|
Comunicati |
Pubblicato il 23/05/2015 alle 14:39:33 | |
Peppe Barra chiude la 70° stagione della IUC con Vurria addeventare
Martedì 26 maggio Peppe Barra chiude la 70° stagione della IUC alla Sapienza di Roma con Vurria addeventare, unica recita del suo nuovo spettacolo dal '600 ai nostri giorni, dal Cunto de li cunti di Basile a Pergolesi fino a Gaber e Pino Daniele.
Martedì 26 maggio alle 20.30 Peppe Barra (nella foto di Pino Miraglia) sarà a Roma per un'unica recita del suo recente spettacolo "Vurria addeventare", nell'Aula Magna della Sapienza (ingresso da Piazzale Aldo Moro 5) per il concerto conclusivo della 70° stagione della IUC - Istituzione Universitaria dei Concerti, nel pomeriggio alle 17.30 incontro con gli studenti.
Sempre attento a far rivivere le tradizioni, Barra si dimostra particolarmente felice nel "contaminare" con energia travolgente un repertorio che seleziona i brani più belli e significativi della musica e della poesia partenopee, dal ‘600 ai giorni nostri, dagli anonimi al "Cunto de li cunti" di Basile, da E. A. Mario ad Armando Gill, da Leonardo Vinci a Giovan Battista Pergolesi, fino a Gaber e Pino Daniele, tutti rivisitati dal genio di Barra e con il sostegno di musicisti straordinari. È un affresco sonoro, melodico e ritmico dal sapore passato e contemporaneo, tra musica e teatro. È un crescendo di emozioni dove il dialetto è protagonista.
La grande esperienza di Peppe Barra come studioso e come interprete esplode nei segreti labirinti della tradizione campana. Per queste antiche strade musica, canto e parole si fondono in un tutt’uno e ne nasce uno spettacolo in cui il teatro si trasforma in una trama fitta di sogni, desideri, passioni e sentimenti, citazioni e ricordi. È qui che le doti di Peppe Barra, animale da palcoscenico e maestro della comunicazione, raggiungono la più completa ed ineguagliabile forza di attrazione. E allora il pubblico ammaliato dal suono del dialetto e dalle note che avvolgono ogni parola, verrà irretito, come un bambino.
Molte delle canzoni che si ascolteranno sono moderne favole musicali che non hanno paura di confrontarsi con tematiche leggere o con argomenti di impatto sociale, sempre affidandosi alla raffinata scrittura musicale e poetica di musicisti straordinari come quelli che compongono la sua compagnia: Paolo Del Vecchio (chitarre e mandolino), Ivan Lacagnina (percussioni), Sasà Pelosi (basso), Luca Urciuolo (fisarmonica), Alessandro De Carolis (fiati) e Giorgio Mellone (violoncello).
Peppe Barra è nato a Roma ma ha cominciato la propria carriera teatrale a Napoli, dove insieme a Roberto De Simone ha fondato la Nuova Compagnia di Canto Popolare. Prosegue ora la propria attività intrecciando il canto al teatro ed interpretando sul palcoscenico grandi opere della letteratura e della napoletana ed italiana, da Basile a Boccaccio.
Il pomeriggio del giorno del concerto alle 17.30 il grande artista partenopeo incontrerà gli studenti e il pubblico nell'aula IV della Facoltà di lettere e filosofia della Sapienza (ingresso libero).
PEPPE BARRA "Vurria addeventare"
Martedì 26 maggio ore 20.30
Aula Magna della Sapienza (Roma)
BIGLIETTI:
Interi: da 20 euro a 30 euro (ridotti da 16 euro a 24 euro)
Giovani: under 30: 12 euro; under 18 e under 30 Sapienza: 8 euro
INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO: Istituzione Universitaria dei Concerti
tel. 06 3610051-2 – fax: 06 36001511
www.concertiiuc.it
botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it
Articolo letto 1264 volte
|