell’estetica del cane pubblicato dalla nostra U.d.U. Records: canzoni semplici, ma sempre con qualcosa al loro interno a renderle insolite.
Amiamo Il Mucchio Selvaggio da tempi non sospetti. Ne abbiamo seguito le evoluzioni e le battaglie affrontate, anche con il passaggio da una frequenza settimanale a quella classica di mensile. Percio' (ogni volta che un nostro lavoro appare sulle sue pagine) ne siamo doppiamente felici.
Scrive Aurelio Pasini ...Di norma in questo spazio non ci occupiamo di ristampe, men che meno di lavori usciti da appena un paio d’anni. Però ci sono casi per i quali si mandano volentieri al diavolo le regole. Ecco, il ritorno – con titolo ampliato e scaletta rimpinguata di tre inediti registrati tra il 1995 e il 2004 – de L’estetica del cane, il primo lavoro in proprio del cantautore psichedelico Dario Antonetti, merita tutta l’attenzione possibile.... riflessione questa che ci sentiamo di condividere in pieno!
Aurelio Pasini poi passa agli aspetti storici della carriera di Dario Antonetti... Già membro di formazioni di culto come Kryptasthesie, Acidi Tonanti ed Effetto Doppler, nonché animatore del Vegetable Man Project, Antonetti è artista quanto mai originale e personale, pur appoggiandosi a stilemi tutto sommato classici. Le sue sono ballate (sovente dal retrogusto barrettiano) costruite sulla chitarra acustica, con sezione ritmica e un tocco di calda elettricità ad abbellirle e solidificarle, ma sempre con qualcosa al loro interno a renderle insolite, speciali, uniche.... A volte si tratta di un improvviso scarto strumentale o di una scelta di arrangiamento imprevedibile ...
Nela parte conclusiva di questa recensione apparsa su Il Mucchio, altre conclusioni anche artistiche... ...più spesso la differenza la fanno i testi, introspettivi ma con ironia, a tratti un poco surreali, altre sferzanti (specie quando l’argomento è la scena musicale nostrana, come nel caso de L’artista indipendente o Ho smesso la distro). Canta anche d’amore, Antonetti, tenendosi lontanissimo da qualsivoglia luogo comune, e già questo basterebbe a far capire lo spessore del personaggio. Chi ancora non lo conoscesse ha l’occasione giusta per rimediare....
Un grazie a tutti ... dalla redazione de Il Mucchio al sound di Dario Antonetti!
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