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Recensioni |
Pubblicato il 22/04/2010 alle 08:45:55 | |
Palkosceniko al Neon - Disordine Nuovo (demo 2010), in caso di fascismo, opponi resistenza
Sin dalla grafica iconoclastica, si intuisce l'aspetto politico del progetto: crossover politico su una base metal ed un cantante a tratti rap. Caso unico nel panorama italiano, la band romana e' scandalosamente senza contratto discografico.
Sin dalla grafica iconoclastica, si intuisce l'aspetto politico del progetto: crossover politico su una base metal ed un cantante a tratti rap. Caso unico nel panorama italiano, la band romana e' scandalosamente senza contratto discografico.
Passo dopo passo, sempre alla ricerca di un antidoto perche' l'alienazione affligge il lavoro operaio ed ogni respiro resta sospeso come un nodo in gola.
Se esiste Ordine Nuovo, allora a maggior ragione deve esistere il Disordine Nuovo! Prendi i Mini K Bros e togli dal loro repertorio argomenti goliardici (Ahoo, Il Traffico di Roma...) e sostituiscili a tematiche proletarie e di rivendicazioni sindacali e sociali. Il tutto poi portalo a 140 battute ed avrai una idea di quello che i Palkosceniko al Neon propongono: una idea vaga, perche' il combo e' molto di piu' che una semplice formazione da centro sociale. Vorrei azzardarmi a citare i C.C.C.P. (ma poi penso alla conclusione che ha fatto Giovanni Lindo Ferretti e quindi mi trattengo nel portare avanti il paragone...), ma anche i Linea77 ed i Pantera, se vogliamo guardare al rockbiz internazionale. Gurdando invece alla storia della musica nostrana, direi che Raw Power ed i Negazione vanno sicuramente buttati sul tavolo, anche se questo ancora non e' sufficiente per farvi capire la potenza ed originalita' del punk-core politico dei Palkosceniko al Neon!
La partenza con A un passo da me e' al fulmicotone ed il brano e' un vero pamphlet dell loro pensiero politico e sociale: .... io sono romano ed a tempo perso sono italiano... e' la poesia anarchica usata come talk nello splendido In nome del popolo sovrano... adorabile! Se chiudi gli occhi... la Guardia Rossa la vede sfilare nel bel mezzo di una sfilata o rivolta popolare. Ma allora cosa manca ai Palkosceniko al Neon per mettere la testa fuori dall'underground? Discograficamete sono un po' di postproduzione al loro demo, magari scegliendo il meglio tra i 14 brani proposti: in campo promozionale, la band deve solo trovare compagni che credano nel loro progetto in modo passionale, manager che abbiamo voglia di giocarsi la sua seria (?) credibilita' in una produzione popolare e comunista come questa portata avanti dal progetto concept di Disordine nuovo. Non sarebbe alla moda ...
Palkosceniko al Neon - Disordine Nuovo:
1) A un passo da me
2) La mia scena
3) Paniko #2
4) Lungo la strada
5) In nome del popolo sovrano
6) Su, comunisti della capitale
7) Perdere
8) Incubi
9) Passo dopo passo
10) Carta bianca (Dj Freak)
11) Margine di pieta'
12) De Andre'
13) Antidoto
14) Disordine nuovo
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