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Pubblicato il 13/10/2014 alle 03:44:07
Fabi Silvestri Gazze' - Bruxelles, VK 3/10/2014
di Martina Neri
Dopo aver presentato Il padrone della festa nelle Feltrinelli e prima del tour nei palazzetti dello sport, Niccolo’ Fabi, Daniele Silvestri e Max Gazze’si sono ‘scaldati’ con un giro di concerti in piccoli club europei. Foto: Cristina Torti

Dopo aver presentato Il padrone della festa nelle Feltrinelli e prima del tour nei palazzetti dello sport che li portera' in giro per tutta la penisola dal prossimo novembre, Niccolo’ Fabi, Daniele Silvestri e Max Gazze’ si sono ‘scaldati’ con un giro di concerti in piccoli club europei, un minitour di undici date che li ha portati a girare otto nazioni in meno di un mese da soli, senza band, spostandosi in furgone per ritrovarsi e ripartire da dove hanno iniziato vent’anni fa, dal piacere di suonare insieme e di mettersi in gioco ogni sera, cercando di uscire fuori da quella che puo' diventare la routine del mestiere dopo tanti anni di attivita'.

Il locale di Bruxelles dove vanno a suonare è il Vk, nel cuore di Moleenbeek - Saint Jean, un comune abitato prevalentemente da musulmani dove pero' non mancano un paio di posti dove mangiare pizza e pasta.
Si entra nel club facendo una fila ordinata e i tre sono sul palco alle 21.00 precise, accolti dalle ovazioni della folla che riempie il locale, il primo tra i vari a registrare il tutto esaurito in questo tour europeo. Silvestri prende la parola per ringraziare della fiducia a scatola chiusa, poi si parte con Alzo le mani, traccia che apre ‘Il padrone della festa’ e che ha sancito l’inizio effettivo della collaborazione tra i tre artisti.
Il pubblico la accoglie calorosamente, si respira una forte energia, un senso di attesa che si scioglie nell’abbraccio, non solo metaforico, in cui vengono stretti i nostri mano a mano che le canzoni si susseguono. E’ interessante, sin dalle prime battute, notare l’interazione tra i tre: Fabi suona chitarre , batteria e loop station mentre Gazze' occupa il centro del palco con basso e grancassa. Silvestri si alterna tra chitarra e tastiere, dando il cambio a Fabi alla batteria durante Vento d’estate.

La sensazione e' di estrema coesione, sono in tre ma sembrano molti di piu' e salta all’occhio la genuinita' e la freschezza degli scambi che danno vita ad una serata molto divertente in cui non fanno che prendersi in giro reciprocamente, diventando uno la spalla dell’ altro. Emblematico è il caso de Il flamenco della doccia in cui Fabi e Gazze' inscenano un esilarante siparietto in francese sul ritornello enunciato da Silvestri. I pezzi nuovi, oltre il già citato Alzo le mani, sono solo Life is sweet - in una versione tiratissima – e L’amore non esiste, il resto della scaletta vede alternarsi brani dal repertorio di ognuno dei tre.

Interessante lo scambio di ruoli per cui Silvestri canta parte de Il negozio di antiquariato di Fabi che ne evidenzia il lato ritmico suonando la batteria, Gazze' che si alterna con Silvestri nel ritornello di Prima di essere un uomo, pezzo che si ritaglia un ruolo di primo piano nella serata insieme a Mentre Dormi che Fabi impreziosisce con sfumature interpretative molto toccanti. Proprio Fabi che, dei tre , e' quello generalmente percepito come più romantico, pur rimanendo i suoi i momenti lirici della serata, in questo contesto mette in evidenza il suo lato più ‘sporco’, grintoso, di propulsore energetico che fa da contraltare al controllo e allo spirito apollineo di Silvestri su cui aleggia la vis dionisiaca di Gazze'.

Il pubblico e' tutto italiano, in maggioranza giovani che sono andati a cercare una possibilita' fuori dal nostro paese e che sembrano avere molta voglia di manifestare il loro calore a una parte d’Italia di cui essere ancora orgogliosi. La favola di Adamo ed Eva, Lasciarsi un giorno a Roma e Saliro' fanno salire la già torrida temperatura del locale a livelli di guardia, i tre ringraziano sentitamente e fanno per uscire mentre il pubblico li richiama a gran voce.

Tornano soltanto Silvestri e Fabi che eseguono una versione sorprendente e molto suggestiva di Sornione, dando maggiore risalto alla parte melodica, ma appena torna Gazze' si capisce che sara' il ritmo a farla da padrone in questo finale di concerto e via con un medley mozzafiato: Una musica può fare, Gino e l’alfetta e Sotto casa che si chiude tra i cori degli astanti. I tre lasciano di nuovo il palco, ma tutti sappiamo che c’e' un solo modo per finire davvero il concerto e, infatti, riescono subito per intonare Cohiba in cui, come sempre, il pubblico è il quarto protagonista.

Niccolò Fabi, Daniele Silvestri e Max Gazze' hanno offerto una serata densa di buona musica, in cui e' evidente che la motivazione che li unisce non è decisa a tavolino, né tantomeno e' finalizzata a un mero obiettivo di mercato. In francese e inglese ‘suonare’ si dice ‘giocare’ e loro hanno davvero giocato, nella maniera piu' seria possibile, coinvolgendo il pubblico e mostrando che l’autenticita' paga.
Se a novembre passeranno dalle vostre parti vi diamo un consiglio: non ve li perdete.

La scaletta
Alzo le mani
Monetine
Cara Valentina
Una buona idea
Il mio nemico
Life is sweet
Sirio è sparita
Prima di essere un uomo
Vento d'estate
L'amore non esiste
Le navi
Il negozio di antiquariato
Mentre dormi
Costruire
Il flamenco della doccia
Capelli/Y10 bordeaux/L'amore pensato
La favola di Adamo ed Eva
Lasciarsi un giorno a Roma
Saliro'

Sornione
Una musica puo' fare/Gino e l'alfetta/Sotto casa
Cohiba

Foto: Cristina Torti

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