Musical NewsMusicalNews
  Cerca

MusicalNews: le notizie che gli altri non hanno! - real news by true fans for hot peopleCOLLABORA CON NOI
 Editoriale
La tutela del prodotto autoctono: la polemica su Mogol e le quote di musica italiana..
 

www.fanzine.net
 Interviste
•18/04 - Closer: guardando al futuro!
•13/04 - I Desounder sono sicuri: cambiare il mondo con il rock? Si può fare.
•10/04 - Alex De Vito presenta Io sono fuori
(altre »)
 
 Recensioni
•25/04 - JM - Uno (Jap rec), il rap che si fa cantautorato
•24/04 - Gran Bal Dub - Benvenguts a bord (Self) modernità e tradizione
•18/04 - Il negozio di musica di Rachel Joyce, un'appassionante favola moderna
(altre »)
 
 Comunicati
•24/04 - Viaggio in Italia, cantando le nostre radici con AdoRiza e Tosca
•23/04 - Cranberries, In The End l'ottavo e ultimo album
•23/04 - Piero Pelù a novembre in tour con i Bandidos
(altre »)
 
 Rumours
•24/04 - Resistenze Elettriche, torna Lo ZOO di Berlino con Patrizio Fariselli e Christiane F.
•23/04 - Vinicio Capossela on air Il povero Cristo
•23/04 - Emma Muscat e Biondo insieme in Avec Moi
(altre »)
Notizie
Pubblicato il 22/07/2002 alle 10:03:10
New Trolls, vecchiettini terribili con il gusto hard&prog
di Giancarlo Passarella
Venerdi' 19 ai Gigli al concerto dei New Trolls c'erano ragazzi con le t-shirt degli Ac/Dc, Dream Theater, Iron Maiden, Deep Purple e Jimi Hendrix

Dannata esterofilia: ci fa amare solo il prodotto estero e non apprezzare quello che di buono produce il made in Italy. Venerdi' 19 ai Gigli al concerto dei New Trolls c'erano ragazzi con le t-shirt degli Ac/Dc, Dream Theater, Iron Maiden, Deep Purple e Jimi Hendrix.

Nella foto di Federico Di Nauta si posso ammirare Ricky Belloni che fugge, dopo aver sentito la domanda di collezionsimo che Giancarlo Passarella ha fatto a Marco Manuelli, detto Coccinella










Portare una band come i New Trolls in un Centro Commerciale importante come i Gigli di Firenze, in apparenza poteva rappresentare la classica operazione di revival, buona solo per trovarsi di fronte ad una specie di juke-box animato, pronto a soddisfare i ricordi legati ad una canzone. Eppure la serata di Venerdi' 19 e' stata organizzata dalla PubliTime per mezzo di un vero rocker come Ruggero Torboli (ve li ricordate i grandi Not Moving? Lui e' stato l'ultimo cantante...) che mi ha dato la possibilita' di creare un talk show prima dello show, chiamando tutta una serie di ospiti che avevo suggerito: sulla carta tutto stava andando nella direzione giusta, ovvero sia poco revival e molto spazio alla giusta considerazione di una band storica come i New Trolls.

Alle 19:37 faccio aprire il microfono e comincio a dare la voce ai miei graditi ospiti, ovvero sia:
* Dennis e la sua passione per il rock'n'roll (la sua band sono infatti Dennis & The Jets e tra il pubblico fa capolino anche Bobby, il loro sassofonista, tra l'altro componente di una band free jazz come Bella Band, line-up che negli anni'70 incideva per la Cramps);
* Coccinella da Sarabanda di Italia Uno (l'unico che in Italia ha vinto oltre un miliardo delle vecchie lire indovinado canzoni di ogni tipo, tra cui l'ultima Non Mi Rompete del Banco del Mutuo Soccorso);
* Sergio Salaorni (discografico apprezzato e noto, anche per la sua attivita' attraverso il suo studio Larione 10, da cui e' nato il movimento rock fiorentino del periodo d'oro dei primi Litfiba)

Ma la vera soprpresa e' stata quando tra di loro ho visto accomodarsi anche Stefano De Robertis, ovvero sia il Direttore dei Gigli: mi aspettavo che la sua fosse una comparsata ed invece ha cominciato a tirare fuori da un anonimo sacchetto la sua collezione di dischi New Trolls, assumonde cosi' il ruolo di fan del gruppo, piu' che quello di compassato funzionario!
Il talk show serviva ovviamente a preparare il terreno al concerto ed attirare cosi' il maggior numero di persone: ma i fans non si sono fatti attendere e gia' verso le 20:00 avevo davanti a me qualche centinaia di persone: a quel punto ho chiamato i tre New Trolls (che nel frattempo erano arrivati), invitandoli a venire a discutere con noi su di loro.
A questo punto e' scattata la magia: Ricky Belloni, NIco Di Palo e Giorgio Usai hanno svestito i panni delle rockstar, assumendo (forse anche data la location) quella di persone che al bar dialogano di una rgomento che li appassiona con altre astanti, amici e puri conoscenti. Viaggiare negli ultimi 40 anni del rock e' stato a quel punto facile: loro erano disponibilissimi a rispondere a tutte le nostre curiosita', snocciolando anche alcuni anedotti molto interessanti.........

* E' vero che avete visto Jimi Hendrix dal vivo?
Si', sia al Titan che al Piper e ti posso assicurare che non ho mai provato brividi come quando me lo sono trovato davanti

* Con Mogol avevete avuto una collaborazione sola...
... e' stato con il brano America Ok, una presa in giro del mito degli Stati Uniti: una volta siamo andati a suonare in Sardegna ad una rassegna presentata da un ex pugile e lui presento il brano come America Ko, forte dei cazzotti che aveva preso

* Quale rapporto avete con i vostri fans?
Ottimo, anche perche' il nsotro sito ufficiale lo gestiscono loro: sintonizzatevi sul Net Club dei New Trolls

* Vi contattano molti gruppi giovani?
Si' ed e' molto piacevole: la maggior parte ci chiede di portare il loro demo a qualche discografico, ma non lo possiamo fare, anche perche' abbiamo poco tempo libero e dobbaim opensare anche alla nsotra attivita': siamo ancora giovani e ci dobbiamo affermare in
questo mondo musicale

Come potete intuire da questo dialogo (una parte degli oltre 30 minuti in cui abbaim oavuto la band con noi), abbiamo avuto di avere i New Trolls completamente in sintonia con il nostro talk show: noi continuiamo a parlare e la band si prepara per il soundcheck, dato che lo show doveva inziare per le 21:30.
A quel punto mi volto verso il pubblico (cercando di vendere delle fotocopie con i testi delle loro canzoni ad almeno 10 euro, operazione che ha poco successo, visto che erano tutti fans e le canzoni le conoscevano molto bene) e mi accorgo che la Corte dell'Oste e' gia' stracolma: non solo tutti tavolini sono gia' conquistati, ma anche i posti in piedi ed i vari corridoi. Un sold-out vero e proprio che mi colpisce favorevolmente...!

Terminiamo con le chiacchere ed inizia il soundcheck, una vera e propria valanga di watt quasi metal che lasciano esterefatti quei pochi tra i presenti che erano venuti a cantare hit da classifica come Quella Carezza DElla Sera ed Aldebaran: Ricky Belloni comincia a riscaldarsi e la sua Ibanez verde tratteggia riff di chiara memoria: Hendrix ed i Vanilla Fudge sono le fonti di ispirazione.

Mentre anch'io ed i miei ospiti ci accomodiamo per goderci il concerto, il road manager dei New Trolls richiama a gesti la mia attenzione e mi invita a raggiungerlo nel retro palco: mi chiedono se me la sento di presentare il concerto. Non me lo faccio ripetere, anche perche' e' uno di quei gesti che mi elettrizzano: solo quando solo sul palco e mi vedo davanti la distesa di persone, capisco che tipo di serata mi attende. Non ho pronto nessun discorso ed improvviso, cosi' come in una delle tante serate rock che ho presentato: sulla mia destra vede addirittura i Bud Tribe (la band che e' nata dall'esperienza della Strana Officina) ed allora mi carico e richiamo l'attenzione di tutti sul valore storico dei New Trolls. Ripeto ed urlo due volte il loro noem e gli applausi nascono spontanei!

Assieme a loro tre vi sono alla batteria Alex Politrone ed al basso l'avvopcato (giuro che e' cosi': si tratta del loro avvocato) Andrea Lavelli, due giovani musicisti che hanno dismotrato tutta la loro preparazione, realizzando una base ritmica che raramente ha perso colpi: il palco dei Gigli sembra anche piccolo a contenerli e Nico invita piu' volte Ricky a stare attento con la sua chitarra a non dargli dei colpi nello stomaco. Tecnicamente non vi e' nulla da eccepire: la band dimostra tutta la sua preparazione e (grazie all'aiuto di alcuni campionatori) riescono a suonare quasi come se fosse un concerto rock. Sola la prima parte stenta un po' a carburare, anche perche' infarciti di tutti gli hit che hanno costellato la loro carriera, ma anche perche' dal palco si chiacchera abbastanza tra una canzone e l'altra. Poi Usai spara una frase del tipo:"Beh, forse per stasera abbiamo fatto troppo cabaret...", viene presentato un medley con i principali 45 giri ed arrivano tre brani di Concerto Grosso, un album STORICO per la musica prog-rock europea: non mi aspettavo (e mi ripeto!) di ascoltare quelle musiche in un contesto come quello: arriva cosi' la prima standing ovation, con i ragazzi e le loro t-shirt rock sotto il palco ad appaludire! I brividi scorrono sulla pelle di tutti ed i New Trolls ringraziano, ringraziano e poi ringraziano ancora. Ma il bello deve ancora venire, perche' dopo Faccia Di Cane la band introduce una suite che non ha nulla da invidiare a brani come Bohemian Rapsody dei Queen: Ricky racconta di come e' nato quel brano, a come abbiano immaginato il Re Sole che scendeva tra il suo popolo per vedere come si viveva....... tripudio puro!
Tanto per fare sgolare il sottoscritto (ma anche tutti i presenti, tra cui Stefano De Robertis, ormai denudatosi del ruolo di direttore del centro commerciale) ecco Una Miniera e la storia diquanto abbiano sofferto i nostri genitori e nonni, quando sono stati costretti ad emigrare per guadagnarsi da vivere, anche con lavori duri come quello del minatore: eri felice di rivedere le mie mani, nere di fumo, bianche d'amore...!

Appalusi, applausi, appalusi e la gente che non se ne vuole andare: Nico e' visibilmente affaticato e scompare con il suo road manager. Nico e Giorgio invece ritornano tra la gente quasi subito, sia per firmare autografi, ma anche per chiedere ai due pub sulla Corte dell'Oste di preparare qualcosa da mangiare.

Vi odio cari New Trolls: siete dei vecchiettini terribili che fanno venire i brividi

 Articolo letto 5341 volte


Riferimenti Web

Pagina stampabile