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Recensioni
Pubblicato il 30/01/2008 alle 10:31:08
Coffee Orchestral - Tobacco Symphony (Jestrai Records 2007), acoustic rock con brividi assicurati
di Giancarlo Passarella
La scorrevolezza dei Sodastream, il limpido arpeggio dei Kings of Convenience, la passione di Simon & Garfunkel, le armonie chic di Elliott Smith, le malinconiche canzoni di Damien Rice, l'evocativita' di Bright Eyes e vengono fuori canzoni proprie.

La scorrevolezza dei Sodastream, il limpido arpeggio dei Kings of Convenience, la passione di Simon & Garfunkel, le armonie chic di Elliott Smith, le malinconiche canzoni di Damien Rice, l'evocativita' di Bright Eyes e vengono fuori canzoni proprie.

Un rugoso e fumoso Tom Waits potrebbe darti consigli se frequentare o meno ancora questi Coffee Orchestral: ti immagini che vivano nel Greenwich Village di New York ed invece vengono dalla bergamasca e sul loro MySpace propongono due loro brani, ma anche la cover di Whole lotta love dei Led Zeppelin, ripresa dal vivo durante una trasmissione a Radio Sherwood. Se proprio devo trovare una pecca a questo cd direi che risiede in un mastering che poteva andare piu' nel profondo ed in un package che mi sarebbe stato piaciuto fosse stato piu' completo, magari con 8 pagine di booklet. Ma intanto penso che i Coffee Orchestral potrebbero anche citare Jeff Buckley e Simon & Garfunkel tra i miti a cui si ispirano.....

Definirlo un album raffinato ed elegante non e' sufficiente: e' un disco coraggioso che riempe l'animo di dolcezza e malinconia, perche' ti ritrovi immerso in una stanza di una soffitta a giocare con i tuoi ricordi ed ipotizzando di poter andare per luoghi sconosciuti, non appena ne avrai l'eta' ed un po' di soldi in tasca. Se invece la tristezza ti prende il sopravvento, allora con una colonna sonora struggente come questa di Tobacco Symphony, la tua partenza diventa repentina per ipotetiche promised land ed ovviamente lo farai come novello hobo, fregandosene di tutto e tutti. Che le facciano gli altri le file fuori dall'Ufficio Postale: tu devi andare a ricercare dove si esibisce la prossima volta questa Coffee Orchestral.

Questi i musicisti che stanno dietro a questo progetto:
Annalisa Locatelli (vocals)
Lorenzo Mangili (bass)
Matteo Amico (guitars / vocals)
guest: Paolo Serra on Drums (greenhouse projects)

Il magazzino di Lorenzo, la sera, è sempre pieno di amici, si ride, si scherza, poi man mano tutti se ne vanno. E si resta solo in tre. Allora si prendono in mano le chitarre, si suona acustico, l'ora tarda non permette frastuono, si beve un simbolico caffè, si improvvisa, si è avvolti dalla voglia di non avere limiti. Matteo e Lorenzo si conoscono bene, dai tempi del liceo, suonavano già insieme in un gruppo stoner, i Laramie, si trovano che è una meraviglia, la chitarra e il basso si tolgono e lasciano spazio senza sovrapporsi, con naturalezza. La voce di Annalisa impara a conoscere quella di Matteo e per capacità naturali trova le armonie giuste , le seconde voci perfettamente sincrone. Canzoni piene di personalità e con quel sapore intimo e caldo che hanno le ore della notte, per quelli che bevono un ultimo caffè perchè vale davvero la pena di stare ancora svegli.

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