Due sono le notizie che richiamano la nostra attenzione: Gema (la Siae tedesca) fa causa a 50 Web-radio e stop su MySpace a chi pubblica musica protetta da copyright.

Ancora due stimoli, ancora input per capire come potrebbe evolversi la fruizione della musica nei prossimi mesi: la sensazione e' che l'enormi possibilita' offerte da Internet verranno piano piano regolate e dovremo percio' avvicinarsi al web con un fare un po' meno romantico e naive. Non ci illudiamo che il cd scomparira' cosi 'velocemente come ci vogliono credere: io penso che i tempi saranno piu' lunghi ed una capatina la fara' di nuovo anche il vinile, messo troppo in fretta da parte, forse per solo interessi commerciali.

Andiamo in Germania e leggiamo che.... ... La Gema (società tedesca di gestione del diritto d’autore) chiede alle web-radio di regolarizzare la loro posizione. Gema, la società tedesca di gestione collettiva del diritto d’autore, ha intentato 50 cause giudiziarie contro altrettante web-radio accusate di trasmettere illegalmente musica, con la duplice richiesta inibitoria a proseguire le trasmissioni e di risarcimento del danno. Infatti da aprile di quest’anno è possibile per le radio in Rete ottenere la licenza per trasmettere musica legalmente direttamente dal sito della Gema, trasmettendo la richiesta on-line. Attualmente già 800 web-radio hanno regolarizzato la loro posizione firmando il contratto di licenza con la società....... Notizia interessante, perche' ci fa capire che le web radio non solo la nuova frontiera anarchica di facciamo quello che vogliamo, ma semplicmente un nuovo mezzo di promozione. Come si e' capito al recente Premio Web Italia a Francavilla al Mare, bisognerebbe cominciare a parlare di contenuti di quello che le web radio propongono, invitando chi decide di aprirle ad una attenta analisi del mercato: sarebbe bello che la loro diffusione rappresentasse qualcosa di coraggios in campo imprenditoriale, andando a costituire palinsesti radiofonici ben diversi da quelli dell'etere, specialmente per quanto riguarda i network italiani. Spesso li trovo insopportabili, perche' uno la copia dell'altro, soprattutto nel contenuto musicale: davvero minima la soddisfazione se riesco a distinguere un network dall'altro solo ed esclusivamente dalla voce dei conduttori! Che le web radio non facciano questo errore....

Seconda notiziola... ... MySpace: stop a chi pubblica musica protetta da copyright. La tecnologia di Gracenote sarà integrata nel servizio di MySpace per verificare il materiale musicale caricato dagli utenti. MySpace ha ottenuto la licenza per integrare, nel proprio servizio, la tecnologia di Gracenote, che permette di controllare il materiale caricato dagli utenti nel proprio profilo, bloccando coloro che proveranno a scaricare e pubblicare materiale musicale protetto da copyright. Il software in questione permette di verificare il materiale caricato dai membri e bloccando l’upload in assenza dei diritti richiesti per l’upload. Quando la tecnologia sarà totalmente integrata nel servizio di MySpace, gli utenti che proveranno ripetutamente a caricare contenuti musicali, audio video, non autorizzati vedranno il loro account cancellato...... Cosa dire? Pensavate forse che MySpace rappresentava la nuova promised land, dove tutto e' consentito? Lo showbiz e' gestito da investitori commerciali ai quali da giustamente fastidio se il loro bene da vendere (la musica) qualcuno ne fa un uso personale, ricavandone anche un minimo ritorno.

Come e' emerso al recente congresso della R.E.A. RadioTelevisioni Europee Associate (congresso che e' durato un mese, perche' gestito in modo telematico e non tutti rinchiusi in un dato luogo fisico e nelle stesse ore..), l'evoluzione della comunicazione in campo musicale, non puo' prescindere dall'uso delle nuove tecnologie. Ma queste non possono ammazzare la creativita' e l'originalita' dei vari nuovi artisti in connubio con radio e televisioni. In caso contrario, saremmo destinati alla scomparsa, perche' manca il ricambio generazionale...

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